I due mafiosi

"I due mafiosi"(Giorgio Simonelli, scritto da Bruno Corbucci e Giovanni Grimaldi, 1963)vede come protagonisti Franco Franchi e Ciccio INgrassia, allora quasi esordienti, almeno al cinema,  nei panni di due contadini(ovviamente siculi, ça va sans dire...)costretti, loro malgrado e senza saprelo, , a farsi emissari di morte, "punendo"altri mafiosi residenti in Francia, segnatamente a Parigi, facendosi emissari di una punizione terribile a base di tritolo. Ma il caso vuole che in aereo incontino l'illusionista Mischa(Misha Auer)con cui scambiano la valigia, con le conseguenze prevedibili del caso. Incontreranno poi due giovani bellissime, in realtà agenti della polizia sotto copertura e da allora saranno quasi"sorvegliati-protetti"dalla polizia francese, che si ricorda comunque di loro in modo deciso, come naturalmente della mafia che li sorveglia, avendoli comunque a priori ingaggiati come"cretini innocui", pssiamo ben dire. [+]

"I due mafiosi"(Giorgio Simonelli, scritto da Bruno Corbucci e Giovanni Grimaldi, 1963)vede come protagonisti Franco Franchi e Ciccio INgrassia, allora quasi esordienti, almeno al cinema,  nei panni di due contadini(ovviamente siculi, ça va sans dire...)costretti, loro malgrado e senza saprelo, , a farsi emissari di morte, "punendo"altri mafiosi residenti in Francia, segnatamente a Parigi, facendosi emissari di una punizione terribile a base di tritolo. Ma il caso vuole che in aereo incontino l'illusionista Mischa(Misha Auer)con cui scambiano la valigia, con le conseguenze prevedibili del caso. Incontreranno poi due giovani bellissime, in realtà agenti della polizia sotto copertura e da allora saranno quasi"sorvegliati-protetti"dalla polizia francese, che si ricorda comunque di loro in modo deciso, come naturalmente della mafia che li sorveglia, avendoli comunque a priori ingaggiati come"cretini innocui", pssiamo ben dire.  Il giochetto,  volendo, è certo piacevole, se ci lasciamo avvincere dalla trama(che non è gran cosa, invero, ma comunque, bisogna pur dirlo, non è mal costruita)e questo conviene fare vedendo un film, anche se poi naturalmente sopravvengono altre considerazioni, che a priori non si erano tenute nel debito conto, forse; cos', in questo film, purtroppo, ma non è colpa né degli interpreti principali né del regista o degli sceneggiatori, la mafia viene ancora vista come un fatto sì criminale ma tutto sommato folkloristico, senza considerare la complicità da parte di apparati di Stato e para-tali che in anni successivi non di poco (primi anni Novanta)avrebbero portato alle famose stragi che avrebbero coinvolto Falcone e Borsellino, tra gli altri, ma avrebbero portato a stragi di ogni tipo nel corso della storia italian, stragi la cui"eziologia"non è ancora mai stata definitivamente chiarita, dove molti atti terroristici  coinvolgevano in modo pesante la mafia, per non dire di trattative Stato.mafia mai veramente esaminate in dettaglio. Lasciandod da parte questo aspetto, che però  avrebbe certo condizionato anche in seguito la vita dei due grandi comici, tanto che Franco Franchi era stato convocato con avviso di garanzia, nel 1989, a causa delle"rivelazioni"(fatto non unico nella storia giudiziaria italiana)di un pentio, risultando totalmente estraneo ai fatti(come disse poi, aveva conosciuto, suo malgrado, alcuni mafiosi, ma in quanto"persona pubblica". Tornando al cinema, in alcune sequenze Franchi esprime fisicamente la paura in modo mirabile, dimostrando di essere un "comico nato" . Intepreti di contorno Aroldo Tieri, Isabelle Biagini e Silvia Solar, nonché appunto Mischa Auer, russo di origini anche ungheresi, naturalizzato cittadino statunitense.  El  Gato [-]

Mafiosi per caso, in questo"I due mafiosi"(1963, di Giorgio Simonelli)i due giovani Franco Franchi e Ciccio INgrassia diventano mafiosi senza ben capire che cosa sia la mafia, vengono inviati a Parigi con una valigia dal contenuto pericoloso, che verrà scambiata per equivoco con quella di un mago(Mischa Auer, grande illusionista), avranno a che fare con donne pericolose ma affascinanti, poi ci sono le paure, infantili ma anche attive successivamente, con tanto di cadaveri nell'armadio in albergo , il buio, potenzialmente i fantasmi etc...  Molti altri elementi per evocare quanto non si conosce, si sospetta ma non si sa, in questo film piacevole, con Moira Orfei, Aroldo Tieri, Gino(non Lando)Buzzanca, Silvia Solar, Isabella Biagini(una perdita recente). [+]

