mario_platonov
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mercoledì 1 dicembre 2010
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grandi temi con tocco leggero
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Il pregio principale di questo Fragola e cioccolato è di porsi con molta leggerezza, pur di fronte a una trama dove si intrecciano diversi argomenti forti.
Il percorso di “formazione” culturale di un giovane comunista nella Cuba di fine anni Settanta è guidato da un intellettuale omosessuale incontrato per caso in un bar. Alla diffidenza iniziale subentra un certo feeling, quando David vede nell’altro il suo stesso amore per la propria terra e il diritto a dimostrarlo nelle forme che ognuno ritiene opportuno (nell’arte, nel sesso, nella vita).
Una piccola apologia della libertà personale, che sfiora tutto, la politica, il comunismo, l’arte, l’omosessualità, in modo tenue e delicato.
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Il pregio principale di questo Fragola e cioccolato è di porsi con molta leggerezza, pur di fronte a una trama dove si intrecciano diversi argomenti forti.
Il percorso di “formazione” culturale di un giovane comunista nella Cuba di fine anni Settanta è guidato da un intellettuale omosessuale incontrato per caso in un bar. Alla diffidenza iniziale subentra un certo feeling, quando David vede nell’altro il suo stesso amore per la propria terra e il diritto a dimostrarlo nelle forme che ognuno ritiene opportuno (nell’arte, nel sesso, nella vita).
Una piccola apologia della libertà personale, che sfiora tutto, la politica, il comunismo, l’arte, l’omosessualità, in modo tenue e delicato.
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matilde perriera
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sabato 12 dicembre 2009
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bellezza e poesia fuori corso? di matilde perriera
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Bellezza e poesia fuori corso? di Matilde Perriera, Liceo Classico, Caltanissetta. Piccolo capolavoro sconosciuto sulla discriminazione. La società cubana anni ‘70 con le sue contraddizioni, le difficoltà, le emozioni forti. Tesi antidogmatiche, libertà di idee, comportamenti violenti, intolleranza ideologica, angoscia di rapporti prematrimoniali, pregiudizi che soffocano brillanti iniziative e coraggiose impennate, microstorie che scoprono torbide verità della macrostoria, difficile situazione degli omosessuali sotto Fidel Castro. Tanti gli entrelecement nel nucleo portante con battibecchi scoppiettanti in un appartamento ingentilito dal bagliore della voce di Maria Callas fra David e Diego, un uomo etero e un omosessuale, un castrista militante e un raffinato cultore della cultura nazionale.
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Bellezza e poesia fuori corso? di Matilde Perriera, Liceo Classico, Caltanissetta. Piccolo capolavoro sconosciuto sulla discriminazione. La società cubana anni ‘70 con le sue contraddizioni, le difficoltà, le emozioni forti. Tesi antidogmatiche, libertà di idee, comportamenti violenti, intolleranza ideologica, angoscia di rapporti prematrimoniali, pregiudizi che soffocano brillanti iniziative e coraggiose impennate, microstorie che scoprono torbide verità della macrostoria, difficile situazione degli omosessuali sotto Fidel Castro. Tanti gli entrelecement nel nucleo portante con battibecchi scoppiettanti in un appartamento ingentilito dal bagliore della voce di Maria Callas fra David e Diego, un uomo etero e un omosessuale, un castrista militante e un raffinato cultore della cultura nazionale. Chi, alla fine, imparerà tanto e da chi? Quanto mai attuali i 110 minuti