eugen
|
giovedì 16 novembre 2023
|
discreto tentativo di trattare un tema serio
|
|
|
|
Rolando Rabello, con "Tutti contro tutti"(2013) da lui sceneggiato con Massiliano Bruno e da un soggetto di Paolo Castella e Alessandro Genovesi, parla di case occupate iv un quartiere periferico di Roma, ossia un tema attuale, dove poi l'affittuario scopre che il presunto proprietario non e 'tale, anzi si tratta di un criminalle che opera illegalmente anche con reati gravi. Decisamente scoppia un caos in famiglia(moglie, figli, anziano nonnno, con diverse crisi che pero'sono rilevanti)e si arriva a una soluzione, che invece e'solo un comrpomesso. Decisamente non e'un gran flm, nella tradizione dlela commedia all'italiana, ma molti anni dopo.
[+]
Rolando Rabello, con "Tutti contro tutti"(2013) da lui sceneggiato con Massiliano Bruno e da un soggetto di Paolo Castella e Alessandro Genovesi, parla di case occupate iv un quartiere periferico di Roma, ossia un tema attuale, dove poi l'affittuario scopre che il presunto proprietario non e 'tale, anzi si tratta di un criminalle che opera illegalmente anche con reati gravi. Decisamente scoppia un caos in famiglia(moglie, figli, anziano nonnno, con diverse crisi che pero'sono rilevanti)e si arriva a una soluzione, che invece e'solo un comrpomesso. Decisamente non e'un gran flm, nella tradizione dlela commedia all'italiana, ma molti anni dopo.... Ma in qualche modo il tema viene trattato, alcune situazioni(sketches)sono piacevoli e in complesso il film non e'da buttare, anche per metito degli /delle interpreti, a iniziare da Ravello stesso quale protagonista, a Kasia Smutniak, a Marco Giallini, Stefano altieri, a Flavia Vitale e via dicendo. Ordinaria amministrazione, potremmo dire, ma non inferiore a tanti altri film italianio di medio livello. Eugen
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eugen »
[ - ] lascia un commento a eugen »
|
|
d'accordo? |
|
alejazz
|
martedì 15 gennaio 2019
|
ravello regista esordisce con l'attualità
|
|
|
|
L’esordio di Rolando Ravello come regista comincia con questo film in cui mette in rilievo i problemi delle occupazioni abusive nelle case popolari, un fenomeno che non conosce territorialità ma purtroppo diffuso in ogni parte d’Italia, anche a Roma.
E’ domenica, giorno della prima comunione di Andrea, secondogenito di Agostino (Rolando Ravello). Ascoltata la messa e partecipi al momento religioso, la famiglia di Agostino e quella della sorella moglie di Sergio (Marco Giallini) e migliore amico di Agostino sono pronti a festeggiare a casa.
[+]
L’esordio di Rolando Ravello come regista comincia con questo film in cui mette in rilievo i problemi delle occupazioni abusive nelle case popolari, un fenomeno che non conosce territorialità ma purtroppo diffuso in ogni parte d’Italia, anche a Roma.
E’ domenica, giorno della prima comunione di Andrea, secondogenito di Agostino (Rolando Ravello). Ascoltata la messa e partecipi al momento religioso, la famiglia di Agostino e quella della sorella moglie di Sergio (Marco Giallini) e migliore amico di Agostino sono pronti a festeggiare a casa. Purtroppo però scoprono che la loro casa è stata occupata in pochissimo tempo e il nuovo inquilino non ha proprio idea di cederla.
Comincia così la guerra di tutti contro tutti; ognuno chiuso nel proprio orticello si guarda attorno per non perdere la propria posizione. Purtroppo Agostino capisce che si trova in una situazione molto antipatica dove nemmeno l’agente di polizia può aiutarlo essendo tutto al nero e abusivo. La sua tenacia di non ha limiti e dopo falliti tentativi di convivenza con i familiari decide di occupare il pianerottolo.
Riuscirà Agostino a farsi valere e a riottenere la propria casa? In un certo senso sì, ma grosso colpo gobbo sul finale.
Ravello porta sul grande schermo una tematica da non trascurare. Il film di perse scorre molto velocemente, in modo spensierato e stile commedia all’italiana. Sembrerebbe banale e amorfo di significato ma in realtà il film sembra riuscito.
Buona anche la contrapposizione di stile e carattere tra i due cognati (Ravello e Giallini): il primo serio e sobrio cercando di mantenere una dignità e classe, il secondo più ribelle e disinvolto.
