Advertisement
Krysten Ritter, il potere di chiamarsi Jessica


di Marzia Gandolfi

lunedì 7 marzo 2016 - Netflix

Incarnato pallido incorniciato da una frangia corvina, Krysten Ritter è un viso prima che un nome, almeno fino a quando Melissa Rosenberg, sceneggiatrice e produttrice televisiva, non decide di farne la sua eroina. Abbonata ai secondi ruoli al cinema e in televisione, diventa Jessica Jones nella serie omonima prodotta da Netflix.

Eroina informale e super (tormentata) refrattaria a maschere e body, Jessica Jones infila coi jeans un carré nero e un potere senza limiti che le permette di fermare un automobile a mani nude e aria disillusa. Quella di chi ha rotto col mondo e sperimenta una sorta di inettitudine sociale.
Marzia Gandolfi

Cinica e pragmatica, vive a New York e le sue preoccupazioni principali non sono più quelle di salvare il mondo ma di pagare l'affitto o riparare una dannata porta a vetri. Nata nei comic books nel 2000 non ha mai raggiunto la celebrità dei suoi pari sulla pagina ma la spunta in televisione, drammatizzata da Melissa Rosenberg che fugge il manicheismo dei film di supereroi e sviluppa il personaggio attraverso falle e debolezze. A infonderle complessità e multidimensionalità ci pensa invece Krysten Ritter, che ne interpreta con sensibilità i sottotesti.


GUARDALO SUBITO
Una modella col sogno della recitazione

Tossicomane abbagliante e chiave di volta in Breaking Bad, perché il suo personaggio è al centro di una scena capitale per la relazione tra Jesse e Walter, l'attrice è 'fornita' di super poteri ma ne fa un uso moderato perché il punto non sono le prestazioni o gli schiaffi colossali che distribuisce ai nemici la sua eroina, ma la sua anima e quello che lavora nel profondo.

Polar noir con pedinamenti e passi felpati dentro la notte di Hell's Kitchen, Jessica Jones ritarda la suspense per attardarsi sulla sua protagonista fragile e (in)vulnerabile dentro il corpo gracile della Ritter che nel paesaggio seriale guadagna finalmente il centro della scena.
Marzia Gandolfi

Apparizioni o ruoli di secondo piano non rendono giustizia al suo talento espresso all'ombra di Julia Roberts (Mona Lisa Smile), nelle pieghe di commedie romantiche (27 volte in bianco, I Love Shopping) o in quelle del cinema autoriale (Big Eyes). Ex modella che decide per la recitazione, Krysten Ritter comincia con la commedia ma è la televisione a trovarle il registro appropriato con Gia Goodman (Veronica Mars), liceale bizzarra interpretata in otto episodi e poi ritrovata nel film derivato dalla serie.

Di Gia, Jessica Jones conserva la stravaganza e il corpo eccentrico, d'altra parte il noir è il luogo prediletto di caratterizzazioni estreme, presenze che si muovono ai limiti dell'alterazione onirica e della visionarietà da incubo. Occupata di giorno come investigatrice per un avvocato vorace, la notte si agita nel letto tormentata da un passato che non passa e chiede il conto al presente, affiorando dal buio come ombra incombente.


GUARDALO SUBITO
Singolarità e femminilità di Jessica Jones

Drammatica e appassionante Jessica Jones svolge un carattere femminile insolito con una storia personale di violenza e un quotidiano disfunzionale che le serie hanno fino ad oggi riservato soltanto a personaggi maschili. E in questo senso Jessica Jones è una figura di rottura, una personalità che combina la ricerca della propria identità e l'impossibilità di riparare al trauma che l'ha smarrita.

Diversamente da Supergirl, riflusso post femminista, Jessica Jones pone il femminile non attraverso una rivendicazione ma attraverso la fiducia che accordiamo a noi stessi e agli altri.
Marzia Gandolfi

Perché se la noia con i supereroi è che sono dei supereroi, la singolarità di Jessica Jones è quella di essere un essere umano, un essere (troppo) umano dotato di poteri eccezionali. Un'eroina che condivide con Lisbeth Salander (Millennium) un'identità sprofondata dagli abusi di cui è stata vittima. Violo e violenza dimorano nel suo passato, un passato da supereroina manipolata psicologicamente e costretta a fare il male da un supervillain, Zebediah Killgrave, vecchio nemico di Daredevil le cui avventure sono state adattate (anche quelle) da Netflix. L'esperienza traumatica spiega il disfunzionamento emozionale di Jessica, le tendenze autodistruttive, gli eccessi di collera, il carattere solitario, l'isolamento sociale. Le sue relazioni sociali si limitano all'amica Trish (Rachael Taylor) e all'avvocato Jeri Hogarth (Carrie-Anne Moss).


GUARDALO SUBITO CONTINUA A LEGGERE

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati