Film esordio nel lungometraggio del 1998 di un regista di spot pubblicitari, Pascal Franchot, che forse nelle intenzioni dell’autore sarebbe dovuto essere un thriller slasher alla Dario Argento ma che si rivela, dopo un inizio antefatto promettente, di una noia mortale, complice l’interpretazione piatta di Jennifer Jostyn nel ruolo della piagnucolosa protagonista che si muove al moviolone esasperando la lentezza di alcune sequenze, quelle che dovrebbero risultare più adrenaliniche e invece fanno addormentare. Ambientato negli anni ’70 sembra un film girato proprio in quegli anni e non si sa se sia stata una cosa voluta. Meno male che nella parte del tuttofare della scuola c’è un caratterista di razza come Antonio Fargas e Vincent Schiavelli, uno degli indimenticabili matti di Qualcuno volò sul nido del cuculo, nel ruolo del padre del serial killer che somiglia in modo inquietante al Giovannino di Tu si que vales.