eugen
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sabato 19 agosto 2023
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dal romanzo di alistair mac lean
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"Where Eagles Dare"(Brian G.Hutton, dal romanzo di Alistair Mac lean, che ha anche scritto la sceneggiatura, 1968) e'un film di spionaggio bellico o, se vogliamo, un film di action, di guerra e di avventura spionistica, ma , cambiando definizione, i termini dlela cosa cambiano ben poco. In complesso, possiamo dire che , considerando la condizione tecnica dell'epoca(piu'di mezzo secolo fa, anzi 55 anni fa), tutto riesce bene:per un commando di spie inglesi, con la presenza di un yankee(Clint Eastwood, tornato a casa dopo gli spaghetti-western eccelsi di Sergio Leone e quasi pronto per dievntare uno die migliori registi in circolazione), si accinge a una missione mortale, dove si tratta di liberare un generale USA preso dai Tedeschi e tenuto prigioniero in uno sperduto e innevato castello in una sperduta zona di montagna dlella Baviera.
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"Where Eagles Dare"(Brian G.Hutton, dal romanzo di Alistair Mac lean, che ha anche scritto la sceneggiatura, 1968) e'un film di spionaggio bellico o, se vogliamo, un film di action, di guerra e di avventura spionistica, ma , cambiando definizione, i termini dlela cosa cambiano ben poco. In complesso, possiamo dire che , considerando la condizione tecnica dell'epoca(piu'di mezzo secolo fa, anzi 55 anni fa), tutto riesce bene:per un commando di spie inglesi, con la presenza di un yankee(Clint Eastwood, tornato a casa dopo gli spaghetti-western eccelsi di Sergio Leone e quasi pronto per dievntare uno die migliori registi in circolazione), si accinge a una missione mortale, dove si tratta di liberare un generale USA preso dai Tedeschi e tenuto prigioniero in uno sperduto e innevato castello in una sperduta zona di montagna dlella Baviera. Molti ostacoli, vari drammi(si salvano solo i due protagonisti e due gentili spie di genere femminile), ma la misisone va in prto, anche se le questioni saranno diverse da come si potevano prevedere, con lo scambio del generale, sostitutioto da un"dooppio"che in realta' e'un attore, con la sopresa finale di un doppiogiocista illustre... Romanzo che non so se riproduca qualcosa dlela realta'storica relativa alla Seconda Guerra Mondiale o si invece frutto di mera fiction, "Where Eagles Dare"e'diretto da Brian G.Hutton divenendo, soprattutto nella versione italiana, simbolo di una condizione che si svolge in un luogo quasi inaccessibile, con l'interpretazione di Richard Burton, conosciutissimo anche oer le vicende personalisentimentaliI(l'"eterna"contesa con Liz Taylor)e di un giovnae Clint Eastwoood, meno noto se non agli aficionados del genere western in salsa italo-leoniana.. .Meno famosi/gli/ale altri/e interpreti, ma cmunque bravi/e. Un film che in complesso, se si ama la suspense e l'action o meglio la commisitone(non direi sintesi)tra i due elmenti, puo'essere piu'che soalmente piacevole. Eugen
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vincenzix
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domenica 30 gennaio 2022
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la bellezza delle iperboli
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Visto nel 1969 e da allora rivisto innumerevoli volte, non so esattamente neanche io perché. Quelle volte che ci penso mi fa venire in mente un bellissimo spettacolo di fuochi artificiali: è tutto lampi e botti ed alla fine rimane solo un po' di fumo. Eppure... E' un film del tutto inverosimile, ma forse l'errore è nel cercare una qualche verosimiglianza (meno che meno storica): che c'è di verosimile in uno che è praticamente sotto il fuoco nemico per più di due ore e mezza e ne esce con solamente un graffio sulla mano? Che c'è di verosimile in un elicottero stile Viet Nam che svolazza come niente fosse nel 1942 o 1943? Che c'è di verosimile in due belle ragazze che vanno in giro per le Alpi d'inverno in gonna e corsetto, in mezzo alla neve ed al ghiaccio? Che c'è di verosimile in spie geniali, infallibili ed invulnerabili che hanno di fronte nemici nella migliore delle ipotesi imbecilli? E via discorrendo.
