jonnylogan
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lunedì 15 luglio 2019
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la paura dei transalpini
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Kate, una cittadina americana desiderosa di diventare canadese, lascia libero Charlie, il suo storico fidanzato, di recarsi a Parigi per un viaggio di affari. Non appena arrivato oltreoceano Charlie le telefonerà per comunicarle che desidera lasciarla. Per questo Kate, nonostante sia tremendamente impaurita dai viaggi aerei, affronterà un viaggio in direzione della Francia con lo scopo di riportare a casa Charlie. Durante il viaggio aereo Kate s’imbatterà in Luc Teyssier, una conoscenza capace di sconvolgerle la vita.
Lawrence Kasdan si muove da sempre con eccellente maestria attraversando ogni genere e nel ‘95 seppe fruire dell’abilità di Meg Ryan, nel ruolo che più gli s’addice (La fidanzata d’America) e della sfacciataggine di Kevin Kline ancora fresco reduce dall’oscar per Un pesce di nome Wanda e che si calò nuovamente nel ruolo di attore comico in una commedia brillante che narra delle vicissitudini che possono unire un imbroglione con la passione per vino e vigneti e una cittadina “quasi” canadese in attesa di naturalizzazione e a caccia di un fidanzato volato dall’altra parte dell’oceano e che improvvisamente ha deciso di lasciarla.
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Kate, una cittadina americana desiderosa di diventare canadese, lascia libero Charlie, il suo storico fidanzato, di recarsi a Parigi per un viaggio di affari. Non appena arrivato oltreoceano Charlie le telefonerà per comunicarle che desidera lasciarla. Per questo Kate, nonostante sia tremendamente impaurita dai viaggi aerei, affronterà un viaggio in direzione della Francia con lo scopo di riportare a casa Charlie. Durante il viaggio aereo Kate s’imbatterà in Luc Teyssier, una conoscenza capace di sconvolgerle la vita.
Lawrence Kasdan si muove da sempre con eccellente maestria attraversando ogni genere e nel ‘95 seppe fruire dell’abilità di Meg Ryan, nel ruolo che più gli s’addice (La fidanzata d’America) e della sfacciataggine di Kevin Kline ancora fresco reduce dall’oscar per Un pesce di nome Wanda e che si calò nuovamente nel ruolo di attore comico in una commedia brillante che narra delle vicissitudini che possono unire un imbroglione con la passione per vino e vigneti e una cittadina “quasi” canadese in attesa di naturalizzazione e a caccia di un fidanzato volato dall’altra parte dell’oceano e che improvvisamente ha deciso di lasciarla. Nel mezzo un intrigo che coinvolge una passione alcoolica tramandata per generazioni, la campagna francese, i dialoghi paradossali fra personaggi decisamente molto distanti fra loro ma anche perfettamente riusciti, delineati e simbiotici nel saper tenere la scena. Oltre a Kline e alla Ryan non dimentichiamo di citare l’insignificante fidanzato fuggitivo Charlie, impersonato da Timothy Hutton, e un poliziotto altrettanto comico avente le fattezze di Jean Reno, che da sempre desidera incastrare Luc ‘Kline’ Teyssier.
Un film che pare sempre sul punto di sfaldarsi come neve al sole, ma che sempre riesce a riavvolgersi su sé stesso generando nuovi imprevedibili ragioni per rimanere incollati allo schermo, fra cui i dialoghi sublimi fra Kate e Luc. Facile prevedere l’epilogo scritto sin dalle prime battute e dal primo incontro fra i due protagonisti. Più complesso capire la via che conduce al finale.
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michela papavassiliou
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domenica 29 aprile 2012
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french kiss paura di volare
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Francia contro America per questa commedia che segue le vicissitudini di Meg Ryan nei panni
di Kate, una dolce ragazza innamorata del suo fidanzato canadese Charlie, tanto da rinunciare alla cittadinanza statunitense per Toronto e dintorni. La paura del
volo della protagonista sara' la nota stonata del legame Kate-Charlie, che produrra' un finale totalmente diverso dall'idillio previsto. Il giovane parte da solo per un convegno a Parigi e si innamora di una francesina.
