luca b.
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venerdì 20 agosto 2021
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americanata inverosimile ed esagerata
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Mi aspettavo un thriller più sofisticato, o per lo meno accettabile, visti anche gli attori. La partenza pareva andare in quella direzione. Poi il declino, una storia a dir poco inverosimile, illogica, che si concentra più sulla lotte, sparatorie, azione che sulla trama, colpi di scena abbastanza prevedibili. Forse c'è chi apprezza questo tipo di film, non io...
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elibook
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venerdì 7 febbraio 2020
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l uomo sul treno.
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Liam Neeson... che dire, non ne sbaglia uno. Ma forse e' la sua grandezza come attore che mi da questa impressione.., non lo so'. Cio' di cui sono certo e' che questo non solo e' un bel thriller-action movie, adrenalinico, ma spero che ne faccia altri mille cosi. Apprezzabilissimo poi il fatto poi che fa un uso abbastanza limitato nelle scene di lotta perche' lo rende piu' credibile. Bravo, bravo e ancora bravo !!.
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antonio pagano
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lunedì 3 febbraio 2020
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la maschera greca di liam neeson
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Michael McCauley (Liam Neeson), ex poliziotto, è un pendolare sessantenne impiegato presso una compagnia di assicurazione. La vita del pendolare viene rappresentata in modo essenziale e disincantato: “questo andare e venire, mi sembra tanto un conto alla rovescia, parti la mattina, torni la sera, poi un bel giorno tanti saluti … è la vita”. Infatti, manco a dirlo, logiche aziendali comunicate in modo sbrigativo (“sei un soldato migliore di altri ma a volte i soldati cadono sul campo”) rendono Michael improvvisamente disoccupato: famiglia, casa, futuro del figlio, tutto sembra andare drammaticamente a monte.
Durante lo sconsolato ritorno a casa, sul treno affollato, Michael viene agganciato da Joanna (Vera Farmiga), una misteriosa sedicente psicologa (“studio il comportamento umano, infastidire le persone è un rischio professionale”), che gli propone una sfida almeno singolare: identificare tra i tanti passeggeri del treno una persona in particolare, fornendo elementi minimi.
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Michael McCauley (Liam Neeson), ex poliziotto, è un pendolare sessantenne impiegato presso una compagnia di assicurazione. La vita del pendolare viene rappresentata in modo essenziale e disincantato: “questo andare e venire, mi sembra tanto un conto alla rovescia, parti la mattina, torni la sera, poi un bel giorno tanti saluti … è la vita”. Infatti, manco a dirlo, logiche aziendali comunicate in modo sbrigativo (“sei un soldato migliore di altri ma a volte i soldati cadono sul campo”) rendono Michael improvvisamente disoccupato: famiglia, casa, futuro del figlio, tutto sembra andare drammaticamente a monte.
Durante lo sconsolato ritorno a casa, sul treno affollato, Michael viene agganciato da Joanna (Vera Farmiga), una misteriosa sedicente psicologa (“studio il comportamento umano, infastidire le persone è un rischio professionale”), che gli propone una sfida almeno singolare: identificare tra i tanti passeggeri del treno una persona in particolare, fornendo elementi minimi. Già questo sarebbe sufficiente a intrigare uno spettatore semplice ma l’amante del genere avverte subito un’intensa atmosfera crime, si sistema a dovere nella poltrona e si prepara ai colpi di scena che, in verità, non deludono. Nell’inversione della realtà di cui solo la fiction è capace, il disastro ferroviario finale servirà a salvare la vita degli stremati passeggeri.
Per il ruolo del protagonista, nel passaggio da pavido padre di famiglia a risoluto uomo d’azione, risulta essenziale la maschera da teatro greco di Liam Neeson. Accanto a lui alcuni solidi protagonisti degli schermi (piccolo e grande): Patrick Wilson (Prometeus, The Founder, Midway), Jonathan Banks (Mudbound, Breaking Bad), Sam Neill (Jurassic Park III, Peaky Blinders), Elizabeth McGovern (Ordinary people, Once upon a time in America, Downtown Abbey).
La narrazione cinematografica è punteggiata di riferimenti letterari (Golding, Bronte, Steinbeck, Hawthorne) e si chiude con un’ultima citazione, naturalmente pronunciata in treno: “un uomo si vede come si comporta quando arriva la tempesta” da Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas. Un invito ad una buona lettura non è mai sprecato.