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Visto nel 1969 e da allora rivisto innumerevoli volte, non so esattamente neanche io perché. Quelle volte che ci penso mi fa venire in mente un bellissimo spettacolo di fuochi artificiali: è tutto lampi e botti ed alla fine rimane solo un po' di fumo. Eppure... E' un film del tutto inverosimile, ma forse l'errore è nel cercare una qualche verosimiglianza (meno che meno storica): che c'è di verosimile in uno che è praticamente sotto il fuoco nemico per più di due ore e mezza e ne esce con solamente un graffio sulla mano? Che c'è di verosimile in un elicottero stile Viet Nam che svolazza come niente fosse nel 1942 o 1943? Che c'è di verosimile in due belle ragazze che vanno in giro per le Alpi d'inverno in gonna e corsetto, in mezzo alla neve ed al ghiaccio? Che c'è di verosimile in spie geniali, infallibili ed invulnerabili che hanno di fronte nemici nella migliore delle ipotesi imbecilli? E via discorrendo. Eppure... Ogni volta comincio a vederlo e non riesco a smettere. Probabilmente sta tutto nel ritmo, nella consequenzialità infallibile delle sequenze (sebbene assurde), insomma in una regia perfetta. E poi non bisogna dimenticare che era il decennio di James Bond 007 / Sean Connery per cui ormai eravamo abituati alle iperboli superomistiche. Ma perché continua a piacermi più di mezzo secolo dopo? Mah, vallo a sapere. Ah! Vale la pena leggere il romanzo da cui è stato tratto; sebbene iperbolico quanto il film è senz'altro meno inverosibile.
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vincenzo turriciano
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mercoledì 2 settembre 2020
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fantomatico elicottero
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Certo che mettere un elicottero ( americano) nel film, quando ancora non esistevano, ne tanto meno ne possedevano i tedeschi, è stato di una cretinata unica, un po come mettere una Land Rover nel film "Mose".
Altro che falso storico, qui si è voluto prendere per idioti il pubblico.
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gustibus
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domenica 30 aprile 2017
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un film icona del 1969
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Va bene 4stelle..troppe! ma quando usci'DOVE OSANO LE AQUILE..nel lontano 1969..avevo 16anni e impazzivo per Clint Eastwood..la mia icona cinematografica..dovuta ai western di Sergio leone.Il film quando usci'mi costo'ben 400£.contro i 250che si pagavano per i film di prima visione.Lo vidi in 70mm.e suono stereofonico.Ora saro'alla, 25(?)..forse di piu,'visione.Eravamo nei momenti di "Base artica zebra" e altri..il film bello sicuramente..chi non l'ha visto?..guai a non averlo nella vostra collezione cinematografica..ricordo la recensione del "corriere d.sera". NAZISTIFICINA"! CON ***..COSI'sapete tutto!..poi R.Burton attore grande dell'epoca.
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Va bene 4stelle..troppe! ma quando usci'DOVE OSANO LE AQUILE..nel lontano 1969..avevo 16anni e impazzivo per Clint Eastwood..la mia icona cinematografica..dovuta ai western di Sergio leone.Il film quando usci'mi costo'ben 400£.contro i 250che si pagavano per i film di prima visione.Lo vidi in 70mm.e suono stereofonico.Ora saro'alla, 25(?)..forse di piu,'visione.Eravamo nei momenti di "Base artica zebra" e altri..il film bello sicuramente..chi non l'ha visto?..guai a non averlo nella vostra collezione cinematografica..ricordo la recensione del "corriere d.sera". NAZISTIFICINA"! CON ***..COSI'sapete tutto!..poi R.Burton attore grande dell'epoca..Eastwood più che eccelso attore e'diventato un grande regista ormai 87enne..è sembra stia preparando un nuovo film..pensate che non avendo mai preso l'Oscar come attore ce'stato per 10anni l'attore che ha fatto incassare di piu'negli Usa..prima era John Wayne.VEDETE " Dove osano le aquile"eh!mi raccomando!
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onufrio
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venerdì 22 aprile 2016
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la vecchia scuola và presa d'esempio
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Dove osano le aquile è una trasposizione cinematografica dell'omonino romanzo, con una realizzazione tecnicamente perfetta, un film che deve servire da scuola ad ogni regista che voglia cimentarsi in pellicole del genere in un mix fra guerra e spionaggio. Richard Button la fa da padrone nel suo alto ruolo, Eastwood rimane un pò sulle sue, inespressivo, ma la storia è un concentrato di suspence che tiene col fiato sospeso senza adoperare goliardate e scene stereotipate del genere, ma basandosi su di un valido e solido copione. Un film che va salvaguardato per il bene del cinema.
