The Doors

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Un film di Oliver Stone. Con Val Kilmer, Michael Wincott, Michael Madsen, Dennis Burkley, Josh Evans.
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Musicale, durata 140 min. - USA 1991. MYMONETRO The Doors * * * - - valutazione media: 3,21 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
dandy giovedì 7 gennaio 2021
morrison Valutazione 3 stelle su cinque
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Un progetto fortemente voluto e covato per anni da Stone(che interpreta il professore alla UCLA),che però all'uscita scontentò buona parte dei critici e del pubblico.Ray Manzarek  rifiutò di parteciparvi ed accusò pubblicamente il regista di aver distorto ampiamente i fatti(e così pure il resto della band che però appare in brevi cammeo[Krieger nella scena al London Fog e Densmore come tecnico che registra l'ultima incisione di Morrison]).Se è vero che Stone si è attenuto prevalentemente alla propria idea e che certi avvenimenti(come l'episodio in cui Jim chiude Pam in un armadio e poi gli da fuoco)non sono mai accaduti,è innegabilmente trascinante e dirompente il ritratto di una delle incarnazioni più pure e incontenibili di un'epoca nel bene e nel male completamente folle e irripetibile. [+]

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67user domenica 10 gennaio 2016
bello, ma sconvolgente Valutazione 4 stelle su cinque
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Il film è indubbiamente ben realizzato: esprime con contenuti e immagini dall'impatto molto forte la vita del leader di questo storico gruppo rock. Quello che mi sconvolge è invece la vita di Morrison: presupposto che il film la racconti fedelmente (altrimenti il cast avrebbe avuto una pesante condanna per diffamazione aggravata), avevo sentito dire che fosse stato un personaggio alquanto eccentrico e anche della cosiddetta "maledizione dei 27 anni"... ma qui non si parla di maledizione, bensì di un pazzo psicopatico alcolizzato, drogato e chi più ne ha più ne metta che se l'era proprio andata a cercare; francamente non riesco a capire come si possa arrivare al successo vivendo in un modo così smodato e autodistruttivo e mettendosi contro tutti, dai discografici agli impresari di teatri e tv fino agli stessi compagni della band. [+]

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aristoteles sabato 29 agosto 2015
stasera ci facciamo un acido ???? Valutazione 2 stelle su cinque
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Un grande plauso a Val Kilmer che sfodera una grande interpretazione e somiglia tantissimo a Morrison,non vedo sinceramente chi avrebbe potuto sostituirlo in questo ruolo.
Stone dunque ,indovina il protagonista ma per il resto non mi sembra che abbia fatto un grande lavoro.
La prima parte del film sembra mirare a un prodotto più introspettivo e ricercato sull'animo del povero Jim,tuttavia in seguito c'è un solo tema ricorrente :droga,droga,droga.
Morrison,Pam e tutta la combriccola al seguito vengono dipinti come una simpatica tribù di fattoni.
Ora che la droga abbia avuto un ruolo fondamentale nella vita dell'artista e dei gruppi rock di quella generazione non c'è dubbio, ma sicuramente si poteva offrire un prodotto più complesso nell'introspezione dei personaggi. [+]

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fabio1957 lunedì 29 giugno 2015
onirico Valutazione 3 stelle su cinque
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Pur essendo un'opera importante di Oliver Stone,si fatica a credere che Jim Morrison e i Doors fossero realmente così.Ovviamente non ci sono indizi per saperlo,tuttavia il film   sembra attraversato da un'onda psichedelica, che lo rende più simile a un trip d'acido, che alla storia di un musicista, tanto geniale, quanto sregolato e sfortunato .Indubbiamente è facile pensare che tutta la vita di jim, fosse pervasa e guidata dalle droghe che lui abitualmente assumeva,ma il film sembra veramente un lungo sballo.Il regista  ancora una volta vuole a tutti i costi estremizzare e denfatizzare i suoi personaggi, rendendoli però, in questo modo,poco credibili. [+]

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byrne sabato 17 agosto 2013
non ci siamo affatto Valutazione 2 stelle su cinque
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Stone sa fare cinema. Anche chi non lo ama, come il sottoscritto, non può non ammetterlo. E questo biopic è diretto con la mano precisa del cineasta d'esperienza. Caleidoscopico, spettacolare, vario nella messa in scena, nelle scelte cromatiche. Kilmer calato fino all'ossessione nella sua parte, più alcuni altri buoni attori che non si tradiscono. Musicalmente ricco, e ci mancherebbe altro. Ma porta sullo schermo un volto torvo, ghignante, spogliato di tutte le sfumature meno mitizzabili e più difficili. E ce n'erano tante, in una delle personalità più profonde e fraintese del '900 non solo musicale. Acutezza, mentre qui si vede solo ebrezza. [+]