di Tomás Gutiérrez Alea, Juan Carlos Tabío, il regista che, per la sua urgenza di comunicare, reinterpreta le pagine di Senel Paz in “Fragola e cioccolato” (1994). La commedia agrodolce, briosa, ironica, apparentemente leggera avvicina lo spettatore alla campagna istituzionale contro l'omofobia promossa nel 2009 da Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, polemica nei confronti degli atteggiamenti selettivi generati contro le “spie del capitalismo”. Il giovane universitario è sconvolto per la delusione sentimentale con Vivian; con smaccati atteggiamenti, viene avvicinato da Diego in procinto di allestire una mostra d'arte. Malgrado la reticenza iniziale, nasce l’amicizia, intessuta dalla profonda ammirazione del ragazzo comunista per Diego, personaggio meravigliosamente umano, dolce e forte allo stesso tempo, vittima di paure patologiche, di avversioni immotivate e irrazionali in una società che ostacola la creazione di menti aperte, di liberi pensatori nei confronti dell’ambiente costrittivo e acritico in cui è cresciuto. David, seppur infastidito dai vezzeggiativi effeminati, è attratto dai dialoghi serrati di Jorge Perugorría, dalla varietà dei suoi interessi culturali, dalla possibilità offertagli di leggere opere d'autore proibite e di ascoltare musiche introvabili; con crescente ammirazione, ne apprezza l’ospitalità, la generosità, la cordialità disinteressata. Vladimir Cruz, avvinto in una spirale di crescita, conosce Nancy, vicina di casa del nuovo “amico”, ufficialmente vigilante del regime, che, delusa dall'ideologia, tenta il suicidio e diventa un pilastro dell’avventura esistenziale di David; Mirtha Ibarra, indotta dallo stesso Diego, offre al “neofita” la prima esperienza sessuale, liberandolo dalla cocente delusione procuratagli da Vivian e dalle limitazioni imposte in pubblico a Diego. Il profondo abbraccio fra Vladimir Cruz e Jorge Perugorría, quando quest’ultimo decide di lasciare Cuba per sottrarsi alla persecuzione politica causata dalla propria “diversità”, testimonia la maturazione spirituale di David. Orso d'argento a Berlino e 4 premi al 15° Festival dell'Avana per un film che, ambientato nel 1979, introietta un messaggio di fondamentale importanza in un luogo che sarebbe dovuto essere così ideologicamente aperto. No allo Stalking. Combattere la violenza come mentalità e come pratica di vita, “giudicare qualcuno solo per il bene o il male che fa agli altri e non perché lo si crede diverso … in una società in cui i nastri di partenza per la corsa della vita dovranno essere gli stessi per tutti” (Mara Carfagna).
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matilde perriera
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sabato 12 dicembre 2009
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bellezza e poesia fuori corso? di matilde perriera
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Bellezza e poesia fuori corso? di Matilde Perriera, Liceo Classico, Caltanissetta. Piccolo capolavoro sconosciuto sulla discriminazione. La società cubana anni ‘70 con le sue contraddizioni, le difficoltà, le emozioni forti. Tesi antidogmatiche, libertà di idee, comportamenti violenti, intolleranza ideologica, angoscia di rapporti prematrimoniali, pregiudizi che soffocano brillanti iniziative e coraggiose impennate, microstorie che scoprono torbide verità della macrostoria, difficile situazione degli omosessuali sotto Fidel Castro. Tanti gli entrelecement nel nucleo portante con battibecchi scoppiettanti in un appartamento ingentilito dal bagliore della voce di Maria Callas fra David e Diego, un uomo etero e un omosessuale, un castrista militante e un raffinato cultore della cultura nazionale.