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ennio
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sabato 20 aprile 2019
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thriller claustrofobico che scivola in pura azione
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L'idea del plot che si consuma tutto all'interno di un treno è accattivante e sia la letteratura che il cinema negli ultimi anni hanno trattato questo tema. Da ricordare "Source code" e anche "La ragazza del treno"
"L'uomo sul treno" però è un film prevedibile e poco verosimile, troppe le esagerazioni nella trama. Dalla donna misteriosa che propone un grande affare al protagonista appena incontrato sul treno a questi che, da ex poliziotto 60enne e uomo plurinavigato, accetta senza indugi. Poi lo stesso Lian Neeson, una volta esaurita la verosimiglianza della trama, si fa in 4 per spaccare di botte il cattivo di turno, sempre giovane e forte ma che viene ovviamente battuto dall'eroe quasi pensionato.
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L'idea del plot che si consuma tutto all'interno di un treno è accattivante e sia la letteratura che il cinema negli ultimi anni hanno trattato questo tema. Da ricordare "Source code" e anche "La ragazza del treno"
"L'uomo sul treno" però è un film prevedibile e poco verosimile, troppe le esagerazioni nella trama. Dalla donna misteriosa che propone un grande affare al protagonista appena incontrato sul treno a questi che, da ex poliziotto 60enne e uomo plurinavigato, accetta senza indugi. Poi lo stesso Lian Neeson, una volta esaurita la verosimiglianza della trama, si fa in 4 per spaccare di botte il cattivo di turno, sempre giovane e forte ma che viene ovviamente battuto dall'eroe quasi pensionato. E poi la presenza di una malefica e invincibile organizzazione che sta dietro a tutto il complotto e che con micidiale puntualità fa accadere gli incidenti più incredibili, incidenti che immediatamente comunica telefonicamente all'esterrefatto protagonista per minacciarlo "senò ti uccidiamo la famiglia". Insomma cose molto viste e molto ritrite, vale giusto per due ore di intrattenimento leggero.
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onufrio
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mercoledì 10 aprile 2019
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toglietemi tutto ma non il mio neeson
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Ennesima collaborazione tra Collet-Serra e Neeson per un film d'azione quasi interamente ambientato su di un treno, Michael (L.Neeson) si ritroverà coinvolto in una situazione alquanto drammatica. L'adrenalina non manca, un tantino esagerata la scena dell'incidente del treno, prevedibile il lieto fine, d'altra parte, quando hai a che fare col signor Neeson, MIster Io Ti Troverò, c'è poco da fare, affidategli tutto e sarete sempre in buone mani.
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elgatoloco
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venerdì 23 novembre 2018
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notevole thriller
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Questo"The Commuter"(2018, de Jaume Collet- Serra)è un thriller efficace, dove, sempre che lo si segua con attenzione, fin dall'inizio, la prefigurazione e poi lo svolgimento della trama che culima nel"disastro"e poi nella risoluzione è svolta/o con estrema attenzione. Un film che, senza voler scomodare modelli forse inattingibili(Lang, Hitchock, De Palma), ha tuttavia una solidità strutturale altrimenti non preesente nei thriller di consumo che si vedono in questo nostro tempo dalle molte suggestioni ma dalle scarse realizzazioni concrete. Complessivamente Liam Neeson e Vera Farmiga sono interpreti di grande livello, ma anche le altre presenze sono all'altezza del compito, dove Sam Neill gioca con estrema intelligenza su un ruolo caratterizzato dall'ambiguità.
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Questo"The Commuter"(2018, de Jaume Collet- Serra)è un thriller efficace, dove, sempre che lo si segua con attenzione, fin dall'inizio, la prefigurazione e poi lo svolgimento della trama che culima nel"disastro"e poi nella risoluzione è svolta/o con estrema attenzione. Un film che, senza voler scomodare modelli forse inattingibili(Lang, Hitchock, De Palma), ha tuttavia una solidità strutturale altrimenti non preesente nei thriller di consumo che si vedono in questo nostro tempo dalle molte suggestioni ma dalle scarse realizzazioni concrete. Complessivamente Liam Neeson e Vera Farmiga sono interpreti di grande livello, ma anche le altre presenze sono all'altezza del compito, dove Sam Neill gioca con estrema intelligenza su un ruolo caratterizzato dall'ambiguità... Mistero, enigma, con la capacità di rendere quanto si sta svolgendo, con una rarissima carrellata attraverso tutti i vagoni di un treno molto grande, very USA. Da parte di un regista catalano, dove la cinematografia catalana si conferma ancora una volta all'altezza di sfide che ad altri registi del "vecchio continente"non riescono allo stesso modo. El Gato
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vepra81
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giovedì 1 novembre 2018
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film che ha finali inattesi
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Ho visto questo film e devo dire che mi è davvero piaciuto sotto gli aspetti della trama e delle riprese. Usare una stedycam su un treno e potersi muovere agevolmente è davvero complesso. Il lungo piano sequenza della lotta è davvero emozionante. La macchina da presa passa sopra i sedili senza mai staccare e senza mai perdere di vista i protagonisti. Il deragliamento un pò troppo in computer grafica ed impossibile nella realtà. Quando il film sembra finito la storia continua per ben tre volte. Bel film consigliato.
