sellerone
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domenica 10 novembre 2019
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abbracciamolo
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La storia racconta in maniera crudemente vera la realtà di quelli che soffrono di disturbi psichiatrici. Commuove e ti entra dentro, ti obbliga a non voltare lo sguardo.
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picaro
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domenica 30 dicembre 2018
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piccolo gioiello.
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Il film è un piccolo gioiello per sensibilità e calore. Da vedere e far vedere per capire quello che molti pensano di conoscere già. Ottima la regia, le musiche, i costumi e la fotografia.
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iltrequartista
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lunedì 26 giugno 2017
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ciccio tamburo
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Tutto sommato un buon film anche se leggendo tutte le altre recensioni mi aspettavo un capolavoro assoluto.
Sinceramente oltre la recitazione della Rocca,davvero lodevole ,non mi sembra che il resto del cast si esprima ai medesimi livelli.
Anche la sceneggiatura non sempre riesce a farsi seguire volentieri,fra le alternanze dei ricoveri,di cure troppo palesemente errate e paesani con il quoziente intellettivo di un cactus.
Fuori contesto,talvolta, anche il rapporto con il padre.
Tuttavia l'estremo amore della madre rivaluta la pellicola,perché oggettivamente ci fa riflettere su quanta sofferenza possa colpire un intero nucleo familiare.
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Tutto sommato un buon film anche se leggendo tutte le altre recensioni mi aspettavo un capolavoro assoluto.
Sinceramente oltre la recitazione della Rocca,davvero lodevole ,non mi sembra che il resto del cast si esprima ai medesimi livelli.
Anche la sceneggiatura non sempre riesce a farsi seguire volentieri,fra le alternanze dei ricoveri,di cure troppo palesemente errate e paesani con il quoziente intellettivo di un cactus.
Fuori contesto,talvolta, anche il rapporto con il padre.
Tuttavia l'estremo amore della madre rivaluta la pellicola,perché oggettivamente ci fa riflettere su quanta sofferenza possa colpire un intero nucleo familiare.
La gestione quotidiana del disagio mentale è indubbiamente una delle prove più difficili da superare,per chiunque.
Dunque non si può non volere bene al Ciccio Tamburo di turno e non si può sperare per lui un futuro perlomeno sereno,magari con un piccolo aiuto o un semplice sorriso da parte di tutti noi.
Credo che il messaggio del film sia questo e merita grande rispetto,sull'opera cinematografica in quanto tale proprio non riesco ad assegnare più di tre stelle.
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luciana
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sabato 27 maggio 2017
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insieme si può
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Abbraccialo per me ...quel figlio che pensavo di aiutare col mio amore di mamma. Questo sembra voler dire alla fine la mamma alla figlia che ha preso in mano la triste situazione familiare consegnando il fratello al gruppo musicale di una casa famiglia. Ciccio ...il protagonista ...dopo lotte sociali e familiari per farsi accettare ...lui che pazzo non si sente ...trova la comprensione di chi soffre come lui. E il fantasma che lo affiancava ...il suo alter io che rappresentava l'opposizione violenta alla cittadinanza ostile ...quell'alter lo applaude. Finalmente Ciccio può essere se stesso come chiunque altro, al di là della sua patologia. Dopo il film il dibattito.
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Abbraccialo per me ...quel figlio che pensavo di aiutare col mio amore di mamma. Questo sembra voler dire alla fine la mamma alla figlia che ha preso in mano la triste situazione familiare consegnando il fratello al gruppo musicale di una casa famiglia. Ciccio ...il protagonista ...dopo lotte sociali e familiari per farsi accettare ...lui che pazzo non si sente ...trova la comprensione di chi soffre come lui. E il fantasma che lo affiancava ...il suo alter io che rappresentava l'opposizione violenta alla cittadinanza ostile ...quell'alter lo applaude. Finalmente Ciccio può essere se stesso come chiunque altro, al di là della sua patologia. Dopo il film il dibattito. Da vedere e per decidere di allontanare lo stigma della malattia mentale. Insieme si può. Magistrale l'interpretazione dell'attore principale. Sensibilissima la sceneggiatura.