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Francia contro America per questa commedia che segue le vicissitudini di Meg Ryan nei panni
di Kate, una dolce ragazza innamorata del suo fidanzato canadese Charlie, tanto da rinunciare alla cittadinanza statunitense per Toronto e dintorni. La paura del
volo della protagonista sara' la nota stonata del legame Kate-Charlie, che produrra' un finale totalmente diverso dall'idillio previsto. Il giovane parte da solo per un convegno a Parigi e si innamora di una francesina. La protagonista ascolta la confessione della sua ex dolce meta' e vola oltreoceano, superando le sue paure di volare, con l'obiettivo di riportare a casa il suo uomo. In aereo Kate conosce Luc, un Arsenio Lupin invadente e originale, che cattura a fasi alterne l'attenzione della ragazza, ignara che l'uomo sia in realta' un ladro consumato. Arrivata nel lussuoso albergo dove alloggia il fidanzato, Kate assiste in diretta alle effusioni sdolcinate di lui e della sua nuova fiamma, una bruna mozzafiato. Sotto shock Kate cade svenuta e viene rapinata. Luc , che durante il viaggio aveva nascosto nel suo zaino una piantina di vite ed una collana di brillanti trafugata, arriva nella hall dell'hotel e soccorre Kate, ormai priva di passaporto denaro e bagaglio, ma soprattutto affranta dal
dolore per il suo amore infranto. Nel tentativo di recuperare la refurtiva, l'uomo fara' finta di aiutare in modo disinteressato la giovane, rimanendo inaspettatamente imbrigliato nella ragnatela dei sentimenti. Tra ribes rossi, cassis e lavanda insegnera' a Kate la passione per l'enologia, riscoprendo le sue radici e ritrovandosi imbrigliato in una love story per la vita. Kevin Kline riesce sempre ad essere grande anche in pellicole poco significative come French Kiss. La paura del volo di Kate sembra riflettere quella di questo film che rinuncia al decollo e rimane implacabilmente a terra. MP
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toty bottalla
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mercoledì 8 febbraio 2012
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gradevole!
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E' uno di quei film che dopo 5 minuti ne hai abbastanza, però la gradevole progressione del racconto ti inchioda sulla poltrona e ti rapisce poco a poco, niente di che, secondo me, però è un ottimo rilassante per quelli a cui non piace la visione impegnata, si...meglio immergersi in una favola romantica! Saluti.
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pattie
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lunedì 9 gennaio 2012
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“french kiss” - amori e disastri annunciati
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Ho rivisto ultimamente “French kiss” e, a differenza di quanto mi aspettavo, mi ha fatto trascorrere piacevolmente ogni minuto della visione anche se non è di certo un film recentissimo.
La storia è saldamente ancorata al filone della commedia sentimentale ma con alcuni tratti che la rendono originale e bizzarra.
Meg Ryan interpreta il ruolo della ragazza acqua e sapone, deliziosamente caparbia, che pur di riconquistare l’amore perduto è pronta a partire per terre “lontane e sconosciute”, vincendo (o quasi) le sue fobie e cimentandosi in una lotta senza quartiere e senza speranza “contro i mulini a vento” francesi.
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Ho rivisto ultimamente “French kiss” e, a differenza di quanto mi aspettavo, mi ha fatto trascorrere piacevolmente ogni minuto della visione anche se non è di certo un film recentissimo.
La storia è saldamente ancorata al filone della commedia sentimentale ma con alcuni tratti che la rendono originale e bizzarra.
Meg Ryan interpreta il ruolo della ragazza acqua e sapone, deliziosamente caparbia, che pur di riconquistare l’amore perduto è pronta a partire per terre “lontane e sconosciute”, vincendo (o quasi) le sue fobie e cimentandosi in una lotta senza quartiere e senza speranza “contro i mulini a vento” francesi. Ingenua e bislacca s’imbatte nel peggiore compagno di viaggio possibile: ladro, imbroglione, bugiardo e sfrontato che la coinvolge nella sua vita, trascinandola in avventure ai confini della legalità, il tutto girovagando nella maestosa bellezza di Parigi, dentro la sensuale fragranza delle vigne francesi e sotto il sole della calda e modaiola costa azzurra.
