Il dottor Jekyll e Mr. Hyde [2]

Forse un dilemma d'attualità incommensurabile comunque la storia
che ha dell'incredibile del dr Jekyll & Hyde nonchè
della fuscion quasi inconcepibile
delle due anime diverse in cui il fare con creatività
sembrano sfondersi e volversi all'inconsistennzialismo Hyde che porta su tutto il fronte
un buco esistenzialistico assistenzialistico nonchè
quasi gratuito e di conseguenza la non normalità nella lealtà delle cose,
e quel buon senso che avevano contaddistinto l'essere,
e Jekyll nonostante sia ripugnante a diventare quel Hyde incredibile e
deprecabile contro i cui modi ostentava onisticismo
sembra essersi trasformato  nell'essere assurdo, sbalorditivo, ma neanche
poi tanto, mancando di quell' etica tendente all'eccellenza a
cui ciascuna figura dovrebbe ambire, argomento assurdo non perciò non di divertimento.

'Il dr. Jekyll e mr. Hyde', del 1941, diretto da Victor Fleming e con un trio di protagonisti all'apice, o quasi, della loro fama (Ingrid Bergman e Spencer Tracy formidabili, Lana Turner un po' sottotono: forse per il fatto che, prima di iniziare le riprese, la Bergman chiese, e ottenne, di interpretare la parte della sensuale cameriera Ivy, parte in origine destinata alla stessa Turner), è conosciuto a livello mondiale. La pellicola è tratta dal soggetto di R.L. Stevenson, che pubblicò l'omonimo romanzo nel 1986: fu subito un trionfo. Dieci anni prima (1931), ne fu girata una trasposizione cinematografica con il bravissimo Frederic March nella doppia parte di Jekyll/Hyde. [+]

'Il dr. Jekyll e mr. Hyde', del 1941, diretto da Victor Fleming e con un trio di protagonisti all'apice, o quasi, della loro fama (Ingrid Bergman e Spencer Tracy formidabili, Lana Turner un po' sottotono: forse per il fatto che, prima di iniziare le riprese, la Bergman chiese, e ottenne, di interpretare la parte della sensuale cameriera Ivy, parte in origine destinata alla stessa Turner), è conosciuto a livello mondiale. La pellicola è tratta dal soggetto di R.L. Stevenson, che pubblicò l'omonimo romanzo nel 1986: fu subito un trionfo. Dieci anni prima (1931), ne fu girata una trasposizione cinematografica con il bravissimo Frederic March nella doppia parte di Jekyll/Hyde. L'attorfe ottenne un Oscar per la sua interpretazione. In questa versione, targata Mgm e diretta da Victor Fleming (regista talentuoso, dotato di una forza scenica impressionante), all'epoca il lavoro di Tracy venne etichettato, in modo sbrigativo, come troppo istrionico. Solo in seguito venne rivalutato e considerato, in maniera unanime, eccellente. La Bergman è luminosa, fulgida, e ruba più di una volta la scena alla Turner, dimessa ma sempre bella e comunque brava. Non sto a dilungarmi più di tanto sulla trama perché è globalmente nota (il sogno di scindere le due parti che costituiscono una persona, bene e male, da parte del medico/scienziato Henry Jekyll è destinato a naufragare miseramente); meglio ricordare l'ambientazione e la ricostruzione, accuratissime; la scenografia e la fotografia, magistrali; la bravura dei caratteristi (in particolare, nella parte di Weller, Billy Bevan che, nello stesso anno, aveva recitato come controllore di treno nel film di A. Hitchcock 'Il Sospetto'). Bianco e nero strepitoso.
[-]

Il valore di molti romanzi non è strettamente letterario. Spesso ciò che conta è la genialità delle vicende, come le storie di Giulio Verne e di Agatha Christie. Oppure si tratta di racconti che il passare del tempo ha trasformato in miti del tutto indipendenti dal libro stesso, come “007” o il “Dottor Jekyll e mister Hyde”. In quest’ultimo caso, la trama è talmente indovinata che sembra esistere da sempre. Al cinema, la versione del ’41 è ancora la migliore: austera e vittoriana, con le notti londinesi illuminate dai lampioni a gas (a parte la baruffa all’interno del locale che sembra una comica alla Stanlio e Ollio). Mister Hyde in cilindro e mantello è sempre da vedere, non molto violento ma grottesco e pieno di umorismo nero. [+]

Il valore di molti romanzi non è strettamente letterario. Spesso ciò che conta è la genialità delle vicende, come le storie di Giulio Verne e di Agatha Christie. Oppure si tratta di racconti che il passare del tempo ha trasformato in miti del tutto indipendenti dal libro stesso, come “007” o il “Dottor Jekyll e mister Hyde”. In quest’ultimo caso, la trama è talmente indovinata che sembra esistere da sempre. Al cinema, la versione del ’41 è ancora la migliore: austera e vittoriana, con le notti londinesi illuminate dai lampioni a gas (a parte la baruffa all’interno del locale che sembra una comica alla Stanlio e Ollio). Mister Hyde in cilindro e mantello è sempre da vedere, non molto violento ma grottesco e pieno di umorismo nero. La trama è dilatata in confronto al racconto di Stevenson, tutta giocata sul filo della rivalità tra due storie d’amore che si specchiano a vicenda: da una parte la candida Beatrice, dall’altra la sensualissima Eva. Ma solo Eva sarà contesa dalla doppia personalità del dottore, com’è vero che è il male a sedurre il bene e non viceversa. Intensa recitazione per Ingrid Bergman, con alcuni notevoli primi piani che si ripeteranno tre anni dopo in “Angoscia”. Inizialmente, la Bergman avrebbe dovuto sostenere il ruolo della fidanzata di Jekyll, che poi invece andò a Lana Turner. Bella colonna sonora. Il DVD uscito nel 2010 ha restituito il vecchio doppiaggio italiano originale tagliando cinque minuti di film. [-]

Uomini in frac che passeggiano lungo il viale, carrozze che vanno nella notte spiate dai lampioni nascosti dalla nebbia, è tutto meraviglioso, la magia del bianco e nero è suggestiva, surreale e poetica. Scenario fantastico per un film fantastico, la storia del dottor jekill la conosciamo tutti e FLEMING fa un ottimo lavoro rendendolo credibile pur nella sua assurdità. SPENCER TRACY era un grande, in qesto caso veste il dottor JEKILL di un velo ipnotico che lo rende enigmatico.

Questo film ha più di mezzo secolo e, purtroppo, lo dimostra tutto. Nonostante l'impegno del regista spesso le espressioni di Spencer Tracy sono quasi "infantili" e il suo Mister Hyde, come trucco, non vale molto. Ci vuole tutta la buona volontà della Bergman per dare alle "scene madri" un minimo di contenuto "terrifico" mentre è un po' risibile la cattiveria di Mr. Hyde che si realizza, ad esempio, facendo lo sgambetto a un cameriere. Ancora valida, seppure datata, la colonna sonora, a suo tempo candidata all'Oscar.

Bellissima interpretazione di Tracy Spencer,da vedere assolutamente,film intramontabile,fantastico.

è perfetto.anche se è da un po' che l'ho visto,mi ricordo perfettamente le trasformazioni di spencer tracy.il film,nonostante abbia 68 anni,è ancora assolutamente da vedere.

è davvero un bel film...la storia è uno dei più grandi classici della letteratura fantastica di tutti i tempi. Rappresenta il culmine dell'indagine stevensoniana sulla scissione della personalità.