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felicity
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venerdì 26 ottobre 2018
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thriller davvero poco credibile nonché noioso
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Liam Neeson è un professionista con i fiocchi, bravo come sempre.
Il film è noioso, contorto e pedante.
Tutta la storia è davvero poco credibile.
Tuttavia, bella e originale, da vedere, la scena iniziale, quella che va dal risveglio al viaggio in treno e mischia in montaggio, giorni diversi, in stagioni diverse, con umori diversi.
Vale, questa da sola (purtroppo), l'intero film.
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davidkiraichigo
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sabato 29 settembre 2018
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un ottimo liam neeson per un thriller accettabile
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Oramai siamo abituati al binomio Liam Neeson/Action Movie e a quanto pare ci stiamo abituando anche al sodalizio artistico che il regista e l'attore hanno iniziato. Sono infatti quattro i film realizzati dal regista con Liam Neeson da protagonista e possiamo individuare un elemento chiave che accomuna ognuno di essi: l'adrenalina. In ognuno di questi film Collet-Serra sceglie con molta attenzione l'ambientazione e tra interno ed esterno vi è sempre un senso di claustrofobia che inchioda chi guarda i suoi film. Ebbene, è proprio questo il punto forte di questo regista, che con una buona tecnica e tanta intelligenza riesce a dare qualcosa in più a delle storie che, altrimenti, risulterebbero noiose e scontate.
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Oramai siamo abituati al binomio Liam Neeson/Action Movie e a quanto pare ci stiamo abituando anche al sodalizio artistico che il regista e l'attore hanno iniziato. Sono infatti quattro i film realizzati dal regista con Liam Neeson da protagonista e possiamo individuare un elemento chiave che accomuna ognuno di essi: l'adrenalina. In ognuno di questi film Collet-Serra sceglie con molta attenzione l'ambientazione e tra interno ed esterno vi è sempre un senso di claustrofobia che inchioda chi guarda i suoi film. Ebbene, è proprio questo il punto forte di questo regista, che con una buona tecnica e tanta intelligenza riesce a dare qualcosa in più a delle storie che, altrimenti, risulterebbero noiose e scontate. L'uomo sul treno - The Commuter è infatti diviso a metà nella mia testa. Dopo un attenta visione non ho potuto fare altro che lodarne la regia e l'ottima interpretazione di Neeson per poi, però, criticare negativamente tutto il resto. A partire dall'ottimo montaggio iniziale, che va a descrivere la vita da pendolare che porta avanti Michael MacCauley, fino all'eccessivo gioco pirotecnico tra combattimenti alla Bourne Identity e improvvisi deragliamenti di vagoni, il film vuole per forza decollare in qualcosa di più pretenzioso, ma proprio per questo lo fa male lasciando non poco amaro in bocca alla fine. I personaggi attorno al protagonista sono tutti programmati per fare la stessa identica cosa: confondere le idee. Ma purtroppo sono come oggetti privi di valore su una credenza piena di polvere. Niente di nuovo, ma buon passatempo. Regista discreto. Film accettabile. Liam Neeson sempre bravo.
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motherdemon
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giovedì 17 maggio 2018
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un ottimo classico neeson!
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Ho visto di recente 'L'uomo sul treno' e che dire: abbiamo a che fare con un classico action thriller ma fatto veramente bene! Abbiamo un'ottima recitazione del grande Liam Neeson, un ritmo incalsante che ti coinvolge sin dai primi minuti del film, una valida sceneggiatura ed un interessante colpo di scena finale: niente male, direi! Quindi concludo dicendo che il film non brillerà in originalità, ma merità assolutamente di essere guardato.
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