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Bellezza e poesia fuori corso? di Matilde Perriera, Liceo Classico, Caltanissetta. Piccolo capolavoro sconosciuto sulla discriminazione. La società cubana anni ‘70 con le sue contraddizioni, le difficoltà, le emozioni forti. Tesi antidogmatiche, libertà di idee, comportamenti violenti, intolleranza ideologica, angoscia di rapporti prematrimoniali, pregiudizi che soffocano brillanti iniziative e coraggiose impennate, microstorie che scoprono torbide verità della macrostoria, difficile situazione degli omosessuali sotto Fidel Castro. Tanti gli entrelecement nel nucleo portante con battibecchi scoppiettanti in un appartamento ingentilito dal bagliore della voce di Maria Callas fra David e Diego, un uomo etero e un omosessuale, un castrista militante e un raffinato cultore della cultura nazionale. Chi, alla fine, imparerà tanto e da chi? Quanto mai attuali i 110 minuti di Tomás Gutiérrez Alea, Juan Carlos Tabío, il regista che, per la sua urgenza di comunicare, reinterpreta le pagine di Senel Paz in “Fragola e cioccolato” (1994). La commedia agrodolce, briosa, ironica, apparentemente leggera avvicina lo spettatore alla campagna istituzionale contro l'omofobia promossa nel 2009 da Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, polemica nei confronti degli atteggiamenti selettivi generati contro le “spie del capitalismo”. Il giovane universitario è sconvolto per la delusione sentimentale con Vivian; con smaccati atteggiamenti, viene avvicinato da Diego in procinto di allestire una mostra d'arte. Malgrado la reticenza iniziale, nasce l’amicizia, intessuta dalla profonda ammirazione del ragazzo comunista per Diego, personaggio meravigliosamente umano, dolce e forte allo stesso tempo, vittima di paure patologiche, di avversioni immotivate e irrazionali in una società che ostacola la creazione di menti aperte, di liberi pensatori nei confronti dell’ambiente costrittivo e acritico in cui è cresciuto. David, seppur infastidito dai vezzeggiativi effeminati, è attratto dai dialoghi serrati di Jorge Perugorría, dalla varietà dei suoi interessi culturali, dalla possibilità offertagli di leggere opere d'autore proibite e di ascoltare musiche introvabili; con crescente ammirazione, ne apprezza l’ospitalità, la generosità, la cordialità disinteressata. Vladimir Cruz, avvinto in una spirale di crescita, conosce Nancy, vicina di casa del nuovo “amico”, ufficialmente vigilante del regime, che, delusa dall'ideologia, tenta il suicidio e diventa un pilastro dell’avventura esistenziale di David; Mirtha Ibarra, indotta dallo stesso Diego, offre al “neofita” la prima esperienza sessuale, liberandolo dalla cocente delusione procuratagli da Vivian e dalle limitazioni imposte in pubblico a Diego. Il profondo abbraccio fra Vladimir Cruz e Jorge Perugorría, quando quest’ultimo decide di lasciare Cuba per sottrarsi alla persecuzione politica causata dalla propria “diversità”, testimonia la maturazione spirituale di David. Orso d'argento a Berlino e 4 premi al 15° Festival dell'Avana per un film che, ambientato nel 1979, introietta un messaggio di fondamentale importanza in un luogo che sarebbe dovuto essere così ideologicamente aperto. No allo Stalking. Combattere la violenza come mentalità e come pratica di vita, “giudicare qualcuno solo per il bene o il male che fa agli altri e non perché lo si crede diverso … in una società in cui i nastri di partenza per la corsa della vita dovranno essere gli stessi per tutti” (Mara Carfagna).
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franco a.
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martedì 1 aprile 2008
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fragola e cioccolato
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E' un film che ci identifica come fautori di una libertà mancata,oppressi da un fenomeno dogmatico(che forse grazie al cielo non esiste più)una introspettiva psiologica profonda su i due personaggi , uno colto e raffinato l'altro di origini miti ma che scopre di avere la poesia dentro soffocata da stupide ideologie classiste che escludono l'altro solo per essere diversi e volere la libertà di pensare dire e fare.A memoria è difficile vedere un film così ben costruito su due personaggi così apparentemente diversi ma uguali. La regia perfetta come perfetta è la scelta delle musiche e gli attori calati nei loro personaggi in maniera perfetta. Complimenti ai registi Tomas e Alea
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cri
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martedì 12 dicembre 2006
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conosci cuba e capirai il coraggio dei registi
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per apprezzare questo film e capire certe conversazioni, bisogna conoscere l'avana e gli avaneri, io personalmente l'ho visto la prima volta appena era uscito e non conoscevo cuba..l'ho rivisto a distanza di anni dopo aver conosciuto abbastanza bene l'ambiente e...commuove perchè i cubani dell'avana son proprio così..la cosa più incomprensibile sono le richieste ai santi e alle madonne ma loro sono così...è tutto rigorosamente vero...per me è un film carino e soprattutto, se si conosce l'oppressione cubana, all'avanguardia e che ha osato molto..non dimentichiamo che è del 1993, in pieno "periodo especiàl"...
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