1
Combinazione formidabile d'ambiguità, l'attrice è un'interprete rivoluzionaria che si impone in un mondo di uomini. Dal 5 aprile al cinema con Il giovane Karl Marx.
È da Londra, Parigi, Berlino che vengono abitualmente le attrici, lei no. Vicky Krieps viene da Hesperange (Lussemburgo) e il suo destino è nel nome. Nipote di Robert Krieps, ex presidente del Partito Operaio Socialista lussemburghese e membro della Resistenza lussemburghese, Vicky Krieps è un'attrice rivoluzionaria e agisce nella maniera determinante degli uomini che accompagna sullo schermo. È lì che ha deciso di incarnare tutte le donne del mondo a condizione che rivelino, ciascuna a suo modo, una sorprendente resistenza. Resistenza alle classi sociali, alla società patriarcale, ai costumi, alle mode. Per amore di chi amano ma soprattutto per rispetto verso se stesse. Compagna dello stilista Reynolds Woodcock - Il filo nascosto (guarda la video recensione) - o del fondatore del Comunismo Karl Marx (Il giovane Karl Marx), si impone in un mondo di uomini per la sua intelligenza, non per sua la bellezza o nonostante la sua bellezza.
Filosofi militanti o Barbablù, che soggiogano le donne senza lasciarle accedere alle proprie camere interiori, gli uomini di Vicky Krieps non rendono conto a nessuno. È necessaria allora un'aristocratica prussiana come una cameriera alla fine del mondo per disfare la fodera e leggere il messaggio contenuto nel 'fondo'. ?
Combinazione formidabile d'ambiguità, tanto imbronciata quanto perfettamente innocente, l'attrice incarna donne indecifrabili e disponibili insieme. Quello che fa la bellezza del gesto di Vicky Krieps è il suo rischio: il rischio di dissimulare una donna dietro a un'altra, di tagliare i ponti con l'interpretazione di una dedizione per offrire l'espressione di una perversione, prima di ritornare in extremis sulle rive dell'amore e della tenerezza. Contro l'inerzia offre sempre una performance vertiginosa da equilibrista che traduce con stordente chiarezza la complessità affettiva ed emozionale dei suoi personaggi.
Nel nuovo film di Paul Thomas Anderson, l'ultimo ruolo di Daniel Day-Lewis che dopo questo progetto ha detto addio alle scene.
martedì 24 ottobre 2017 - a cura della redazione
da
TRAILER
Ambientato nel mondo glamour della Londra anni '50, il rinomato stilista Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis) e sua sorella Cyril (Lesley Manville) sono il centro del mondo della moda britannica, vestendo la nobiltà, le star del cinema, le ereditiere, esponenti dell'alta società, dame e debuttanti con lo stile unico della House of Woodcock. Le donne entrano e escono dalla vita di Woodcock, regalando allo scapolo d'oro ispirazione e compagnia, finché non incontra una donna giovane e di carattere, Alma (Vicky Krieps), che presto diventa un punto fisso nella sua vita, come musa e come amante.
La sua vita, prima controllata e pianificata con cura e cautela, viene lentamente distrutta dall'amore.
Nel suo nuovo film, Paul Thomas Anderson dipinge un ritratto illuminante di un artista in un viaggio creativo e delle donne che continuano a farlo viaggiare.
Phantom Thread è l'ottavo lungometraggio di Paul Thomas Anderson, e il secondo con Daniel Day-Lewis, dopo Il Petroliere.
Il film sarà nei cinema americani a Natale 2017.
1