giovanni
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venerdì 15 maggio 2020
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un dramma con ironia e sentimento
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Si può trattare un argomento drammatico, anzi tragico come il cancro, senza cadere nel consueto strappalacrime dei cancer-movies?
Sì, si può e questo film lo dimostra.
La storia si dipana con il massimo di serietà e correttezza, ma è condita di ironia e buoni sentimenti, quindi interessa e commuove senza lasciare amarezza.
Buono il soggetto, buona la regia, bravi gli interpreti. Lemmon bravissimo.
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elgatoloco
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venerdì 27 luglio 2018
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film anche psicologicamente molto valido
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"Dad"(1989)di David Gary Goldberg, da un romanzo di WIlliam Wharton, è opera che ci mostra, in primis, un Jack Lemmon, anziano ma ancora aitante(anziano lo era nella parte, non come età biologica, invero)decisamente eccelso anche come attore drammatico, cosa che peraltro è dimostrata anche da ben altre prove precedenti, in coppia con Matthau e da solo, qui però focalizzandosi su un'età della vita decisamente"critica", sia di per sé sia perché attribuita a un personaggio molto volitvo o meglio"volitivo"più che altro in apparenza, decisamente scontroso o meglio così ripiedato in se stesso, da non essere capace di non rapportarsi, almeno a tratti, se non polemicamente, con gli altri abitanti della Terra.
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"Dad"(1989)di David Gary Goldberg, da un romanzo di WIlliam Wharton, è opera che ci mostra, in primis, un Jack Lemmon, anziano ma ancora aitante(anziano lo era nella parte, non come età biologica, invero)decisamente eccelso anche come attore drammatico, cosa che peraltro è dimostrata anche da ben altre prove precedenti, in coppia con Matthau e da solo, qui però focalizzandosi su un'età della vita decisamente"critica", sia di per sé sia perché attribuita a un personaggio molto volitvo o meglio"volitivo"più che altro in apparenza, decisamente scontroso o meglio così ripiedato in se stesso, da non essere capace di non rapportarsi, almeno a tratti, se non polemicamente, con gli altri abitanti della Terra...Fine indagine psicologica, ma anche vera capacità di reggere una drammaturgia"aspra", difficile, a tratti arrivando a fondere pienamente gli elementi comici, forti anche in via"residuale", sia quelli drammatici che, in considerazione della dinamica(talora anche dialettica...)familiare , vengono senz'altro a prevalerre. Di Lemmon tutto il bene possibile bisognerà dirlo, dato che questo interprete segna la storia del cinema, dai film con Matthau in poi... Ted Danson, nel ruolo del figlio, kevin Spacey(ora chiaccherato)e Olympia Dukakis sono all'altezza. El Gato
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maryan
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giovedì 17 gennaio 2008
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manca ethan hawke!
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Vi siete dimenticati di scrivere il nome di Ethan Hawke tra quelli del cast! Lo si vede anche nella locandina :)
Non dò nessun voto perché ancora non ho visto questo film, ma mi piacerebbe farlo.
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gianni m.
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giovedì 23 novembre 2006
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errore!
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La recensione è sbagliata, non si riferisce affatto al film in questione (che narra la storia di un figlio il quale, sapendo la madre malata, torna a trovare i genitori dopo lungo tempo. La madre, donna forte, si riprende, ma è il padre - Lemmon - a dimostrare un bisogno d'affetto soffocato da tempo...)
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