zoom e controzoom
|
lunedì 15 settembre 2014
|
la carnia merita di meglio
|
|
|
|
La Carnia è un territorio che merita di trasmettere migliori immagini e migliore testimonianza. Quello che si vede, non è un doc, non è un'inchiesta. E' un insieme di immagini che si susseguono slegate non come scelta e quindi come uno stile proprio necessario all'economia del discorso o per dare l'impronta impersonale alla qualità "inchiesta", ma, l'impressione è quella di una brutta casualità. Non c'è ritmo, non ci sono passaggi logici. La fotografia è piuttosto al di sotto delle aspettative dovute alla fama del nome, questo per i paesaggi tranne qualche banalissimo tramonto che potrebbe essere suggestivo in qualsiasi altro territorio.
[+]
La Carnia è un territorio che merita di trasmettere migliori immagini e migliore testimonianza. Quello che si vede, non è un doc, non è un'inchiesta. E' un insieme di immagini che si susseguono slegate non come scelta e quindi come uno stile proprio necessario all'economia del discorso o per dare l'impronta impersonale alla qualità "inchiesta", ma, l'impressione è quella di una brutta casualità. Non c'è ritmo, non ci sono passaggi logici. La fotografia è piuttosto al di sotto delle aspettative dovute alla fama del nome, questo per i paesaggi tranne qualche banalissimo tramonto che potrebbe essere suggestivo in qualsiasi altro territorio. Fotografia meno interessante e centrata di uno spot pubblicitario, per quel che concerne le varie attività remunerative prese in considerazione, immagini protratte oltre misura tanto da apparire autoreferenziali, noiose senza motivo per lungaggini di ripresa, piene di parole e paroloni, decisamente prive di qualità intrinseca. Inquadrature qualsiasi, banali, vuote di emozioni, in un alternanza di impostazioni a cavalletto e impostazioni a spalla con un mosso così eccessivo da sembrare quel finto che sta alla moda. Privo della forza della vera inchiesta, il lavoro alterna personaggi culturalmente preparati che sono l'unica nota interessante di tutto il lavoro, in quanto riescono a dire qualche cosa sulla realtà della Carnia, ma questo non per le riprese o la struttura registica. Personaggi tra le persone qualunque, che riescono a raccontare le proprie scelte, ma finiscono inglobati tra il grande spazio dato a politici bravissimi a fare il loro mestiere, ma che con la realtà della Carnia ci azzeccano poco. Manca un filo che leghi le cose tra loro, tutto l'insime appare spezzettato e spesso inframezzato da immagini di riprese che si ripetono per lo stesso luogo..come se in Carnia no ci fossero abbastanza panorami in alternanza. E ciliegina sulla torta, quella corsa in auto per le strade di montagna, per battere un record ? Per dimostrare che in Carnia si può che tanto non ti tolgono la patente se sei qualcuno ? Per raccontare cosa della Carnia ? Infine la colonna sonora che così non si può chiamare perchè sono brani di musiche varie, sulla cui scelta è meglio stendere un pietoso velo. Pessimo lavoro, da dimenticare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a zoom e controzoom »
[ - ] lascia un commento a zoom e controzoom »
|
|
d'accordo? |
|
deathproof97
|
venerdì 29 agosto 2014
|
la realtà della montagna
|
|
|
|
Il film in generale riesce a cogliere i problemi del territorio montano e a valorizzare l'essenza della Carnia senza però entrare troppo nella polemica e, dunque, nella politica; il regista infatti non entra nei particolari delle scelte e degli investimenti sbagliati fatti in questo territorio, ma si limita a puntare sulla bellezza dei paesaggi e quindi sulla critica velata a tutto ciò che vuole rovinarne la genuinità. Dunque vengono messi in luce non solo i punti critici del territorio ma anche quelli della popolazione che vive in esso, dando però, a mio parere, poco spazio alle opinioni dei giovani e di chi può ancora cambiare la situazione. Infatti gli intervistati sono per lo più imprenditori che hanno scelto di portare avanti le loro attività in Carnia o personaggi illustri legati a questo territorio.
[+]
Il film in generale riesce a cogliere i problemi del territorio montano e a valorizzare l'essenza della Carnia senza però entrare troppo nella polemica e, dunque, nella politica; il regista infatti non entra nei particolari delle scelte e degli investimenti sbagliati fatti in questo territorio, ma si limita a puntare sulla bellezza dei paesaggi e quindi sulla critica velata a tutto ciò che vuole rovinarne la genuinità. Dunque vengono messi in luce non solo i punti critici del territorio ma anche quelli della popolazione che vive in esso, dando però, a mio parere, poco spazio alle opinioni dei giovani e di chi può ancora cambiare la situazione. Infatti gli intervistati sono per lo più imprenditori che hanno scelto di portare avanti le loro attività in Carnia o personaggi illustri legati a questo territorio. Tutti gli intervistati sono comunque d'accordo sul fatto che i territori montani stiamo subendo un preoccupante calo demografico che solo le generazioni future potranno colmare, appunto per questo le opinioni dei giovani, a mio parere, avrebbero dovuto occupare una fetta maggiore del film, invece di limitarsi agli ultimi minuti. L'unico riferimento fuori luogo alla politica è stata la testimonianza del presidente della regione Debora Serracchiani che ha colto la palla al balzo per far campagna elettorale per il proprio movimento politico. I punti a favore di questo film, più che le testimonianze, sono le riprese a dir poco sublimi e la fantastica colonna sonora.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a deathproof97 »
[ - ] lascia un commento a deathproof97 »
|
|
d'accordo? |
|
|