rosmersholm
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venerdì 30 giugno 2023
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meno 4
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Una sceneggiatura di 3 pagine, un'autocisterna di colorante rosso, grado zero di verosimiglianza... tutto per titillare gli istinti più bassi dello spettatore considerato solo in quanto pollo da spennare. E nemmeno un briciolo di autoironia che a volte salva questo tipo di prodotti. Legittimo? Senz'altro. Ma legittimo considerare il film una m. assoluta. Meno 4 stelle.
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samanta
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lunedì 29 agosto 2022
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un film soffocato dal sangue.
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Il film uscito nel 2017 e dato recentemente in tv appartiene alla categoria Thriller/Horror o forse nella categoria tipo Pulp Fiction, ma la regista Carolie Fargeat che ha un modestissimo curriculum cinematografico (Revenge per fortuna è il suo ultimo lungometraggio) si rivela non all'altezza di dirigere un film che sia appena discreto.
La trama inizia con una storia banale: la relazione tra un uomo ricco e sposatissimo con 2 figli Richard (Kevin Jansess) con la giovane ventenne bella e bamboleggiante Jen (Matilda Lutz), i 2 fanno un weekend di sesso nella villa di lui nel deserto (!) interrotto dall'arrivo anticipato di 2 amici di lui Stanley (Vincent Colombe) e Dimitri (Guillaume Bouchède) per iniziare una battuta di caccia, lei deve ripartire ma approfittando dell'asenza momentanea di Richard viene violentata da Dimitri, Richard si limita a sgridarlo, offesa Jen minaccia di rivelare tutto alla moglie, l'amante allora cerca di ucciderla, gettandola da 20 metri in un burrone.
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Il film uscito nel 2017 e dato recentemente in tv appartiene alla categoria Thriller/Horror o forse nella categoria tipo Pulp Fiction, ma la regista Carolie Fargeat che ha un modestissimo curriculum cinematografico (Revenge per fortuna è il suo ultimo lungometraggio) si rivela non all'altezza di dirigere un film che sia appena discreto.
La trama inizia con una storia banale: la relazione tra un uomo ricco e sposatissimo con 2 figli Richard (Kevin Jansess) con la giovane ventenne bella e bamboleggiante Jen (Matilda Lutz), i 2 fanno un weekend di sesso nella villa di lui nel deserto (!) interrotto dall'arrivo anticipato di 2 amici di lui Stanley (Vincent Colombe) e Dimitri (Guillaume Bouchède) per iniziare una battuta di caccia, lei deve ripartire ma approfittando dell'asenza momentanea di Richard viene violentata da Dimitri, Richard si limita a sgridarlo, offesa Jen minaccia di rivelare tutto alla moglie, l'amante allora cerca di ucciderla, gettandola da 20 metri in un burrone. Jen sebben gravente ferita grazie ad un portentoso allucinogeno (pejote) si scatena in una feroce vendetta.
Il film è stato visto da una certa critica in un'ottica femminista nel senso che dimostra come una donna possa rivalersi sui maschi predatori, il giudizio non è corretto. Jen non è la vittoria del femminismo perche dimostra di essere una brutta persona, amante viziata di un uomo più anziano e ricco che tra un rapporto sessuale e un'altro telefona in sua presenza alla moglie "Tesoro ... Ti penso sempre", drogata, si produce in balli sexy strusciandosi addosso a Dimitri. In seguito massacra tutti in modo atroce in un'orgia di violenza, ma non era più semplice e logico accettare di andare via e poi denunciare il fatto alla polizia invece che cercare di ricattarlo? L'altro elemento negativo del film è un crescendo inverosimile e ridicolo di spargimento di sangue, la stessa regista ha ammesso che alla fine di ogni ripresa giornaliera le scorte del sangue finto erano esaurite. Oltre al fiume di sangue sono esibite membra sventrate in una crescita inarrestabile di violenza non solo disgustosa ma anche ridicola. Infatti cadere come fa Jen in un burrone da 20 metri infilzandosi in un ramo secco che la penetra nella schiena uscendo dalla pancia, avrebbe annichilito anche Rambo o Terminator ma non la ragazza che disinvoltamente incomincia ad uccidere.
Il montaggio è approssimativo ad esempio: Stanley mutilato viene ucciso da Jen con un colpo di pistola mentre sta seduto in auto con il capo sul poggia testa il proiettile entra dalla fronte ed esce dalla nuca ma il poggiatesta appare del tutto lindo. Il colmo del ridicolo si raggiunge nel finale con Richard che corre nei corridoi della villa inseguito da Jen versando litri di sangue dalle ferite mostrandosi completamente nudo (lati A e B) cercando di coprire il pene con un mitra! Il film apppare una scimiottatura di Quentin Tarantino (ma c'è un abisso qualitativo sia tecnico che artistico con la Fargeat), ad esempio la macchina da ripresa che indugia quasi in un piano sequenza su Dimitri che facendo la pipì cerca di affogare in una buca un ragno.
