Furore

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Un film di John Ford. Con Henry Fonda, John Carradine, Jane Darwell, Charley Grapewin, Dorris Bowdon.
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Titolo originale The Grapes of Wrath. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 129 min. - USA 1940. MYMONETRO Furore * * * * 1/2 valutazione media: 4,80 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
tomdoniphon sabato 30 maggio 2015
ford - steinbeck: l'incontro tra due poeti Valutazione 5 stelle su cinque
80%
No
20%

“Non ci vuole coraggio a fare qualcosa che bisogna fare per forza”.
Inizi anni ’30. Grande depressione. Ridotta in miseria, una famiglia di agricoltori dell’Oklahoma si mette viaggio con un camion verso la California.
Tratto dall’omonimo romanzo di Steinbeck, si tratta di uno dei capolavori di John Ford, considerato politicamente un conservatore, ma che qui “diresse uno dei film più progressisti mai fatti a Hollywwod” (Morandini): un’opera singolarmente dura nel panorama fordiano, una denuncia lancinante del disastro sociale e degli scenari della miseria indotti dalla grande depressione.
Rispetto al romanzo, Ford – se da un lato non ha paura di mostrare la sofferenza patita dalla gente – dall’altro modifica il finale senza speranza del romanzo, in perfetta linea con la poetica più ottimistica del regista (anche se, va detto, il finale del film – indimenticabile e che non sveliamo – è comunque tutt’altro che consolatorio). [+]

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alessandro rega sabato 8 giugno 2013
memorabile Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
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Una pellicola leggendaria ! Era da molto che desideravo vedere il film…ne avevo sentito parlare molto bene, infatti, ammetto che prima di visionarlo ero già un po’ influenzato dalla nomea che aveva il film.
Però, detto questo, ho sempre pensato che un film debba essere giudicato da ognuno per ciò che sente dentro di se (ovviamente esprimendo pareri e motivandoli con giuste parole). La trama del film è tratta da un romanzo di John Steinbeck (di cui non ho mai letto un libro ma spero di farlo) che è un grandissimo scrittore americano, di sicuro le sue storie per il cinema sono state una manna dal cielo. Molte sceneggiature sono tratte dai suoi romanzi. [+]

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luca scial� venerdì 23 novembre 2012
una famiglia alle prese con le ingiustizie sociali Valutazione 5 stelle su cinque
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No
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Oklaoma, anni '30. Le continue tempeste di sabbia hanno ridotto in miseria gli agricoltori. Come non bastasse, i proprietari terrieri gliele espropriano, riducendoli così senza casa. Una famiglia numerosa si mette in viaggio verso la California dove pare ci sia lavoro. Ma il destino sembra sempre accanirsi contro di loro, anche quando le cose sembrano essersi aggiustate.
John Ford traspone un romanzo di John Steinbeck, ricostruendone il dramma sociale e il senso di ingiustizia che trasuda dalle sue pagine. Un capolavoro che fa riflettere e che invoglia a non arrendersi mai. Nonostante tutto.

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paolo del ventoso est giovedì 13 settembre 2012
l'epopea degli oakies Valutazione 4 stelle su cinque
88%
No
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Anche gli Stati Uniti conobbero la loro drammatica migrazione interna; la gente delle campagne dell'Oklahoma e dintorni (spregiativamente chiamati oakies), fu costretta a lasciare la propria terra, espropriata dalla speculazione agraria delle banche. Il quadro verrà magnificamente descritto da John Steinbeck nel suo The grapes of wrath,  potente romanzo (di cui ancora manca una edizione italiana integrale) che ispirò questa pellicola. John Ford usa un linguaggio cinematografico semplice ma non povero, la sua camera cattura in preferenza le asperità dei luoghi e dei personaggi. i Joad sono perfetti - su tutti ovviamente Henry Fonda, ma superba anche l'interpretazione di Jane Darwell, col suo faccione da massaia. [+]

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mondolariano sabato 18 giugno 2011
un'america disincantata Valutazione 4 stelle su cinque
67%
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C’è da dubitare che la nazione più potente del mondo abbia avuto momenti di crisi come questi. Eppure ci sono stati, anzi, erano il lato nascosto dell’opulenza. I grandi latifondisti sostenuti dalle banche espropriavano la terra dei piccoli proprietari, almeno fino a quando la Seconda guerra mondiale non avrebbe risollevato le sorti dell’economia. C’è anche da dubitare che un regista “classico” come John Ford abbia saputo raccontare un dramma sociale del tutto avulso dal mito americano, forse il più disincantato in assoluto. Molto sobrio, infatti, molto preciso nel cogliere i piccoli particolari, le piccole scene che grondano miseria da tutti i pori: il sibilo del vento, la notte, la solitudine. [+]