Mafiosi per caso, in questo"I due mafiosi"(1963, di Giorgio Simonelli)i due giovani Franco Franchi e Ciccio INgrassia diventano mafiosi senza ben capire che cosa sia la mafia, vengono inviati a Parigi con una valigia dal contenuto pericoloso, che verrà scambiata per equivoco con quella di un mago(Mischa Auer, grande illusionista), avranno a che fare con donne pericolose ma affascinanti, poi ci sono le paure, infantili ma anche attive successivamente, con tanto di cadaveri nell'armadio in albergo , il buio, potenzialmente i fantasmi etc...  Molti altri elementi per evocare quanto non si conosce, si sospetta ma non si sa, in questo film piacevole, con Moira Orfei, Aroldo Tieri, Gino(non Lando)Buzzanca, Silvia Solar, Isabella Biagini(una perdita recente)... Tutti gli elementi per il divertimento, con le funamboliche performances dei due, in particolare di Franco Franchi, che in particolare un'emozione quale la paura , con delle smorfie che convincerebbero comunque. Espressionisiti, i due interpreti(più"sulle sue"Ingrassia, comunque)con un repertorio che è di per sé uno spettacolo.   Da vedere, per divertirsi e per riflettere su quanto ci costa ed è già costata la volontà di razionalizzare tutto, invece di vivere sognando, operazione forse pericolosa(specialmente oggi9, ma di puro godimento....In questi primi film, poi, l'essenzializzazione era estrema, riduceva la complessità ai"minimi termini", decisamente...   El  Gato [-]

Franco e Ciccio vengono mandati dalla mafia sicula a Parigi per consegnare una valigia piena di esplosivo, a loro viene detto che il contenuto è oro: lo scambio di valige e i continui equivoci serviranno ad alimentare una trama comica ingenua e non particolarmente irresistibile. La sceneggiatura non fornisce ai grandi Franchi & Ingrassia una manovra comica variegata, le situazioni noir per gli scemi di turno risultano sterili e un pò sonnecchianti stereotipando l'essere siciliano che risuona ancora oggi,
un film dunque in cui si sorride poco ma nel quale i segni del tempo non richiamano paragoni di alcun genere, la comicità di Franco & Ciccio come quella di Stanlio & Ollio nasce e finisce lì basata solo sul talento di chi sa raccontare e tradurre l'amarezza in un sorriso! Mia valutazione: 2,5 stelle. [+]

Rioordate i critici d'antan, che demonizzavano Franco e Ciccio?Anche se oggi, forse, prevale il"vezzo"contrario, una rivalutazione si è resa necessaria. QUesto film, nato come moltissimi del duo"made in Trinacria"quale parodia di un film(in questo caso con Sordi, ma non conosco l'originale), è certo basato in molta parte su spettacoli da cabaret, night(qui night appunto, essendo l'ambientazione parigina)con abrobati, il mago Mischa Auer, un po'seguendo la moda-ritengo-dei vari"Mondo di notte", fino a che numero non so, comunque con molti "seguiti", ma il tutto va anche bene, perché ci sono un Franco e Ciccio(uno sempre"zanni", l'altro"magnifico")con straordinarie smorfie "franchesche"prima della partenza, quando ironicamente viene/vengono arruolati nella mafia,  in aereo, a Parigi in moltissime occasioni, ma anche Ciccio è più "coinvolto"e "meno serio" che in altre occasioni. [+]

Rioordate i critici d'antan, che demonizzavano Franco e Ciccio?Anche se oggi, forse, prevale il"vezzo"contrario, una rivalutazione si è resa necessaria. QUesto film, nato come moltissimi del duo"made in Trinacria"quale parodia di un film(in questo caso con Sordi, ma non conosco l'originale), è certo basato in molta parte su spettacoli da cabaret, night(qui night appunto, essendo l'ambientazione parigina)con abrobati, il mago Mischa Auer, un po'seguendo la moda-ritengo-dei vari"Mondo di notte", fino a che numero non so, comunque con molti "seguiti", ma il tutto va anche bene, perché ci sono un Franco e Ciccio(uno sempre"zanni", l'altro"magnifico")con straordinarie smorfie "franchesche"prima della partenza, quando ironicamente viene/vengono arruolati nella mafia,  in aereo, a Parigi in moltissime occasioni, ma anche Ciccio è più "coinvolto"e "meno serio" che in altre occasioni. Decisa parodia del mondo mafioso, per cui risulta ancora più paradossale il molto successivo(il film di Simonelli era del 1964)coinvolgimento dei due-notevolissimi-comici in vicende, diciamo così, "poco chiare", coinvolgimento mai provato, anzi probabilmente strumentale a ben chiari interessi, pur se poi il film si perde nei"numeri"cui prima si accennava, dove anche la scena delle scazzottature, altra parodia delle scazzottature nei locali made in the States sarebbe decisamente piacevole, non fosse inutilmente prolissa. Vari elementi pletorici in un film altrimenti godibile(si sa a che cosa si va incontro, per esprimersi così), ma anche la ripetizione(cfr.ancora Deleuze)è un elmento caratteristico e tipico del film comico in generale.Da apprezzare la partecipazione di Aroldo Tieri(nella parte del commissario di polizia), di Isabella Biagini(anche lei poliziotta, occasionalmente fidanzata di Franco)e di Moira Orfei, forse in una delle sue migliore perfomances cinematografiche. Non per calcare ulteriormente la mano, ma la comicità dei due, meglio del duo, diversissima da quella di un Totò, di un Sordi, di un Tognazzi e di un Manfredi(comunque essi stessi diversissimi tra loro)è da rimarcare: prima di Cochi e Renato( ancora ben altra cosa, proprio per la comicità diversa), un duo sinergicamente"assoluto", quasi à la Jerry Lewis e Dean Martin, per le gag decisamente nonverbali, ma mimico-gestuali.     El   Gato