Faster, Pussycat! Kill! Kill!

Quentin Tarantino e John Mayers lo considerano il miglior film che hanno visto e molti gruppi musicali prendono in prestito il nome o lo citano nelle loro canzoni e quindi ero molto curioso di vedere questo film e dico da subito che non mi ha deluso, gli ho dato 3 stelle solo perchè è un film vecchio girato con poche risorse insomma è quello che è, se fosse stato girato oggi con 30 milioni di dollari gli avrei dato minimo 4 stelle.  Probabilmente ha gettato le basi su Kill Bill, Grindhouse, Machete perchè ricorda davvero un film di Tarantino, divertente, con l'azione, belle donne (quest'ultima cosa ricorda più i film di Robert Rodriguez che usa donne sexy supermaggiorate come la musa Salma Hayek) nel conmplesso è un film godibile. [+]

Quentin Tarantino e John Mayers lo considerano il miglior film che hanno visto e molti gruppi musicali prendono in prestito il nome o lo citano nelle loro canzoni e quindi ero molto curioso di vedere questo film e dico da subito che non mi ha deluso, gli ho dato 3 stelle solo perchè è un film vecchio girato con poche risorse insomma è quello che è, se fosse stato girato oggi con 30 milioni di dollari gli avrei dato minimo 4 stelle.  Probabilmente ha gettato le basi su Kill Bill, Grindhouse, Machete perchè ricorda davvero un film di Tarantino, divertente, con l'azione, belle donne (quest'ultima cosa ricorda più i film di Robert Rodriguez che usa donne sexy supermaggiorate come la musa Salma Hayek) nel conmplesso è un film godibile. Le scene di sesso di cui parlano molti non le ho visto, c'è una scena in cui la protagonista si bacia e amoreggia con un uomo e l'amica è gelosa e mostra la propria omossesualità e poi la scena del benzinaio molto divertente che gli guarda il seno ma è l'un percento di quello che vediamo noi in un film di Pierino, nemmeno la ragazza rapita che è sempre in costume è così sexy, forse per quel tempo ma assolutamente per niente oggi.. Il doppiaggio in italiano stecca un pò, all'inizio del film quando arrivano il ragazzo e la ragazza c'è un punto in cui si vede da subito il doppiaggio fatto male, ma è un film che in Italia uscì molti anni dopo e in videocassetta quindi un piccolo errore non fa differenza, ho visto doppiaggi di film italiani su tv Romene che il doppiaggio di questo film paragonato a quelli è da premio Oscar, non c'è niente che disturba così tanto, anzi per l'ennesima volta abbiamo fatto vedere che anche un film che non frutta niente nelle casse di chi lo distribuisce è doppiato sufficientemente bene. LO CONSIGLIO. Almeno una volta è da vedere, e soprattutto non bisogna espettarsi niente, è un B-Movie pieno di errori, va visto con leggerezza e per passare un ora e mezza allora si che te lo godi. [-]

Come si possa dare un giudizio positivo a questo filmaccio, dove la cosa più notevole sono le poppe delle protagoniste, rimarrà per sempre un mistero per me. Film per gente di bocca buona, gente basica, senza pretese di trama e credibilità. E dico le poppe, perché la faccia della protagonista principale è simpatica e femminile come il muso di un rinoceronte. Anzi, di meno.

Ultimo film in bianco e nero di Meyer.Girato interamente nel deserto del Mojave,è il punto di svolta nella filmografia del regista.Delirante e violento ma con un tasso pressoché nullo di nudità,è un'impietosa frecciata al moralismo bigotto e soprattutto all'America rurale e primitiva che all'epoca contraddistingueva il sud.Le tre spogliarelliste sexy e prorompenti,con la loro violenza distruttrice ed eversiva sono più libere e vitali dei tristi individui che le circondano(ma non meno nefaste:sono sempre in disaccordo tra loro e Billie pagherà con la vita la sua ribellione agli ordini di Varla).Il "lieto fine",in cui Linda(significativamente poco dotata)passa all'azione può essere letto come un ritorno rassicurante di moralità. [+]

Ultimo film in bianco e nero di Meyer.Girato interamente nel deserto del Mojave,è il punto di svolta nella filmografia del regista.Delirante e violento ma con un tasso pressoché nullo di nudità,è un'impietosa frecciata al moralismo bigotto e soprattutto all'America rurale e primitiva che all'epoca contraddistingueva il sud.Le tre spogliarelliste sexy e prorompenti,con la loro violenza distruttrice ed eversiva sono più libere e vitali dei tristi individui che le circondano(ma non meno nefaste:sono sempre in disaccordo tra loro e Billie pagherà con la vita la sua ribellione agli ordini di Varla).Il "lieto fine",in cui Linda(significativamente poco dotata)passa all'azione può essere letto come un ritorno rassicurante di moralità.Scandaloso per i tempi,passabile per oggi.La recitazione e i dialoghi mediocri infondono un che di ironico,a patto che si sappia fin da principio con cosa si ha a che fare.E soprattutto che lo si guardi in edizione originale.Vedere in italiano un qualsiasi film di Meyer equivale a farsi male alle orecchie.... [-]

Credo che sia  il commento più appropriato a questa baracconata simil-Tarantino, recitata da una troupe drogata da pessimo whisky e silicone.

Film "cult" del genere trash-grottesco, trova il suo punto di maggior forza e coesione testuale d'approfondimento nella graduale scomposizione dei lugubri e fatiscenti valori "morali" dell'America, resi mediante il ricorso a maschere quasi satiriche e mistiche, quali la folle donna avente l'apparenza di una fattucchiera uscita da un testo di Perrault (con annessi vestiti succinti) e la povera demenza maschile ( il ragazzo).