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luciana
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sabato 27 maggio 2017
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insieme si può
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Abbraccialo per me ...quel figlio che pensavo di aiutare col mio amore di mamma. Questo sembra voler dire alla fine la mamma alla figlia che ha preso in mano la triste situazione familiare consegnando il fratello al gruppo musicale di una casa famiglia. Ciccio ...il protagonista ...dopo lotte sociali e familiari per farsi accettare ...lui che pazzo non si sente ...trova la comprensione di chi soffre come lui. E il fantasma che lo affiancava ...il suo alter io che rappresentava l'opposizione violenta alla cittadinanza ostile ...quell'alter lo applaude. Finalmente Ciccio può essere se stesso come chiunque altro, al di là della sua patologia. Dopo il film il dibattito.
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Abbraccialo per me ...quel figlio che pensavo di aiutare col mio amore di mamma. Questo sembra voler dire alla fine la mamma alla figlia che ha preso in mano la triste situazione familiare consegnando il fratello al gruppo musicale di una casa famiglia. Ciccio ...il protagonista ...dopo lotte sociali e familiari per farsi accettare ...lui che pazzo non si sente ...trova la comprensione di chi soffre come lui. E il fantasma che lo affiancava ...il suo alter io che rappresentava l'opposizione violenta alla cittadinanza ostile ...quell'alter lo applaude. Finalmente Ciccio può essere se stesso come chiunque altro, al di là della sua patologia. Dopo il film il dibattito. Da vedere e per decidere di allontanare lo stigma della malattia mentale. Insieme si può. Magistrale l'interpretazione dell'attore principale. Sensibilissima la sceneggiatura.
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ross64
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lunedì 23 gennaio 2017
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un film che tutti dovrebbero vedere!
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Ci vuole coraggio.... coraggio per affrontare certe tematiche, coraggio ad interpretarle riuscendo ad inviare messaggi di solidarietà e non di vittimismo o in alcun modo pietosi per situazioni di disagio; vidi questo film tempo fa per la prima volta in una piccola sala cinematografica promosso da un'associazione locale, ne seguì un incontro/dibattito con il regista e l'attore protagonista..ma fu solo l'inizio perchè poi grazie a Sky che lo ha proposto ho potuto, rivedendolo, coglierne l'essenza.
Per me interpretato benissimo, mai lento, anzi nella prima parte la storia è condita d'ironia, con gentilezza....quasi a prendere per mano lo spettatore e condurlo via via in quel tunnel della disabiltà un percorso tortuoso tra caratteri e modi diversi come approccio al tema.
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Ci vuole coraggio.... coraggio per affrontare certe tematiche, coraggio ad interpretarle riuscendo ad inviare messaggi di solidarietà e non di vittimismo o in alcun modo pietosi per situazioni di disagio; vidi questo film tempo fa per la prima volta in una piccola sala cinematografica promosso da un'associazione locale, ne seguì un incontro/dibattito con il regista e l'attore protagonista..ma fu solo l'inizio perchè poi grazie a Sky che lo ha proposto ho potuto, rivedendolo, coglierne l'essenza.
Per me interpretato benissimo, mai lento, anzi nella prima parte la storia è condita d'ironia, con gentilezza....quasi a prendere per mano lo spettatore e condurlo via via in quel tunnel della disabiltà un percorso tortuoso tra caratteri e modi diversi come approccio al tema. Consigliatissimo anche solo per "curiosità" e comunque...in fondo al tunnel...troverete la luce!!
Grazie a Vittorio Sindoni, grazie a Stefania Rocca a Giulia Bertini, a Vincenzo Amato e a tutti coloro che hanno saputo dar vita a questa storia
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carmy919
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martedì 26 aprile 2016
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film emozionante
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Cast ad alti livelli tra i quali spiccano i protagonisti Stefania Rocca nei panni di Caterina e Moisè Curia nei panni di Ciccio, figlio di Caterina.
Il film racconta come una famiglia di un ragazzo con disabilità mentali affronta la situazione all'interno del nucleo familiare e in relazione col mondo esterno.
Nel film spicca "l'amore" dI una madre verso il figlio e di come ella lotti contri tutti e non si arrenda per amore del figlio.
Complimenti al regista per aver voluto collocare la storia in un paesino della sicilia, realtà dove purtroppo spesso e volentieri si fa fatica più che in altri luoghi e ci si trova a dover fare i conti con i pregiudizi della gente.
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Cast ad alti livelli tra i quali spiccano i protagonisti Stefania Rocca nei panni di Caterina e Moisè Curia nei panni di Ciccio, figlio di Caterina.
