Tornare a casa: la sensazione di gratificazione e tepore di ritrovare famiglia e amici, i locali amati dove si sono trascorsi lunghi pomeriggi, la scuola dove si sono palesate le prime ambizioni, la città dove si è stati felici.

Il cult televisivo Gilmore Girls trova il suo epilogo ideale su Netflix con Una mamma per amica - Di nuovo insieme, quattro tv movie conclusivi disponibili in blocco da oggi 25 novembre.

Le protagoniste della serie creata da Amy Sherman-Palladino sono la madre single Lorelai e sua figlia Rory, ma senza gli ameni cittadini di Stars Hollow e la bizzarra, calorosa, festosa atmosfera cittadina Gilmore Girls sarebbe stato, forse, solo un altro family dramedy, ed è per questo che le prime battute sono tutte votate a ricreare quei luoghi, quell'ambiente, quello spirito. Aria di casa.
È quell'ambiente, intimo e familiare, rassicurante e un po' spiazzante che si anela ritrovare, un tableau vivant con tante figurine sul quale si apre il primo dei quattro tv movie (uno per stagione dell'anno), imbiancato di neve. Pochi minuti fulminanti per ripiombare nel passato, avvolti dal tepore di una confortante nostalgia, mentre Rory torna a casa per rivedere i suoi e fare il punto su vita privata e professionale. I dialoghi che si rincorrono alla velocità della luce, i tempi perfetti, la sintonia tra una battuta e l'altra, i riferimenti e le citazioni che madre e figlia afferrano al volo (perché quel livello di affiatamento non si affievolisce con la distanza), e per Una mamma per amica è come se il tempo non fosse mai passato.

Certo, Stars Hollow sembra aliena all'incalzare del tempo, come una palla di vetro con la neve - anche il segnale del telefonino prende per miracolo - ma le vite delle protagoniste no: Rory ha costruito una carriera mirabile nell'editoria, Paris - da bulimica della carriera - ha collezionato specializzazioni ed è una manager rampante, Lorelai sta con Luke da quasi un decennio e oggi padroneggia l'autorità materna nel licenziare il personale.

Una mamma per amica - Di nuovo insieme incalza con una battuta dietro l'altra, è divertente e rincuora come una tazza di caffè bollente e tanto cibo spazzatura, ma il comfort food non basta per superare le disgrazie che si abbattono nelle esistenze delle Gilmore, come la dipartita - largamente annunciata e informata da quella reale del suo interprete - del patriarca Richard.

Le conseguenze del lutto si riverberano a lungo e sono portatrici di rivelazioni, motore di riflessioni, foriere di cambiamenti per le due donne che hanno amato di più il compassato gentiluomo: Lorelai e sua madre.
Il rapporto ostico tra le due ha sempre fatto da contraltare all'idillio tra la prima e la figlia Rory, lo specchio di tante relazioni parentali nelle quali il gap generazionale, la difformità di vedute e, semplicemente, personalità contrapposte si traducono in conflitto. Lorelai, come la snob Claire di Breakfast Club, in fondo ha il terrore di diventare come la madre, troppo rigida e socialmente eletta per essere adeguata al modello di spensieratezza democratica della protagonista. Eppure, anche questo può cambiare, e Una mamma per amica - Di nuovo insieme mostra un aspetto inedito della severa Emily, così come lati del carattere di Lorelai - e di Rory - che una volta il pubblico di Gilmore Girls non si sarebbe mai sognato di testimoniare. Tra sedute dalla psicoterapeuta, epifanie sconcertanti e litri di liquido bruno, un intero anno di eventi importanti rivoluziona le vite non solo delle donne Gilmore, ma anche di chi le circonda.

La Palladino non si è dimenticata di nessuno, e nel farlo ha colto l'occasione per rendere lo show il più attuale possibile: l'ultimo espediente di Kirk è un buffo quanto sinistro riferimento al mondo delle app che ha rivoluzionato il mercato, la professione di Paris offre un servizio particolarmente controverso (più in Europa che negli Stati Uniti, ma tant'è), le peripezie professionali di Rory riflettono sulla crisi dell'editoria e sulle nuove forme che i modi del raccontare hanno assunto con l'avvento dei magazine online, dei blogger e delle testate indipendenti.

In questo revival tanto desiderato dal pubblico non manca davvero nulla, tantomeno la cronaca della vita sentimentale di Lorelai e - soprattutto - di Rory.

Per la prima è tempo di tirare le somme su dieci anni di monogamia trascorsi con l'orso Luke (adorabile nella sua mania di osannare i successi professionali di Rory e nel suo reagire scompostamente all'avvento del wi-fi da bar d'ordinanza), per la seconda è decidere a chi (e se) consegnare, stabilmente, il proprio cuore. Dopo aver a lungo cercato se stessa girovagando - perché è una cittadina del mondo la Gilmore che vediamo in questi quattro speciali - tra Europa e Stati Uniti, piuttosto che esplorando se stessa, la brillante narratrice si accinge a scrivere il proprio epilogo. Da concludere con "quelle" quattro parole risolutive che l'autrice Palladino ha promesso firmeranno il "The End" di Una mamma per amica.