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mauro domenica 20 gennaio 2013
quello che sapevamo di jim più qualche invenzione Valutazione 3 stelle su cinque
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Comincio col dividere subito il film da quello che si sia proposto di fare Stone, perchè non è detto che mancando parzialmente il bersaglio, non si possa comunque fare qualcosa di buono. Il film è bello, a tratti un video musicale vero e proprio, è da apprezzare lo sforzo emulativo e di ricostruzione del periodo, dei protagonisti reali nei loro tratti somatici, un po' troppo onirico e in "acido", però è chiaro che sia più sensazionale enfatizzare la parte bella del viaggio, rispetto a quella dove gli effetti passano. Dove manca il bersaglio? Lo manca non dicendoci nulla di nuovo, qualcosa che noi appassionati dei Doors non sapessimo. [+]

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giu/da(g) domenica 12 giugno 2011
nonostante tutto Valutazione 3 stelle su cinque
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Nel silenzio di uno studio di registrazione Jim Morrison (Val Kilmer) racconta la propria "nascita, vita e morte", introducendo i versi tratti da An american prayer. Nei suoi film Stone punta spesso a denunciare qualcosa e The Doors non è esente: si capisce come la musica ribelle alla fine venga fagocitata, masticata e digerita dal sistema del mercato (lo spot pubblicitario con Light my fire), per cui i miti anticonformisti finiscono per diventare marionette; e poi, d'altro canto, la scelta di rappresentare un Jim Morrison troppo romanzato, eccessivo, psicolabile, è senz'altro provocatoria per accenturare le contraddizioni del personaggio, ma scade spesso nel sulfureo. [+]

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sirio venerdì 20 maggio 2011
un commento per procura - parte ii Valutazione 4 stelle su cinque
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Ecco la seconda parte della recensione di GIANFI

... E Jim Morrison era proprio questo, il divo adorato dalle masse, che godeva di un potere e di una influenza enorme sulle persone; questo concetto è ben esplicitato dalla frase di una fotografa  nel film che dice “La macchina fotografica può essere tutto quello che vuoi, Jim: una donna da sedurre, un uomo che vuoi uccidere. Tutto quello che vuoi. [...] Hai idea del potenziale di queste foto? Una sola immagine controlla milioni di persone”.Ma nel suo  essere amato da tutti, come spesso capita in questi casi, era in realtà solo. A questa solitudine viene rapidamente “in aiuto” prima la droga e poi l’alcol. [+]

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sirio venerdì 20 maggio 2011
un commento per procura - parte i Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
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Inserisco molto volentieri una recensione di GIANFI, mio allievo, sul film. Sirio “This is the end, my only friend the end”, questa frase tratta dall’omonima canzone dei Doors, è forse la più significativa e riassuntiva di tutto il gruppo, il cantante, il film e le sue tematiche. Nel film assistiamo a un giovane Jim Morrison, studente di cinematografia, appassionato di poesia e filosofia che nel pieno degli anni 60 sulla spiaggia californiana di Venice decide di dare una svolta alla sua vita e uno scossone al mondo. Lui con un gruppo di tre amici fondano la band dei doors. Comincia a scrivere canzoni dove celebra la morte,la paura e l’eros, la libertà e la ribellione. Il gruppo comincia a scioccare il pubblico di Los Angeles con i suoi primi concerti al Whisky a Go Go su Sunset Boulevard. [+]

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bella earl! giovedì 21 aprile 2011
le vicende di jim non appassionano quanto credevo Valutazione 2 stelle su cinque
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Sono veramente mortificato nel dover dare un voto così basso alla biografia di una delle persone che trovo più carismatiche della storia. La storia dei Doors (ma soprattutto di Jim Morrison) non appassiona come dovrebbe. Complice, forse, l'utilizzo un po' "ubriaco" delle telecamere in continuo movimento ma forse è proprio ciò che caratterizza il film e la musica dei Doors. Ascoltare i Doors è come, in una qualche lontanissima parentela, raggiungere la pace interiore. Guardare questo film (nonostante sia supportato da una grandissima interpretazione di Val Kilmer) è annoiarsi a seguire delle vicende che possono essere molto interessanti. [+]

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