Tutti gli ingredienti dovrebbero condurre inesorabilmente verso disastri, crepacuori e cocenti sconfitte per la fragile donna d’oltreoceano invece….anche i ladri a volte vengono derubati e l’arma più micidiale come sempre è il bacio.
Mirabile la lezione su come conquistare un uomo.
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viola
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domenica 14 dicembre 2008
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la canzoncina!!!!
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mi dite come si intitola quel motivetto che l'attrice canticchia (o le fanno canticcchiare) quando è in aereo? le prime parole sono: Amo il cielo di parigi...?
grazie
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alessandra verdino
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lunedì 27 ottobre 2008
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amore, risate e francia
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Penso sia uno dei film più romantici e divertenti che si possano vedere.
Si tratta di una commedia, condita con un umorismo da leccarsi i baffi.
Per prima cosa, é dipinto molto bene l'amore.
Qui una spumeggiante e meravigliosa Meg Ryan é costretta a recarsi in Francia e a prendere un aereo, due cose che lei detesta, a causa della rottura di un fidanzamento con un ragazzo super imbecille.
Incontrando un simpaticissimo ladro francese (ma come ha fatto Kevin Kline a fare il francese così?), incontra, in realtà, il vero amore.
Amore che significa complicità, passione, amicizia, la possibilità di stare bene insieme divertendosi. Mai una coppia é stata così bene assortita.
Il divertimento é assicurato in 106 minuti conditi di battute gustosissime, di sguardi d'amore e di situazioni paradossali ed esilaranti.
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Penso sia uno dei film più romantici e divertenti che si possano vedere.
Si tratta di una commedia, condita con un umorismo da leccarsi i baffi.
Per prima cosa, é dipinto molto bene l'amore.
Qui una spumeggiante e meravigliosa Meg Ryan é costretta a recarsi in Francia e a prendere un aereo, due cose che lei detesta, a causa della rottura di un fidanzamento con un ragazzo super imbecille.
Incontrando un simpaticissimo ladro francese (ma come ha fatto Kevin Kline a fare il francese così?), incontra, in realtà, il vero amore.
Amore che significa complicità, passione, amicizia, la possibilità di stare bene insieme divertendosi. Mai una coppia é stata così bene assortita.
Il divertimento é assicurato in 106 minuti conditi di battute gustosissime, di sguardi d'amore e di situazioni paradossali ed esilaranti.
E poi abbiamo la vera protagonista: la Francia.
Anche se diretto da Lawrence Kasdan (il film é americano) é, nello spirito, uno dei film più francesi che io abbia mai visto.
Kevin Kline é eccezzionale a tratteggiare un personaggio credibilissimo, con i tic, le manie e il modo di vivere dei francesi.
Io li conosco, e vivere alla giornata é, in fondo, il loro vero sogno.
La Francia é una nazione serissima con un "petit grain de folie" in testa.
E'la gioia di vivere - memorabile l'incontro, in campagna, con la famiglia - il modo di saper prendere la vita in un modo simpatico e senza troppi problemi, seppure molto serio (il loro chiodo fisso é quello di divertirsi senza scocciare nessuno).
Questa é la vera filosofia del film.
Un "divertissement" amabile, charmant (il vero fascino, in fondo, é quello di non nascondere i propri difetti ma farsene un vanto).
Infatti, qui tutti si prendono amabilmente in giro.
A cominciare dalla splendida Meg Ryan, nel suo ruolo di fidanzatina delusa, testarda, ma tanto romantica.
E poi c'é Jean Reno. Un attore francese a cui é riservato un ruolo serio, ma molto condiscendente.
Insomma," lassez aller".
