festuceto
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giovedì 27 luglio 2017
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un mucchio di fantasiose teorie infondate
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Mi chiedo quale documentario abbiano visto gli altri recensori. Critici internazionali hanno già evidenziato l'infondatezza di molte osservazioni ed interpretazioni di Ascher, autore del documentario. Lo stesso Stephen King lo ha stroncato. Ne sentiamo di tutti i colori: lo sciatore spacciato per minotauro, la ridicola teoria complottista dell'allunaggio farlocco girato da Kubrick (a proposito della famigerata camera 237, la distanza Terra-Luna è 238mila miglia non 237), il documentario è solo una sfilza di deliri privi di qualsiasi sostanza. L'apice della follia è forse l'associazione tra la stempiatura di Nicholson e i baffetti di Hitler...
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Mi chiedo quale documentario abbiano visto gli altri recensori. Critici internazionali hanno già evidenziato l'infondatezza di molte osservazioni ed interpretazioni di Ascher, autore del documentario. Lo stesso Stephen King lo ha stroncato. Ne sentiamo di tutti i colori: lo sciatore spacciato per minotauro, la ridicola teoria complottista dell'allunaggio farlocco girato da Kubrick (a proposito della famigerata camera 237, la distanza Terra-Luna è 238mila miglia non 237), il documentario è solo una sfilza di deliri privi di qualsiasi sostanza. L'apice della follia è forse l'associazione tra la stempiatura di Nicholson e i baffetti di Hitler...(!) Un documentario dovrebbe proporre contenuti, ma questo è una supercazzola con scappellamento a destra (con buona pace di Ugo Tognazzi)! Ascher insulta la memoria e la dignità di un maestro del cinema con un'opera inconsistente, delirante, non è chiaro però se ne sia consapevole o se sia vittima delle proprie allucinazioni.
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onufrio
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venerdì 24 ottobre 2014
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shining: analisi di un capolavoro
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Cosa nasconde realmente Shining? qual'è il vero significato che Stanley Kubrick vuole dare con questo film? Rodney Ascher con la collaborazione di un nutrito cast di critici cinematografici e non solo, provano ad analizzare il film da punti di vista assolutamente diversi. Un'analisi minuziosa a tratti anche esagerata che celano messaggi nascosti dietro il racconto originale di Stephen King,modificato a propria immagine e somiglianza dal famoso regista americano. Alcune teorie sono interessanti, altre un pò meno. Curioso documentario, stranamente poco pubblicizzato.. allora qualcosa di vero ci sarà su queste ipotesi? Mistero..
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topo paolino
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domenica 29 dicembre 2013
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la stanza della mente
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Un film molto piacevole da seguire, molto interessante e intrigante, con una ottima colonna sonora e di cui si possono ravvisare parallelismi, nelle diverse intepretazioni, con quanto già scritto o detto da critici considerati di vaglia o da esperti o studiosi di esoterismo o delle cosiddette "teorie del complotto" che ufficialmente sono considerate fantasiose o anche ridicole, ma che godono di un vasto seguito specie negli ultimi anni su Internet. Mi sembrano particolarmente rilevanti i riferimenti al subliminale, col quale Kubrick ha spesso scherzato, come fanno i geni nelle loro opere, ma ha anche sviluppato un discorso estremamente inquietante - che già si avverte in 2001 - sul rapporto tra il sesso, la violenza e la morte, sulla metafisica della violenza, sul senso della storia umana e sulle sue rappresentazioni come rito funebre (discorso anche felliniano, oltre che chiaramente di un film come Barry Lyndon); e i riferimenti alla illuminazione di Danny, che scopre il modo come spezzare la perversa catena degli orrori della storia.