Bene anche la scelta di introdurre Stefano Altieri (del ruolo del nonno) perché, sebbene la sua interpretazione non sia impegnativa, aiuta a distendere i nervi e a regalare qualche attimo di ilarità.
Cosa mi è piaciuto:
-
tema di attualità affrontato
-
buona la coppia Giallini-Ravello
-
Presenza di Altieri essenziale per non appesantire troppo il film
Cosa non mi è piaciuto:
-
Il film poteva mantenere un tono leggero ma la scena del litigio violento tra Agostino e Macchiusi sembra una voce fuori dal coro per come sembra impostato il film.
Consigliata la visione a tutti
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alejazz »
[ - ] lascia un commento a alejazz »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
mercoledì 28 maggio 2014
|
alla (ri)conquista della propria casa!
|
|
|
|
C'era una volta un operaio con una bella famiglia e un appartamento in periferia conquistato col sudore della fronte. Un bel giorno, di ritorno dalla comunione del figlio, l'abitazione lui e la sua famiglia la trovano occupata da estranei. Questa è, purtroppo, una storia che si ripete spesso nei palazzoni popolari delle nostre città, una storia tanto assurda quanto vera, che da inizio a una guerra epocale e tragicomica tra poveri, i nuovi poveri alla riconquista di un diritto inalienabile ma apparentemente effimero come quello che sembra essere la casa. Tratto dalla pièce teatrale "Agostino" di Massimiliano Bruno, è una commedia estremamente contemporanea che unisce la crisi economica sempre più presente a un afavola nera, cercando di mantenere i toni leggeri e ironici.
[+]
C'era una volta un operaio con una bella famiglia e un appartamento in periferia conquistato col sudore della fronte. Un bel giorno, di ritorno dalla comunione del figlio, l'abitazione lui e la sua famiglia la trovano occupata da estranei. Questa è, purtroppo, una storia che si ripete spesso nei palazzoni popolari delle nostre città, una storia tanto assurda quanto vera, che da inizio a una guerra epocale e tragicomica tra poveri, i nuovi poveri alla riconquista di un diritto inalienabile ma apparentemente effimero come quello che sembra essere la casa. Tratto dalla pièce teatrale "Agostino" di Massimiliano Bruno, è una commedia estremamente contemporanea che unisce la crisi economica sempre più presente a un afavola nera, cercando di mantenere i toni leggeri e ironici. Opera prima di Rolando Ravello che affronta un tema scomodo con leggerezza ma senza mezzi termini, denunciando soprusi e ingiustizie con garbo. Tutto sicuramente giusto, anzi sacrosanto, ma la denuncia si trasforma nel limite del film, l'atto d'accusa lo rallenta e gli toglie fiato, azione e in parte anche ritmo. Pellicola largamente imperfetta ma tutto sommato godibile con qualcosa di struggente, una commedia reale che usa i modelli della commedia con una certa parsimonia, limita all'indispensabile la comicità anche perchè da ridere ci sarebbe ben poco. Più paradossale che divertente quindi, più che ridere si sorride ed è sempre amaro, regia e scrittura lasciano un pò a desiderare ma Ravello si dimostra artista intelligente e capace non solo come interprete ma anche come regista, indubbiamente migliorabile. Se proprio si vuole ridere di cuore, basta godersi le uscite del nonno Stefano Altieri, la sua naturale sboccatezza è l'unica vera nota di colore del film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
fabio1957
|
lunedì 5 maggio 2014
|
carino
|
|
|
|
Non è male questo film di "denuncia",che riesce ad alternare trovate comiche a spunti di riflessione. Alcune situazioni sono eccessivamente grottesche e caricaturali,l'interpretazione è buona, in modo particolare quella del "nonno", i dialoghi brillanti, nel complesso direi che la storia funziona. Forse il finale è inverosimile e un po' deludente.
Comunque carino
|
|
[+] lascia un commento a fabio1957 »
[ - ] lascia un commento a fabio1957 »
|
|
d'accordo? |
|
liuk!
|
giovedì 17 aprile 2014
|
interessante
|
|
|
|
Storia originale di una povera Italia, purtroppo tratta da avvenimenti realmente accaduti.
Si perde nel finale dove si cerca per forza il colpo di scena, decisamente mal riuscito.
