elgatoloco
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domenica 29 aprile 2018
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convincente prova tv-movie di bava
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Buona scuola non mente: figlio di Mario Baba, Lamberto, ha dimostrato in molti film e telefilm, compresii quelli relativi al fantasy e a "Fantaghirò", pur se naturalmente la sua predilezione va al coté thriller-gotico("Demoni"etc.)conferma in questo TV-movie, "Presagi"(2011), episodio di"Sei passi nel giallo", serie che comprende anche altre opere, compreso un altro suo episodio, di essere un ottimo regista-autore. Qui siamo nel giallo parapsicologico(per ora la definizione, faute de mieux, vale ancora), con una sensitiva che viene contattata perché rivela alla polizia sogni e visioni, entrambi relativi alla sparizione e alla morte di alcune bambine.
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Buona scuola non mente: figlio di Mario Baba, Lamberto, ha dimostrato in molti film e telefilm, compresii quelli relativi al fantasy e a "Fantaghirò", pur se naturalmente la sua predilezione va al coté thriller-gotico("Demoni"etc.)conferma in questo TV-movie, "Presagi"(2011), episodio di"Sei passi nel giallo", serie che comprende anche altre opere, compreso un altro suo episodio, di essere un ottimo regista-autore. Qui siamo nel giallo parapsicologico(per ora la definizione, faute de mieux, vale ancora), con una sensitiva che viene contattata perché rivela alla polizia sogni e visioni, entrambi relativi alla sparizione e alla morte di alcune bambine. Tra incredulità della polizia più"razionalista", false piste e altro, si arriva alla soluzione, che non lascerà tranquilla la protagonista, pur se, come "da copione", una sorta di happy end si realizza. Tecnicamente ineccepibile, Bava è bravissimo anche nella conduzione "psicologica"dell'opera, interfacciandosi intelligentemente con le architetture particolarissime di Malta e di La Valletta in particolare, di cui , come ovvio, cogli gli aspetti più gotici. Forse qualche scazzottata nel finale e nel prefinale sarebbero state da"ridurre", ma si tratta, chiaramente di una concessione necessaria agli umori e alle aspettative di un pubblico sempre meno abituato a seguire-soprattutto in TV-un'opera intera, soprattutto se un po'fuori dai canoni più consueti. Andrea Osvart, dalla bellezza notevole, non è forse l'interprete più consona al ruolo, ma ciò, notoriamente, non dipende dalla volontà del regista ma dalla produzione. Più conviincente, direi, Craig Bierko, il protagonista maschile, ma complessivamente il livello di quest'opera è di tutto rispetto, tecnicamente ma, come si è detto, non solo, con invenzioni notevoli, con una maniera di realizzare che sfugge ai parametri triti e ritriti di quello che Sergio Saviane chiamava "il fumeggiato", con felice gioco di parole. El Gato
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dian71cinema
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mercoledì 28 marzo 2012
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grossa delusione...
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E CI RISIAMO VIEN DA DIRE.. E PURTROPPO, SOTTOLINEARE.. NONOSTANTE LO SFORZO CREATIVO NELLA SCENEGGIATURA.. SI HA, SIN DAI PRIMI MINUTI DEL FILM, LA SENSAZIONE, "CHE POCO E' CAMBIATO", LO STILE NARRATIVO E' ABBASTANZA LO STESSO, CHE CONDUCONO LO SPETTATORE VERSO UNA INTRICATA SCIA DI SEQUENZE "BUTTATE LI PER CASO", CHE ONESTAMENTE, "COLMANO" i FATIDICI 90 MINUTI CIRCA, MA NON LO "ARRICCHISCONO"; IL RISULTATO E' A MIO GIUDIZIO, UN MINESTRONE DI SEQUENZE "TAGLIABILI, POCO O PER NULLA IMPORTANTI..PERMETTETEMI LA PAROLA, FIN TROPPO NOIOSI.. SE A QUESTO SI AGGIUNGE UNA MEDIOCRE INTERPRETAZIONE DI BUONA PARTE DEL CAST ED UNA STRUTTURA NARRATIVA CHE ONESTAMENTE NON SPAVENTA, MA NON RIESCE NEMMENO A SUSCITARE UNA TENSIONE SUFFICIENTE, ECCETTO BREVI SEQUENZE, NEL 2011 CI SI ASPETTAVA UNA MATURITA' MAGGIORE DAL SEPPUR NOTO ED ESPERTO REGISTA DEL SETTORE.
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E CI RISIAMO VIEN DA DIRE.. E PURTROPPO, SOTTOLINEARE.. NONOSTANTE LO SFORZO CREATIVO NELLA SCENEGGIATURA.. SI HA, SIN DAI PRIMI MINUTI DEL FILM, LA SENSAZIONE, "CHE POCO E' CAMBIATO", LO STILE NARRATIVO E' ABBASTANZA LO STESSO, CHE CONDUCONO LO SPETTATORE VERSO UNA INTRICATA SCIA DI SEQUENZE "BUTTATE LI PER CASO", CHE ONESTAMENTE, "COLMANO" i FATIDICI 90 MINUTI CIRCA, MA NON LO "ARRICCHISCONO"; IL RISULTATO E' A MIO GIUDIZIO, UN MINESTRONE DI SEQUENZE "TAGLIABILI, POCO O PER NULLA IMPORTANTI..PERMETTETEMI LA PAROLA, FIN TROPPO NOIOSI.. SE A QUESTO SI AGGIUNGE UNA MEDIOCRE INTERPRETAZIONE DI BUONA PARTE DEL CAST ED UNA STRUTTURA NARRATIVA CHE ONESTAMENTE NON SPAVENTA, MA NON RIESCE NEMMENO A SUSCITARE UNA TENSIONE SUFFICIENTE, ECCETTO BREVI SEQUENZE, NEL 2011 CI SI ASPETTAVA UNA MATURITA' MAGGIORE DAL SEPPUR NOTO ED ESPERTO REGISTA DEL SETTORE..
IL FINALE CERTO E' A SORPRESA, MA NONOSTANTE CIO', NON E'INCISIVO, NON STUPISCE ABBASTANZA, MANCA QUEL MORDENTE E QUELLA CAPACITA' DI COINVOLGIMENTO CHE, SIN DALL'INIZIO IN REALTA' NON AVVIENE FACILMENTE.
NEL COMPLESSO NON RIESCE NEMMENO AD ESSERE INSUFFICIENTE, MA A DIRLA TUTTA, BANALE, RESTANDO AD UN LIVELLO ..COME A PELO D'ACQUA, GALLEGGIANDO, GIUSTO PER RIUSCIRE A RESPIRARE.. VOTO 5.5
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