giuseppetoro
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sabato 14 novembre 2020
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simpatico
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film commedia da ridere e simpatico!
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cianoz
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venerdì 16 febbraio 2018
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e lo chiamano cinema
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Un film con Pieraccioni, Flavio Insinna e Massimo Ceccherini. Non serve altro per capire a cosa siamo di fronte. La spazzatura del peggior quartiere di Manila è degna di maggior apprezzamento.
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hellphone97
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venerdì 22 settembre 2017
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come cenerentola l'incantesimo poi svanisce...
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Da molti anni a questa parte i film di Pieraccioni stanno purtroppo calando di qualità e se precedentemente ha tentato di evitare il deserto in sala con una dea di turno (Angie Capeda, Laura Torrisi e A. Romero) qui non sceglie una Venere ma. la comunque bella Chiatti la cui 'ingenuità può irritare e la trama che può interessare per la. consequenzialitá degli eventi e il paesaggio maestoso di Ventotene non fa ridere se non grazie alla comicità del nano napoletano e la simpatia di Insinna è Friscia non riescono comunque a salvarla dall'affondare.
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shingo tamai
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lunedì 26 dicembre 2016
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nel carcere della fantasia
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Purtroppo concordo con la recensione ed i molti commenti non positivi ed è sempre un dispiacere quando si parla di Pieraccioni che tanto ci ha fatto sognare e divertire.
Effettivamente però con il passare degli anni le opere del nostro buon Leonardo stanno perdendo smalto,non tanto per la ripetitività di alcune situazioni o gags piuttosto per prodotti privi di quell'ironia tutta toscana che ci faceva impazzire.
Di fatto le ultime opere si concentrano su favolette morali,molto semplici e fantasiose,ma prive del mordente giusto.
Questo è il classico esempio a partire dal titolo e con una sceneggiatura a dir poco bizzarra che finisce per avere qualche picco di simpatia grazie solamente alla bravura degli attori.
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Purtroppo concordo con la recensione ed i molti commenti non positivi ed è sempre un dispiacere quando si parla di Pieraccioni che tanto ci ha fatto sognare e divertire.
Effettivamente però con il passare degli anni le opere del nostro buon Leonardo stanno perdendo smalto,non tanto per la ripetitività di alcune situazioni o gags piuttosto per prodotti privi di quell'ironia tutta toscana che ci faceva impazzire.
Di fatto le ultime opere si concentrano su favolette morali,molto semplici e fantasiose,ma prive del mordente giusto.
Questo è il classico esempio a partire dal titolo e con una sceneggiatura a dir poco bizzarra che finisce per avere qualche picco di simpatia grazie solamente alla bravura degli attori.
Nel carcere di Pieraccioni c'è tempo per rientrare a mezzanotte,per divertirsi in cortile con gli amici e chiacchierare amabilmente con detenuti,guardie e direttori,magari anche fare piacevoli incontri amorosi.
Tutto molto magico ma con la magia che rimane fine a se stessa.
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kyotrix
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domenica 27 marzo 2016
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ho retto mezz'ora
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Non ci siamo proprio. I tempi dell'allegria del ciclone sono ben lontani, morti e sepolti.
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alvise
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sabato 26 marzo 2016
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pieraccioni...dove sei finito?!
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Non si riesce a non adorare il comico toscano, autore di uno dei più bei film della storia cinematografica italiana; ma gli anni passano e a ogni suo nuovo lavoro, ogniuno di noi in fondo, spera di trovare qualcosa di quel film.
Anche questa volta... un buco nell'acqua. Le battute goliardiche e i doppi sensi ci sono, i personaggi macchiette pure, ma tutto è costruito sul nulla.
La storia è quantomeno debole e i personaggi non hanno caratterizzazioni particolari, rendendo tutto un pò banale, se non infantile.
Il regista toscano, accompagnato dalla bellona di turno, sembra non aver deciso che taglio dare alla vicenda narrativa; da un lato c'è il rapporto problematico con la figlia, che darebbe al film un taglio decisamente più introspettivo e dall'altro il battutista Pieraccioni, immerso nelle sue (non tanto riuscite) gag.
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Non si riesce a non adorare il comico toscano, autore di uno dei più bei film della storia cinematografica italiana; ma gli anni passano e a ogni suo nuovo lavoro, ogniuno di noi in fondo, spera di trovare qualcosa di quel film.
Anche questa volta... un buco nell'acqua. Le battute goliardiche e i doppi sensi ci sono, i personaggi macchiette pure, ma tutto è costruito sul nulla.
La storia è quantomeno debole e i personaggi non hanno caratterizzazioni particolari, rendendo tutto un pò banale, se non infantile.
Il regista toscano, accompagnato dalla bellona di turno, sembra non aver deciso che taglio dare alla vicenda narrativa; da un lato c'è il rapporto problematico con la figlia, che darebbe al film un taglio decisamente più introspettivo e dall'altro il battutista Pieraccioni, immerso nelle sue (non tanto riuscite) gag.
Risultato: noia mortale e voglia di lasciare la sala prima del tempo.
Non credo che manchi la vena creativa del regista; credo manchi un copione degno di questo nome e comici veri per fare da spalla al protagonista. Manca un Ceccherini... che in alcuni film di Pieraccioni valeva tanto quanto il protagonista. Manca una storia veramente divertente e che non cerchi sempre di avere un fondo "umanistico"... un film comico in tutto e per tutto insomma.
Senza questa alchimia di cose... Leonardo Pieraccioni non basta a montare lo spettacolo da solo.
Fiduciosi aspettiamo.
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spaceee
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lunedì 4 gennaio 2016
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scontato
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Film scontato, storiella leggera che si ripete ricercando forzatamente l ilarità
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juri moretti
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domenica 3 gennaio 2016
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il ritorno di pieraccioni
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Leonardo Pieraccioni dirige il suo ennesimo film questa volta il professor Cenerentolo, la storia racconta di Umberto che è in carcere per aver rapinato una banca.
Di sera esce ed un giorno incontra Morgana, una bellissima ragazza di cui si innamorerà. Un film niente male ma con il solito stile di Pieraccioni naturalmente.
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panz cinema
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domenica 3 gennaio 2016
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ciclone 1435
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Un altra brutta copia del ciclone e basta
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