Fontana di Trevi

In “Fontana di Trevi”, una coproduzione italo-iberica destinata a essere distribuita anche nelle sale cinematografiche spagnole e sudamericane, Claudio Villa è affiancato da Ruben Rojo, uno dei più popolari personaggi del cinema spagnolo dell’epoca. Il cantante, alle prese con una storia che gli si addice, se la cava bene nella parte dell’accompagnatore galante con il ‘vizio’ del bel canto. Il film, nell’insieme gradevole, è diretto da Carlo Campogalliani, una vecchia volpe dell’ambiente, ex attore ed ex produttore nonché marito di Letizia Quaranta, una delle più celebri dive italiane del cinema muto. Regista di ambizioni modeste ma di grande versatilità, all’epoca in cui gira questo film ha settantacinque anni, ma conferma il suo talento nel dirigere un gruppo eterogeneo di artisti imposto da una produzione preoccupata più del richiamo dei nomi che del risultato. [+]

In “Fontana di Trevi”, una coproduzione italo-iberica destinata a essere distribuita anche nelle sale cinematografiche spagnole e sudamericane, Claudio Villa è affiancato da Ruben Rojo, uno dei più popolari personaggi del cinema spagnolo dell’epoca. Il cantante, alle prese con una storia che gli si addice, se la cava bene nella parte dell’accompagnatore galante con il ‘vizio’ del bel canto. Il film, nell’insieme gradevole, è diretto da Carlo Campogalliani, una vecchia volpe dell’ambiente, ex attore ed ex produttore nonché marito di Letizia Quaranta, una delle più celebri dive italiane del cinema muto. Regista di ambizioni modeste ma di grande versatilità, all’epoca in cui gira questo film ha settantacinque anni, ma conferma il suo talento nel dirigere un gruppo eterogeneo di artisti imposto da una produzione preoccupata più del richiamo dei nomi che del risultato. Nonostante tutto il lungometraggio risulta apprezzabile e, in alcuni tratti, decisamente godibile.
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