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il cinefilo martedì 22 marzo 2011
furore/1 Valutazione 5 stelle su cinque
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Il film si apre con l'inquadratura di una strada desolata avvolta dal clima arido dell'Oklahoma...ma su questa strada appare Tom Joad,da poco uscito di prigione(ha scontato quattro anni per un omicidio preterintenzionale)ed è deciso a raggiungere i suoi familiari...ma farà una terribile scoperta quando verrà a sapere che la sua famiglia si è dovuta trasferire altrove a causa della rapacità delle banche(tutto collegato alla grande crisi economica precedente al new deal del presidente Roosvelt)che si sono impadronite del terreno dei Joad.
Al regista John Ford bastano i primi 15 minuti per raccontare una realtà fatta di miseria e disperazione. [+]

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paul keating venerdì 22 gennaio 2010
il fantasma di tom joad Valutazione 4 stelle su cinque
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Dopo aver conosciuto l'opera di John Ford passando attraverso i sui western più celebri sono rimasto piacevolmente sorpresa al cospetto di questo film che riecheggia atmosfere neorealistiche. Siamo nel cuore della tradizione americana. La storia di Tom Joad ha sedotto nel corso degli anni artisti come Woody Guthrie, Bob Dylan e Bruce Springsteen. D'antologia il discorso con cui Tom si congeda dalla madre. Da vedere assolutamente!

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zardozcc giovedì 16 ottobre 2008
il film della vita Valutazione 5 stelle su cinque
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A volte capita di vedere un film che non hai mai visto, per di più in bianco e nero. Sei indeciso se andartene o no a dormire, poi, senza accorgetene quasi, il tempo passa e ti rendi conto che è proprio un capolavoro quello che stai guardando; e dire capolavoro è dire poco. La fotografia (J.Ford era maestro) è fantastica, il film è veloce ed appassionante, gli attori coinvolgenti...insomma un insieme armonico e poco guastato da un finale imposto e mal digerito. Poi se vogliamo guardare il lato soggettivo del film, per chi come me cerca di coinvolgersi nel sociale quantomeno nel cercare di risolvere le ingiustizie che vede intorno, il carattere ed i valori morali del protagonista creano subito un feeling con il personaggio. [+]

[+] peccato! (di paul keating)
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zenarcade giovedì 18 settembre 2008
testamento autentico il romanzo... Valutazione 0 stelle su cinque
100%
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Splendido film "Furore"!Straordinari e credibilissimi gli attori,basta soffermarvi sullo sguardo "orbitale" di J.Carradine,nei panni nel ex predicatore Casey.Grande Henry Fonda nella parte di Tom Joad,uscito dalla galera grazie alla sua buona condotta,e da quì inizia il suo cammino verso la sua famiglia,ma questa è già in un profondissimo smarrimento a causa dello sradicamento creato dallo strapotere delle banche che con feroce abuso, sia fisico che "psicologico"si appropria del loro misero pezzo di terra(così come innumerevoli famiglie).E'l'avvento del Nuovo che tutto corrode.Non avendo scampo,la famiglia dei Joad si riunisce e raccogliendo la loro roba e un pò di"speranza", si avviano verso il "sogno"della California. [+]

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sixoclock sabato 14 giugno 2008
alla ricerca della california Valutazione 3 stelle su cinque
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Il viaggio di un'intera famiglia di contadini dall'Oklahoma alla California passando per dogane e deserti. Alla fine il sogno americano della ricerca di una terra da poter coltivare si infrange quando si scopre che i kilometri percorsi non erano serviti a nulla: la grande depressione divora tutto il paese. Monologhi bellissimi riguardo all'importanza della terra e molto toccante l'immagine di un nonno che muore iniziato il viaggio stringendo la propria terra mentre la nonna(più speranzosa) morirà subito dopo aver visto la California. Sembra quasi che il regista si diverta a distruggere il mito della California. Per alcuni versi ho trovato delle somiglianze con il geniale "Miracolo a Milano" di De Sica nell'arrivo del carro al campo. [+]

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