Nel cast emerge solo il solito Giallini, ottimo caratterista.
|
|
[+] lascia un commento a liuk! »
[ - ] lascia un commento a liuk! »
|
|
d'accordo? |
|
robert mann
|
sabato 25 gennaio 2014
|
una storia italiana
|
|
|
|
Un giovane e bravo regista sa realizzare una storia italiana con pochi soldi, con veri attori,senza gli insopportabili bisio e litizzette varie rovina del cinema.Il film racconta con leggerezza nella migliore tradizione della commedia italiana una realtà drammatica.In Italia è ancora possibile mettere in scena una storia semplice con bravi attori misconosciuti che finalmente hanno la possibilità di dimostrsre le loro capcità(il nonno addirittura un fuoriclasse).
Spero che Rolando Ravello continui a realizzare nuovi film,perchè nel deserto del cinema italiano rappresenta una novità e una speranza.
|
|
[+] lascia un commento a robert mann »
[ - ] lascia un commento a robert mann »
|
|
d'accordo? |
|
fede81
|
domenica 4 agosto 2013
|
tutti contro tutti
|
|
|
|
Il film è girato benino e ci sono alcuni spunti divertenti, il messaggio "di sinistra" è parecchio marcato a tratti risce a cogliere nel segno. Ma il regista avrebbe potuto evitare di tirare in ballo la religione, davvero, quando era del tutto fuori luogo. Tipo: il losco individuo che prima di bruciare le baracche degli zingari si fa il segno della croce, o il prete che consiglia la rassegnazione (ma l'avete visto "Alla luce del sole"? il cristianesimo è ben altro che rassegnazione...) Quando si fa l'impepata di cozze, bisogna avere il buon senso di non trattare argomenti al di sopra della propria portata. Riguardo alla suddetta impepata, comunque, è abbastanza divertente, ci si può passare un pomeriggio spensierato.
|
|
[+] lascia un commento a fede81 »
[ - ] lascia un commento a fede81 »
|
|
d'accordo? |
|
breaknello
|
martedì 30 luglio 2013
|
uno dei film più brutti della storia italiana.
|
|
|
|
Uno dei film più brutti della storia italiana. Il cast sembra di tutto rispetto ma la trama è veramente triste, lenta e ti fa venire voglia di lasciare la sala prima che termini il film.
|
|
[+] lascia un commento a breaknello »
[ - ] lascia un commento a breaknello »
|
|
d'accordo? |
|
pressa catozzo
|
giovedì 14 marzo 2013
|
gian burrasca
|
|
|
|
Cantava Rita Pavone, che per far le rivoluzioni ci vuole il popolo affamato. Ma ahimè leggo i giudizi altamente discordanti su questa opera che più che un film mi è sembrato un documentario. Facile parlare con un lavoro, casa di proprietà e la pancia piena.Quelli che vediamo interpretare i nuovi poveri non hanno i soldi per andare a vedere nè questo nè altri film. Qesta opera documenta quello che è la realtà capitolina, non a caso è stato girato a Corviale uno dei più famosi quartieri del "degrado" di Roma. Le critiche a questo film sono discordanti.come il tiolo "Tutti contro tutti". Strade fatiscenti ti portano in rioni e palazzi altrettanto fatiscenti, pinete abitate da profughi, famiglie che vivono nelle auto e dove c'è un tetto che sia una fabbrica abbandonata o un rudere ci si infilano dentro dannati e non.
[+]
Cantava Rita Pavone, che per far le rivoluzioni ci vuole il popolo affamato. Ma ahimè leggo i giudizi altamente discordanti su questa opera che più che un film mi è sembrato un documentario. Facile parlare con un lavoro, casa di proprietà e la pancia piena.Quelli che vediamo interpretare i nuovi poveri non hanno i soldi per andare a vedere nè questo nè altri film. Qesta opera documenta quello che è la realtà capitolina, non a caso è stato girato a Corviale uno dei più famosi quartieri del "degrado" di Roma. Le critiche a questo film sono discordanti.come il tiolo "Tutti contro tutti". Strade fatiscenti ti portano in rioni e palazzi altrettanto fatiscenti, pinete abitate da profughi, famiglie che vivono nelle auto e dove c'è un tetto che sia una fabbrica abbandonata o un rudere ci si infilano dentro dannati e non. L'Italia non è quella rappresentata da Banderas del Mulino Bianco. Hanno rubato la motoretta elettrica a un mio amico disabile, come la devo considerare una casualità? Cosa ha sollevato la vostra suscettibilità quando il protagonista chiede come mai il più grande immobiliarista (il vaticano) non offre le case o ex conventi non dico gratis ma a prezzi cristiani. Concludo, buona visione a tutti e W IL CINEMA SEMPRE.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pressa catozzo »
[ - ] lascia un commento a pressa catozzo »
|
|
d'accordo? |
|
|