emifisa
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sabato 22 giugno 2019
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quando scopri che la vita può anche essere dolce
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Un fIlm che mostra la vera Tokyo non quella dei film epici che siamo abituati a vedere in europa/USA con lunghe tradizioni, romantici paesaggi, niente di tutto questo. Un mondo ostile fatto di povertà e meschinità con criminalita organizzata di ogni genere. Ed è proprio il nostro protagonista, un freddissimo Sicario Taiwanese, che mandato a Tokyo per l'ennessimo obbiettivo fallendo dovrà scappare e nascondersi negli squallidi quartieri di periferia di Tokyo. Mr. Long nascosto qui conoscerà un bambino e delle bravissime persone che gli faranno conoscere la retta via. Il bambino, figlio di una tossica, terrà Mr. Long li a Tokyo nel tentativo di riabilitarla e scopriranno insieme cosi che la vita in fin dei conti non è cosi brutta da gettarla via dopo una siringa o un omicidio.
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Un fIlm che mostra la vera Tokyo non quella dei film epici che siamo abituati a vedere in europa/USA con lunghe tradizioni, romantici paesaggi, niente di tutto questo. Un mondo ostile fatto di povertà e meschinità con criminalita organizzata di ogni genere. Ed è proprio il nostro protagonista, un freddissimo Sicario Taiwanese, che mandato a Tokyo per l'ennessimo obbiettivo fallendo dovrà scappare e nascondersi negli squallidi quartieri di periferia di Tokyo. Mr. Long nascosto qui conoscerà un bambino e delle bravissime persone che gli faranno conoscere la retta via. Il bambino, figlio di una tossica, terrà Mr. Long li a Tokyo nel tentativo di riabilitarla e scopriranno insieme cosi che la vita in fin dei conti non è cosi brutta da gettarla via dopo una siringa o un omicidio.
E' un film al contrario parte in maniera violenta e drammatica fino ad essere sempre più pacifico, romantico, pieno di speranze e vita. A me ha colptio molto il film ed è entrato ufficialmente nella mia Top 10, un film pregno di significati sulla vita e su come ne impieghiamo il tempo e sulle conseguenze delle nostre azioni e degli altri.
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joecondor
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domenica 9 settembre 2018
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un bel moderno e sofisticato western orientale periferico...da vedere
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Questo ottimo film richiama il Cavalliere della Valle Solitaria di George Stevens un capolavoro western dove i protagonisti erano il pistolero Shane ed un bambino ed io vedendolo da bambino mi commuovevo per il finale.Qui i protagonisti sono Mr Long ed un bambino in una trama lenta ma appassionante dura dove lo sfondo è una periferia di persone buone ed affettuose mentre i cattivi,il pericolo e la violenza proviene dalla Città.Il film ci mostra anche attraverso un linguaggio differente personaggi di Taiwan e Giapponesi regalando emozioni di drammaticità,ironia ed amore...ci si commuove,Mr Long è il divario tra Città (I cattivi) e la Periferie (I buoni).Le scene di azione bellissime sono ad inizio e fine film con una resa di conti a colpi di coltello.
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Questo ottimo film richiama il Cavalliere della Valle Solitaria di George Stevens un capolavoro western dove i protagonisti erano il pistolero Shane ed un bambino ed io vedendolo da bambino mi commuovevo per il finale.Qui i protagonisti sono Mr Long ed un bambino in una trama lenta ma appassionante dura dove lo sfondo è una periferia di persone buone ed affettuose mentre i cattivi,il pericolo e la violenza proviene dalla Città.Il film ci mostra anche attraverso un linguaggio differente personaggi di Taiwan e Giapponesi regalando emozioni di drammaticità,ironia ed amore...ci si commuove,Mr Long è il divario tra Città (I cattivi) e la Periferie (I buoni).Le scene di azione bellissime sono ad inizio e fine film con una resa di conti a colpi di coltello.Mr Long parla pochissimo è un killer Cool ,Chen Chang lo interpreta alla perfezione...solo all'ultimo scioglierà le sue emozioni per il bambino con uno sguardo eccezionale. Il regista Sabu ci confeziona un bel film regalando con bravissimi interpreti emozioni che coinvolgono lo spettatotre.