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Un film molto piacevole da seguire, molto interessante e intrigante, con una ottima colonna sonora e di cui si possono ravvisare parallelismi, nelle diverse intepretazioni, con quanto già scritto o detto da critici considerati di vaglia o da esperti o studiosi di esoterismo o delle cosiddette "teorie del complotto" che ufficialmente sono considerate fantasiose o anche ridicole, ma che godono di un vasto seguito specie negli ultimi anni su Internet. Mi sembrano particolarmente rilevanti i riferimenti al subliminale, col quale Kubrick ha spesso scherzato, come fanno i geni nelle loro opere, ma ha anche sviluppato un discorso estremamente inquietante - che già si avverte in 2001 - sul rapporto tra il sesso, la violenza e la morte, sulla metafisica della violenza, sul senso della storia umana e sulle sue rappresentazioni come rito funebre (discorso anche felliniano, oltre che chiaramente di un film come Barry Lyndon); e i riferimenti alla illuminazione di Danny, che scopre il modo come spezzare la perversa catena degli orrori della storia. Le riprese all'inizio e alla fine (ma anche quello della steadycam quando Danny corre sul triciclo) sembrano un punto di vista soprannaturale, di fantasmi o alieni. E da un altro mondo sembra venire Kubrick, che sotto le apparenze di un horror di lusso ha edificato un'opera di sconcertante profondità, degna della tragedia antica. La sua densità è straordinaria: in una sola sequenza, che a prima vista scorre con realistica naturalezza (ma Kubrick non vuole forse dirci di guardare con altri occhi la realtà?), ci sono, in dettagli apparentemente casuali (Kubrick diceva: Dio sta nei dettagli), un numero soprendentemente grande di storie e significati, magari racchiusi nella forza del simbolo, capace di riassumere la storia di millenni. Altre, infinite interpetrazioni seguiranno di Shining, in quella esplorazione del nostro spazio mentale - il più vasto e misterioso che ci sia, che tutto contiene, anche quello che non è stato ancora raggiunto, e che già è avvenuto, e che non esiste che lì - che in maniera insuperabile Kubrick ha compiuto con il film.
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paolo 67
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lunedì 7 maggio 2012
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la stanza dei segreti
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In questi ultimi decenni grazie anche a internet si è diffusa una discussione tra "complottisti" e "anticomplottisti" su tutta una serie di eventi, circa il fatto che esista una verità ufficiale di facciata che nasconderebbe cospirazioni. In alcuni casi, come l'omicidio Kennedy, i sondaggi rivelano che la maggioranza della gente è schierata coi complottisti, in molti altri no. Alcune di queste teorie trovano riflesso in ROOM 237, un film che le riassume in rapporto a uno dei capolavori di Kubrick, SHINING, in cui molti hanno ravvisato significati sottotestuali legati a questa o quella teoria cospirativa. Uno riguarderebbe l'Olocausto, un'altro (il più accreditato e accettato) il genocidio degli Indiani d'America, un'altro ancora il presunto falso allunaggio delle missioni Apollo che Kubrick avrebbe contribuito a falsificare.
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In questi ultimi decenni grazie anche a internet si è diffusa una discussione tra "complottisti" e "anticomplottisti" su tutta una serie di eventi, circa il fatto che esista una verità ufficiale di facciata che nasconderebbe cospirazioni. In alcuni casi, come l'omicidio Kennedy, i sondaggi rivelano che la maggioranza della gente è schierata coi complottisti, in molti altri no. Alcune di queste teorie trovano riflesso in ROOM 237, un film che le riassume in rapporto a uno dei capolavori di Kubrick, SHINING, in cui molti hanno ravvisato significati sottotestuali legati a questa o quella teoria cospirativa. Uno riguarderebbe l'Olocausto, un'altro (il più accreditato e accettato) il genocidio degli Indiani d'America, un'altro ancora il presunto falso allunaggio delle missioni Apollo che Kubrick avrebbe contribuito a falsificare. Ma Room 237 non esaurisce i temi che alcuni hanno voluto vedere nel film (c'è persino chi ha visto nelle gemelline un'allusione futura alle Twin Towers -altro tema dei complottisti-, così come in generale un riferimento alle elite politico-economiche del potere e alle loro immoralità, compresi delitti rituali esoterici). Per alcuni SHINING è un "regolamento di conti" di Kubrick con l'America (che abbandonò nel 1962 senza farvi più ritorno; Danny rappresenterebbe lo stesso regista che vi si sottrae). Bisogna dire però che Kubrick ha descritto il funzionamento della società anche a livello evidente (basta un po' di ragionamento) senza bisogno necessariamente di sviscerare temi subliminali (pensiamo ad ARANCIA MECCANICA). Del resto ognuno prende dai film quello che vuole, vi vede quello che desidera, sia nella evidenza che nei presunti significati sottotestuali o subliminali. Soltanto che quello che Kubrick ha detto apertamente in film come ARANCIA MECCANICA, SHINING o EYES WIDE SHUT è più difficile da accettare (e da ammettere) delle presunte verità nascoste dei suoi film. SHINING stesso non chiarisce se la stanza 237 esista realmente o sia un parto della fantasia di Danny o di Jack...
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(di giorgiobertellini)
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(di marco ettore tognato)
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