Tre magnifiche spogliarelliste dalle procaci forme vagano per il deserto sulle loro potenti macchine. Un diverbio con un ragazzo del luogo finisce addirittura con il suo assassinio. La fidanzata, testimone oculare dell'omicidio, viene presa in ostaggio. Le tre, in cerca di un nascondiglio provvisorio per lei, si imbattono in una tenuta in cui vivono un padre infermo e vedovo assieme ai due figli. Per crearsi un alibi le tre inventano una storia pretestuosa per giustificare la detenzione della ragazza, la quale però, approfittando di un momento di non sorveglianza, racconta la reale vicenda al vedovo. Egli pare non credergli, ed ella scappa. Uno dei due figli si fida di lei, e la accompagna in un'improbabile fuga a piedi. [+]

Tre magnifiche spogliarelliste dalle procaci forme vagano per il deserto sulle loro potenti macchine. Un diverbio con un ragazzo del luogo finisce addirittura con il suo assassinio. La fidanzata, testimone oculare dell'omicidio, viene presa in ostaggio. Le tre, in cerca di un nascondiglio provvisorio per lei, si imbattono in una tenuta in cui vivono un padre infermo e vedovo assieme ai due figli. Per crearsi un alibi le tre inventano una storia pretestuosa per giustificare la detenzione della ragazza, la quale però, approfittando di un momento di non sorveglianza, racconta la reale vicenda al vedovo. Egli pare non credergli, ed ella scappa. Uno dei due figli si fida di lei, e la accompagna in un'improbabile fuga a piedi. La leader delle tre (Tura Satana) viene a conoscenza di un ingente bottino custodito dal vedovo, e si batte per guadagnarlo e andarsene quindi via. Restano infine da raggiungere i due fuggitivi, per procedere alla resa dei conti finale... Sesso, violenza, pulsioni, sensualità, machismo e tettone al servizio di una vicenda avvicente e ben diretta da Russ Meyer rendono Faster, Pussycat! Kill! Kill! senza dubbio uno dei film di culto per gli amanti dei b-movies, adorato, tra gli altri, dallo stesso Quentin Tarantino, che ha recentemente dichiarato di volerne girare un rifacimento. La vena trash che percorre tutta la pellicola permette di giustificare adeguatamente alcuni spunti decisamente non-sense (che cosa ci fanno tre spogliarelliste vaganti in mezzo al nulla?) presenti nella narrazione, ma non c'è solo questo: francamente, anche l'omicidio, che si rende motore iniziale della vicenda, apparirebbe del tutto ingiustificato, se solo non trovasse degna collocazione in una storia in cui a dominare sono le pulsioni, del tutto freudiane, della violenza e del sesso, così ben incarnate da tre protagoniste quantomai procaci e ben omologate per rispondere con la stessa moneta alla cultura machista dominante. Quando un b-movie può diventare molto di più di una mera e voluta esibizione di scene trash. Russ Meyer, nella sua consueta irriverenza, affermava di girare semplicemente "film di tettone": beh, alla luce di un lavoro come questo, credo che buona parte della critica abbia giustamente affermato il contrario. Tre stelle e mezzo. [-]

L'ultima frontiera del film autopunitivo. Tre gnocche finiscono non si capisce come nel deserto, si picchiano, uccidono un tizio, rapiscono una ragazza, ammazzano un vecchio cattivo paraplegico sprecano un po' di pellicola e muoiono tutte e tre. Il tutto senza la minima connessione logica, credibilità o spiegazione. I "Dialoghi" sono il peggio che si possa immaginare: perle come "Dobbiamo salvarci" o "lascio sempre una via d'uscita, ne ho fatte di cose ma sono cose che succedono a tutti" lo rendono assolutamente delizioso nel suo delirio. Menzione speciale per i doppiatori perfettamente inadatti e che parlano sopra alla traccia inglese ben udibile. Da oscar anche gli attori che riescono a recitare dall'inizio alla fine senza mai ridere. [+]

L'ultima frontiera del film autopunitivo. Tre gnocche finiscono non si capisce come nel deserto, si picchiano, uccidono un tizio, rapiscono una ragazza, ammazzano un vecchio cattivo paraplegico sprecano un po' di pellicola e muoiono tutte e tre. Il tutto senza la minima connessione logica, credibilità o spiegazione. I "Dialoghi" sono il peggio che si possa immaginare: perle come "Dobbiamo salvarci" o "lascio sempre una via d'uscita, ne ho fatte di cose ma sono cose che succedono a tutti" lo rendono assolutamente delizioso nel suo delirio. Menzione speciale per i doppiatori perfettamente inadatti e che parlano sopra alla traccia inglese ben udibile. Da oscar anche gli attori che riescono a recitare dall'inizio alla fine senza mai ridere. Talmente brutto da battere anche grandi classici della monnezza(tutti amati da Tarantino) come "il Carnosauro", "Robot Holocaust","Quel maledetto treno blindato" o "Point Zero". Splendida la canzone finale. Meyer è il Lubitsch della schifosità, il Michelangelo dell'obbrobbriosità, il Mozart della pattumiera. Talmente brutto da rasentare il sublime! [-]

Tre depravate si divertono a cazzeggiare per il deserto. Voto film: 0. Voto trash: 4. Media: 2.

Russ Meyer usa il sesso come pretesto per la violenza: è un creativo e questo film (l'ultimo in bianco e nero del regista, anzi l'ultimo bianco e blu, come egli stesso dice) è diventato un cult nel circuito underground. Tarantino lo cita come se niente fosse in kill Bill e nell'ultimo Death Proof, ma oltre alla violenza gratuita, anche contro i deboli, restano impresse le occhiate languide delle protagoniste, alternate a momenti di pura follia e violenza.