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flyanto
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giovedì 6 settembre 2018
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un killer spietato e dolce allo stesso tempo
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Tra i films di produzione orientale esce in questo periodo nelle sale cinematografiche italiane “Mr. Long” del regista Sabu (II). Mr. Long è un killer che vive a Taiwan e che su commissione uccide spietatamente individui appartenenti alla malavita locale e non. E proprio durante una sua ‘missione’ in trasferta a Tokyo, egli fallisce il proprio compito e viene ferito dagli avversari ed, ovviamente, di conseguenza inseguito da tutta la gang e dal boss compreso che avrebbe dovuto eliminare. Costretto, dunque, a fuggire l’uomo si nasconde in un lontano quartiere della città dove incontra, seppure non riesca a colloquiare per la diversità della lingua, con un gruppo di persone che, nel frattempo, sono incuriosite dalla sua presenza e soprattutto dalle sue scoperte doti culinarie.
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Tra i films di produzione orientale esce in questo periodo nelle sale cinematografiche italiane “Mr. Long” del regista Sabu (II). Mr. Long è un killer che vive a Taiwan e che su commissione uccide spietatamente individui appartenenti alla malavita locale e non. E proprio durante una sua ‘missione’ in trasferta a Tokyo, egli fallisce il proprio compito e viene ferito dagli avversari ed, ovviamente, di conseguenza inseguito da tutta la gang e dal boss compreso che avrebbe dovuto eliminare. Costretto, dunque, a fuggire l’uomo si nasconde in un lontano quartiere della città dove incontra, seppure non riesca a colloquiare per la diversità della lingua, con un gruppo di persone che, nel frattempo, sono incuriosite dalla sua presenza e soprattutto dalle sue scoperte doti culinarie. Nell’attesa di potersi imbarcare clandestinamente, poichè senza più documenti, su una nave che lo riporterebbe a Taiwan nel prossimo futuro, il protagonista nel frattempo intraprende una modesta, ma quanto mai di successo, attività di ristorazione su un carretto per strada, concernente la preparazione, appunto, di prelibati piatti. Nel contempo egli si affeziona anche ad un bambino di circa 6/7 anni che è figlio di una giovane donna dipendente dalla droga ed ex- prostituta che aiuta , con la speranza di salvarla. Quando arriva il giorno stabilito per il ritorno in nave a Taiwan, il protagonista decide di continuare a vivere in questo suo nuovo e tranquillo microcosmo, circondato dall’affetto sincero delle persone sue vicine di casa e, soprattutto, da quello del bambino, ma per lui la situazione peggiora improvvisamente una volta che viene ritrovato dai killers della banda che, mai arresisi, erano sempre alla sua ricerca. Sarà costretto ad affrontarli definitivamente ed a fare i conti col proprio passato …..
Un film sia spietato nell’argomento e soprattutto per ciò che riguarda alcune scene piuttosto crude, sia delicato e poetico quando concerne i rapporti che il protagonista instaura con i vicini di casa e soprattutto con il bambino e la madre. Il valore di “Mr. Long” risiede proprio nella rappresentazione di questo ‘sdoppiamento’ del protagonista: un killer abile ed assai freddo professionalmente parlando, ma colmo di affetto e di tenerezza riguardo ai sentimenti personali. Conoscendo sempre più a fondo Mr. Long lo spettatore non può non apprezzarlo ed ammirarlo.
Il protagonista, l’attore Chen Chang già ampiamente famoso nel cinema orientale, è ben reso da questi che, dotato anche di un notevole fascino estetico, rende quanto mai credibile il plauso che suscita nella storia rappresentata come anche nello spettatore che non può fare a meno di esserne colpito positivamente.
Forse, l’unico appunto che si può fare a questa pellicola è la lentezza un poco esagerata presente nel corso della prima parte del film, un difetto che, però, nel corso dello svolgimento dell’ intera storia viene brillantemente ed ampiamente superato da un susseguente andamento più ritmato.
Sicuramente consigliabile ma non a coloro che preferiscono films con più azione.
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ce1973
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lunedì 3 settembre 2018
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un bel film
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Un bel film che ti lascia dentro qualcosa, che ti fa amare il Giappone e i Giapponesi, che regala personaggi deliziosi (come il gruppo di Giapponesi che inizia a elargire di regali il protagonista), un film toccante e anche sociale per certi versi.
Consigliato.
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