Il film racconta come una famiglia di un ragazzo con disabilità mentali affronta la situazione all'interno del nucleo familiare e in relazione col mondo esterno.
Nel film spicca "l'amore" dI una madre verso il figlio e di come ella lotti contri tutti e non si arrenda per amore del figlio.
Complimenti al regista per aver voluto collocare la storia in un paesino della sicilia, realtà dove purtroppo spesso e volentieri si fa fatica più che in altri luoghi e ci si trova a dover fare i conti con i pregiudizi della gente.
E' un film emozionante e fa capire quali sono i veri valori della vita e a dimostrazione di questo bisogna sottolineare il lungo applauso e la commozione generale al termine della proiezione al quale ho partecipato venerdì sera.
Non posso non consigliare la visione del film perchè davvero è un film fatto molto bene e curato in ogni dettaglio.
Inizialmente devo ammettere che fossi un po' dubbiosa per quanto riguardava la trama del film perchè temevo che si cadesse nei soliti luoghi comuni e che non si riuscisse a raccontare a pieno la storia ma alla fine della proiezione sono stata felicissima di essermi sbagliata e contentissima anche di essere li a vedere il film ed essermi emozionata.
A fine film qualche lacrima è stata inevitabile visto il livello altissimo di interpretazione di ogni singolo attore e l'altissimo livello della storia.
In conclusione penso, che il successo di un film come questo sia dovuto anche al fatto che un film di questo genere mancava da tanto tempo nella storia del cinema italiano.
Sarò ripetitiva ma davvero COMPLIMENTI! Film da vedere più di una volta e non escludo di tornare al cinema a rivederlo.
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robi fontana
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martedì 26 aprile 2016
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come affrontare nella famiglia il disagio mentale?
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Il film, di grande impatto emotivo, tratta il difficile tema della quotidianità familiare in presenza di un componente affetto da disagio mentale. Con sapienza vengono descritti i differenti comportamenti dei membri della famiglia e come questi conducano all'incomunicabilità e alla disgregazione. Il disagio mentale, più ancora di quello fisico, crea una distanza incolmabile con il mondo che circostante con il quale, col passare del tempo, diventa impossibile rapportarsi. Il ruolo della madre, la cui consapevolezza della malattia non porta all'accettazione di un modus vivendi differente per Ciccio, è commovente nella sua cecità che non trova sollievo neanche nella fede. E proprio sul sentirsi indispensabile ed insostituibile che si delinea il travagliato percorso di questa donna che fino all'ultimo rifiuta di accettare che il figlio debba necessariamente vivere una vita diversa da quella sognata per lui.
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Il film, di grande impatto emotivo, tratta il difficile tema della quotidianità familiare in presenza di un componente affetto da disagio mentale. Con sapienza vengono descritti i differenti comportamenti dei membri della famiglia e come questi conducano all'incomunicabilità e alla disgregazione. Il disagio mentale, più ancora di quello fisico, crea una distanza incolmabile con il mondo che circostante con il quale, col passare del tempo, diventa impossibile rapportarsi. Il ruolo della madre, la cui consapevolezza della malattia non porta all'accettazione di un modus vivendi differente per Ciccio, è commovente nella sua cecità che non trova sollievo neanche nella fede. E proprio sul sentirsi indispensabile ed insostituibile che si delinea il travagliato percorso di questa donna che fino all'ultimo rifiuta di accettare che il figlio debba necessariamente vivere una vita diversa da quella sognata per lui. Un film che fa riflettere, che fa battere il cuore come se fossimo noi stessi a dover decidere cosa fare: un momento solidali e un momento rabbiosi verso questa donna il cui tanto amore obnubila la capacità di decidere.
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francesco pergola
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lunedì 25 aprile 2016
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sensibilità fortissima
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Film veramente toccante,con una splendida interpretazione di Stefania Rocca, che per una del nord interpretare una meridionale non è da tutti. Brava!!
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federica1
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lunedì 25 aprile 2016
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emozionante e coinvolgente, consigliatissimo
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Un film che emoziona e fa riflettere, l'amore incondizionato di una mamma per il figlio con disabilità intellettiva, raccontato con delicatezza e coraggio. Attori bravissimi, in particolare Stefania Rocca che con milioni di sfumature dalle più leggere alle più drammatiche, regala al personaggio una grandissima umanità e verità.
Da vedere!!!
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