Disastrosa appare la recitazione in particolare Kevin Jansenss ha una asoluta mancanza di espressività, Matilde Lutz non sa recitare e si limita a fare "la faccia feroce", ma se è poco credibile nella parte della bambola sexy, è fuori parte in quella della donna Rambo.
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samanta
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lunedì 22 agosto 2022
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il film è proprio horror!
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La buona notizia è questa: Carolie Fargeat regista scenaggiatrice non ha più diretto lungometraggi, la cattiva che il film è proprio brutto. La critica favorevole si fonda su un assioma errato: la dimostrazione che con la violenza una donna possa rivaleggiare sui maschi predatori.
La protagonista Jen, malamente interpretata da Matilde Lutz (modella con mediocre curriculum di attrice) è una giovane ventenne bella e viziata che bamboleggia cercando di eccitare i maschi, è l'amante di un ricco francese Richard (Kevin Janssens) sposatissimo con 2 figli, l'uomo possiede una lussuosa villa nel deserto (?), dove porta in elicottero l'amante per darsi al sesso selvaggio, telefonando però negli intervalli alla moglie (tesoro .
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La buona notizia è questa: Carolie Fargeat regista scenaggiatrice non ha più diretto lungometraggi, la cattiva che il film è proprio brutto. La critica favorevole si fonda su un assioma errato: la dimostrazione che con la violenza una donna possa rivaleggiare sui maschi predatori.
La protagonista Jen, malamente interpretata da Matilde Lutz (modella con mediocre curriculum di attrice) è una giovane ventenne bella e viziata che bamboleggia cercando di eccitare i maschi, è l'amante di un ricco francese Richard (Kevin Janssens) sposatissimo con 2 figli, l'uomo possiede una lussuosa villa nel deserto (?), dove porta in elicottero l'amante per darsi al sesso selvaggio, telefonando però negli intervalli alla moglie (tesoro ... ti penso sempre) presente Jen. Viene raggiunto in anticipo da 2 amici arrivati in auto: Stanley e Dimitri per una battuta di caccia, Jen deve ripartire il giorno dopo, la sera si esibisce in un ballo sexy con Stanley, il quale il giorno dopo approfittando dell'assenza di Richard la violenta. Quando l'amante ritorna lei piange e rivela tutto, lui cerca di consolarla e si limita a sgridare l'amico, non si comprende che cosa voglia Jen non tanto che lo denunci ma forse che l'ammazzi. Di fronte all'ignavia dell'amante Jen minaccia di rivelare la relazione alla moglie, Richard subdolamente l'attira fuori nel deserto e presenti gli amici la getta da 20 metri in un burrone, la ragazza si infila in un ramo secco che penetra nella schiena ed esce dalla pancia. La ragazza approffita di una droga locale e si rimette in piedi (!): sarà vendetta con la morte atroce di Dimitri, Stanley e per ultimo Richard.
La vicenda non è una vittoria del femminismo, Jen è una brutta persona, amante viziata e drogata, ricattatrice uccide in modo feroce in un'orgia di violenza, forse non era più corretto andare via con l'elicottero e poi denunciare il fatto alla polizia? La dignità di una donna non si conquista in questo modo. Altro elemento del film è un'orgia inverosimile e ridicola di sangue, la stessa regista ha ammesso che alla fine delle riprese giornaliere la scorta di sangue falso era esaurita, oltre al sangue sono esibite membra sventrate in un crescendo di violenza disgustosa e anche assurda. Cadere da 20 metri in un burrone infilzandosi in un ramo avrebbe annichilito sul colpo Rambo o Terminator, il montaggio è approssimativo Stanley dopo varie ferite viene ucciso da Jen con un colpo di pistola mentre sta seduto in auto con il capo sul poggiatesta: il proiettile entra nella fronte esce dalla nuca ma il poggiatesta rimane pulito (!). Il colmo del ridicolo nella scena finale: Richard corre nei corridoli della villa versando litri di sangue dalle ferite completamente nudo (lati A e B) cercando di coprire il pene con il mitra. La vicenda è lenta con la macchina da ripresa che indugia su Dimitri che con la pipì cerca di uccidere un ragno, una scimmiottatura malfatta di Quentin Tarantino. Disastrosa la recitazione dei protagonisti: un film da dimenticare.
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toty bottalla
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giovedì 23 settembre 2021
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film scadente!
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La storia del film è credibile quanto un governo italiano, uno spettacolo di sangue, ferite e vendetta più adatte a un cartone animato. La trama fila piatta su un piano elementare e prevedibile, gli interpreti caricano un po' troppo i personaggi, devo continuare? Saluti!