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utentetest
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domenica 31 agosto 2014
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da rivedere sempre
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Film d' avventura eccezzionale per i te mpi in un' ambientazione straordinaria ed un ecccellente cast.
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filippo catani
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venerdì 24 maggio 2013
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un film che ha fatto epoca
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Durante la Seconda Guerra Mondiale un generale americano, in possesso di importanti informazioni, viene rapito dall'esercito nazista e tradotto in una fortezza quasi inaccessibile in vetta a un monte. Sarà compito di una squadra di paracadusti inglesi, coadiuvati da un americano, cercare di liberarlo tra diverse difficoltà.
Un film che senza dubbio è una pietra di riferimento per il suo genere sia per quanto concerne la spettacolarità di alcune situazioni (basti pensare alla sequenza della teleferica), sia per l'elevato numero di colpi di scena che percorrono l'intera pellicola e sia per la coppia di protagonisti Burton-Eastwood. Certo in un film per tipi duri a rimetterci è la verosomiglianza; insomma si fa una certa fatica a vedere come un paio di uomini riescano a far fronte a una divisione dell'esercito uscendone sempre praticamente incolumi.
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Durante la Seconda Guerra Mondiale un generale americano, in possesso di importanti informazioni, viene rapito dall'esercito nazista e tradotto in una fortezza quasi inaccessibile in vetta a un monte. Sarà compito di una squadra di paracadusti inglesi, coadiuvati da un americano, cercare di liberarlo tra diverse difficoltà.
Un film che senza dubbio è una pietra di riferimento per il suo genere sia per quanto concerne la spettacolarità di alcune situazioni (basti pensare alla sequenza della teleferica), sia per l'elevato numero di colpi di scena che percorrono l'intera pellicola e sia per la coppia di protagonisti Burton-Eastwood. Certo in un film per tipi duri a rimetterci è la verosomiglianza; insomma si fa una certa fatica a vedere come un paio di uomini riescano a far fronte a una divisione dell'esercito uscendone sempre praticamente incolumi. Al netto di questo, il film è comunque godibile è scorre tra rovesciamenti di fronte e belle e spettacolari scene d'azione.
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nico g.
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domenica 5 agosto 2012
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esageratissimo, inverosimile ... ma bello
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Una storia come quelle dei fumetti di "Guerra d'eroi" o "Super eroica", in cui quattro Alleati sbaragliavano quattrocento soldati tedeschi.
Vicenda del tutto inverosimile, esageratissima, praticamente impossibile; si capisce già dall'inizio che i "buoni" devono vincere comunque. Classica formazione vincente: un protagonista "tutto lui", un aitante co-protagonista altrettanto invincibile e l'eroina belloccia di turno.
Eppure questo fumettone così scontato, così sfacciatamente di parte, antistorico, prevedibile, è un gran bel film, proprio perché quel genere di film di guerra e d'azione andava fatto così, se voleva incontrare il gusto del pubblico (Germania esclusa).
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Una storia come quelle dei fumetti di "Guerra d'eroi" o "Super eroica", in cui quattro Alleati sbaragliavano quattrocento soldati tedeschi.
Vicenda del tutto inverosimile, esageratissima, praticamente impossibile; si capisce già dall'inizio che i "buoni" devono vincere comunque. Classica formazione vincente: un protagonista "tutto lui", un aitante co-protagonista altrettanto invincibile e l'eroina belloccia di turno.
Eppure questo fumettone così scontato, così sfacciatamente di parte, antistorico, prevedibile, è un gran bel film, proprio perché quel genere di film di guerra e d'azione andava fatto così, se voleva incontrare il gusto del pubblico (Germania esclusa).
Al cinema si va e si è sempre andati anche per vedere qualcosa di fantastico, di romanzesco, altrimenti basterebbero i documentari del tipo "La grande storia", col loro rigore e la loro obiettività.
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nicola1
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martedì 28 febbraio 2012
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non e' all'altezza ...
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del capolavoro di questo genere. Mi riferisco a "I Cannoni di Navarone" del 1961 il cui romanzo e' dello stesso Alistair MacLean
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gordongekko
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sabato 21 maggio 2011
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ambientazione incredibile
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come detto da qualcuno sotto, è una delle prime vere scoperte e infatuazioni cinematografiche
ambientazione tra le prime 5 della storia del cinema
bella la costruzione della trama estremamente fitta e articolata nella fase centrale
immortale
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