E' stato un piacere rivedere dopo tanti anni il primo vero film di Ferrara, finalmente sottotitolato in italiano. La parte horror della storia è risibile, un monotono susseguirsi di esecuzioni truculente e sommarie scaturite dalla follia del protagonista. La cui storia invece non è così banale, intrappolato da un talento artistico che improvvisamente sembra tramontare e sfociare appunto nella pazzia, e da una vita di relazione degradata dalla perdita di ogni principio morale.
Le musiche non sono affatto male, sia quelle d'atmosfera sia quelle della band.