Senza un solo fotogramma in eccesso, The Company You Keep testimonia non solo la necessità rivoltizionaria, «ogni tempo ha la sua», ma l'integrità del cinema fiancheggiatore della storia, purezza visiva nella fotografia di Adriano Goldman su testi di Lem Dobbs (nome da ricordare, non si smette di ridere), che ha riadattato il romanzo di Neil Gordon. Musiche punk di Cliff Martinez, ex batterista di Red Hot Peppers, collaboratore abituale di Steven Soderbergh e soprattutto co-autore della splendida colonna sonora di Spring Breakers di Harmony Korine.
Il Manifesto

The Company You Keep gronda storia del cinema ad ogni inquadratura, anche per il casting formidabile che Redford ha messo insieme.
L'Unità

Robert Redford [...] l'eroe del cinema radical firma un thriller di grande intelligenza e sicuro appeal che inietta una quantità record di temi scottanti, oggi più che mai, dentro lo schema ipercollaudato dell'uomo in fuga dal proprio passato.
Il Messaggero

The company you keep" parla di responsabilità individuale e collettiva, della necessità di riconciliarsi col passato riconoscendo i propri errori e pagandone il prezzo.
La Repubblica

A Redford piace riflettere sulla storia americana, recente e lontana, facendo buon spettacolo e senza ipocrisie ideologiche, spesso anzi con il piacere di scardinare qualche luogo comune politicamente corretto.
Il Secolo XIX

E' Una storia che riflette anche sulle generazioni e sulla realtà che si avvicendano attraverso il giornalismo: "Una volta – commenta Redford – le uniche fonti erano la tv e i quotidiani, non c'era Internet. Eppure oggi è diventato più difficile trovare la verità. Ai giovani lasciamo un mondo che sta marcendo, ma ho fiducia in loro".
Corriere della Sera

Leggi la rassegna stampa completa su MYmovies.it »