Anche la colonna sonora ha il potere di farci recare subito in un'agenzia di viaggi a comprare un biglietto aereo per Parigi.
Paolo Conte, Luis Armstrong nella "Vie en Rose", etc.
Insomma, buon divertimento.
Un divertimento condito di serietà, buon gusto e del vero "savoir vivre", che altro non é che saper sorridere, con gli occhi e con il cuore, alla vita.
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cinofilo_bau
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martedì 10 giugno 2008
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douce france secondo lo zio sam
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Daccordo é una commedia.
Ma é una commedia quale da tempo non ho avuto il bene di assistere: leggera, ironica, divertente e mai volgare (anche quando accenna al sesso lo fa con il garbo di cinema d´altri tempi in cui il "non dire" era dettato piú dall´autocensura che dal pudore). Una commedia di buoni sentimenti ma anche un poco mascalzona e picaresca ( i protagonisti non sono santi, nessuno di loro)e alla fine seppur il delitto non paga, come nella migliore tradizione Hollywoodiana appunto del passato, il protagonista (secondo me il vero mattatore della pellicola cioé KK)alla fine la fa franca seppure a mani non del tutto vuote (avrá l´amore di Kate e il suo sognato vigneto e un figlio come viatico per un futuro sulla retta via che si intuisce piú che percepirlo).
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Daccordo é una commedia.
Ma é una commedia quale da tempo non ho avuto il bene di assistere: leggera, ironica, divertente e mai volgare (anche quando accenna al sesso lo fa con il garbo di cinema d´altri tempi in cui il "non dire" era dettato piú dall´autocensura che dal pudore). Una commedia di buoni sentimenti ma anche un poco mascalzona e picaresca ( i protagonisti non sono santi, nessuno di loro)e alla fine seppur il delitto non paga, come nella migliore tradizione Hollywoodiana appunto del passato, il protagonista (secondo me il vero mattatore della pellicola cioé KK)alla fine la fa franca seppure a mani non del tutto vuote (avrá l´amore di Kate e il suo sognato vigneto e un figlio come viatico per un futuro sulla retta via che si intuisce piú che percepirlo).
La fotografia del sud della francia riconcilia coi francesi (eh eh eh )i loro vini e i loro formaggi.
Nel complesso, non esclusa la colonna sonora che reputo un ottimo mix (Van Morrison, Paolo conte e scusate se é poco, Luis Armstrong e The beautiful South con la celeberrima dream a little dream) un ottimo film che certo non vi fará riflettere sui massimi sistemi (per l´amor di Dio Kasdan mica é Loach) ma almeno avrete passato un paio d´ore piacevoli senza la sensazione di aver buttato il vostro tempo alle ortiche.
Meg Ryan é sempre, come sempre, un´anticchia melensa...pazienza; d´altro canto quando fa la dark lady é pure peggio...
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dylan dog
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giovedì 19 febbraio 2004
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che sei dolce meg che bravo kevin
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UNA DOLCE STORIA D'AMORE TRA DUE BEI PERSONAGGI LA PRINCIPESSA DEI FILM ROSA MEG RYAN CHIAMATA FINO A QUALCHE HANNO FA LA FIDANZATA D'AMERICA E IL BELLO E TENEBROSO KEVIN KLINE APPREZZATO GIà IN UN PESCE DI NOME VANDA CON LA CORNICE FRANCESE COSA SI VUOLE DI PIù PER CHI AMA IL GENERE ROMANTICO C'è ANCHE UN GRANDISSIMO JEAN RENò A FARE LE VECI DEL SAGGIO GRILLO PARLANTE AL PINOCCHIO KLINE LA RYAN DA SPAURITA BAMBINA ALL'INIZIO FILM MATURA FACENDO INNAMORARE TUTTI DA TIMOTHI HOUTTON A KEVIN KLINE PASSANDO PER LO SPETTATORE CHE RIMANE COLPITO DALL SUA LUCE
[+] evviva groucho e gli altri fratelli
(di cinofilo_bau)
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