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annalisa
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venerdì 27 agosto 2021
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fiumi di sangue
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Revenge, opera prima di una regista da seguire: Coralie Fargeat.
Uno stupro e seguente vendetta molto, molto sanguinosa. Fiumi di sangue. Un caleidoscopio di visioni surreali. Non adatto a persone sensibili. Il film è stato acclamato dalla critica. Si noti comunque al di là che il genere piaccia o meno, la legge del contrappasso, dove chi si era limitato a guardare viene ferito agli occhi, e chi aveva trafitto la protagonista al fianco farà la stessa fine.
La credibilità della storia lascia perplessi ma Revenge, secondo me, vuole essere un viaggio onirico nella vendetta di una donna stuprata, e non a caso ci troviamo la scena in cui la protagonista mangia il peyote, fungo allucinogeno.
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Revenge, opera prima di una regista da seguire: Coralie Fargeat.
Uno stupro e seguente vendetta molto, molto sanguinosa. Fiumi di sangue. Un caleidoscopio di visioni surreali. Non adatto a persone sensibili. Il film è stato acclamato dalla critica. Si noti comunque al di là che il genere piaccia o meno, la legge del contrappasso, dove chi si era limitato a guardare viene ferito agli occhi, e chi aveva trafitto la protagonista al fianco farà la stessa fine.
La credibilità della storia lascia perplessi ma Revenge, secondo me, vuole essere un viaggio onirico nella vendetta di una donna stuprata, e non a caso ci troviamo la scena in cui la protagonista mangia il peyote, fungo allucinogeno.
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mr.rizzus
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mercoledì 24 febbraio 2021
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cult
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mr.rizzus
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mercoledì 10 febbraio 2021
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bellissimo
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mirko tommasi
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lunedì 16 novembre 2020
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una cannonata
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Una cannonata di dramma femminil-vendicativo su una giovane che decide di uccidere gli uomini che le hanno perpetrato violenza.
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dandy
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mercoledì 8 luglio 2020
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una buona tarantinata e nulla più.
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La regista,debuttante e sceneggiatrice mixa rape and revenge vecchio stile(con echi più da "Thriller" che "Non violentate Jennifer")con il pulp più esagerato(con echi da "Kill Bill" e altro dello stesso regista)tra peyote e ferite letali curate alla fai da te.Sceglie di concentrarsi sulla vendetta della protagonista lasciando quasi in disparte lo stupro,e sa gestire tecnica e abituali virtuosismi.Ma si ha l'impressione che se avesse girato in maniera seria ed equilibrata il film sarebbe stato ben altra cosa.Perchè il prologo,col comportamento della protagonista che porterà i soliti benpensanti a dire "se l'è cercata" e il di lei fidanzato che si rivela ben più disumano dell'amico stupratore(e patetico codardo quando si tratta di confrontarsi con altri uomini) non è affatto scontato.
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La regista,debuttante e sceneggiatrice mixa rape and revenge vecchio stile(con echi più da "Thriller" che "Non violentate Jennifer")con il pulp più esagerato(con echi da "Kill Bill" e altro dello stesso regista)tra peyote e ferite letali curate alla fai da te.Sceglie di concentrarsi sulla vendetta della protagonista lasciando quasi in disparte lo stupro,e sa gestire tecnica e abituali virtuosismi.Ma si ha l'impressione che se avesse girato in maniera seria ed equilibrata il film sarebbe stato ben altra cosa.Perchè il prologo,col comportamento della protagonista che porterà i soliti benpensanti a dire "se l'è cercata" e il di lei fidanzato che si rivela ben più disumano dell'amico stupratore(e patetico codardo quando si tratta di confrontarsi con altri uomini) non è affatto scontato.Per il resto è solo un prodotto di genere che accontenterà egregiamente i fan:la protagonista è avvenente e notevole,(un pò una Jessica Alba più spigliata)e le scene truci non mancano.Non male la caccia finale tra Jes e il fidanzato nudo nella casa che si sporca sempri più di sangue.Girato in Marocco,ma l'ambientazione potrebbe essere in Messico.
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vepra81
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domenica 17 maggio 2020
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oltre all'immaginabile
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Prima regia femminile in un film d'azione. Si vede dal fatto che c'è un lungo piano sequenza di un uomo nudo che gira per casa. Nonostante questo però massima finezza senza mai fare vedere nulla o cadere nel volgare. Per quanto riguarda la storia è assurda oltre alla realtà. Una casa nei prati verdi e poi scene nel torrido deserto. Litri di sangue versati ovunque. Chissà quanti mesi ci sono voluti per pulire il set del film.
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