floyd80
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venerdì 6 novembre 2015
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tiè!
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Pellicola carina che parla di stereotipi italiani smentendoli in parte.
Bisio come sempre "giganteggia" e Siani come sempre "Troiseggia".
Si ride spesso ed è un film non volgare...una rarità nel cinema nostrano.
Certo il buonismo regna in ogni scena ma ci si diverte.
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Pellicola carina che parla di stereotipi italiani smentendoli in parte.
Bisio come sempre "giganteggia" e Siani come sempre "Troiseggia".
Si ride spesso ed è un film non volgare...una rarità nel cinema nostrano.
Certo il buonismo regna in ogni scena ma ci si diverte.
Quando metti un milanese e un napoletano in un film c'è poco da fare, il cinema italiano ne è testimone. Alla faccia di Bossi e tutti i leghisti.
Tiè.
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aristoteles
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mercoledì 23 settembre 2015
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al sud di nessun nord
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Premetto che commento tralasciando accuratamente il fatto che sia un'idea altrui e un remake,altrimenti dovrei abbassarne il voto.
E' una commedia abbastanza divertente,semplice e priva di volgarità,il che per i livelli a cui,purtroppo,ci stanno abituando in Italia,mi sembra già abbastanza per consigliarne la visione.
A parte qualche eccesso poco convincente tipo : il tentativo iniziale di Bisio per spacciarsi per disabile,una Finocchiaro troppo apprensiva (comunque brava nella parte) e la scena dela falsa Castellabate,mi sono fatto parecchie risate.
Siani convince e forse questo rimane (sugli schermi) la sua migliore interpretazione,perchè io l'ho visto dal vivo e lì veramente riesce a conquistare e a intrattenere la gente.
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Premetto che commento tralasciando accuratamente il fatto che sia un'idea altrui e un remake,altrimenti dovrei abbassarne il voto.
E' una commedia abbastanza divertente,semplice e priva di volgarità,il che per i livelli a cui,purtroppo,ci stanno abituando in Italia,mi sembra già abbastanza per consigliarne la visione.
A parte qualche eccesso poco convincente tipo : il tentativo iniziale di Bisio per spacciarsi per disabile,una Finocchiaro troppo apprensiva (comunque brava nella parte) e la scena dela falsa Castellabate,mi sono fatto parecchie risate.
Siani convince e forse questo rimane (sugli schermi) la sua migliore interpretazione,perchè io l'ho visto dal vivo e lì veramente riesce a conquistare e a intrattenere la gente.
Tornando al film,racconta,con simpatia,tante piccole abitudini e differenze della quotidianità tra nord e sud.
Ma in fondo ci svela che siamo tutti uguali e che ,in particolare, lo sono le persone buone e semplici,che sono in grado di vivere ovunque e con chiunque.
Bravissimi tutti gli attori.
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fabio57
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giovedì 10 settembre 2015
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simpaticissimo remake
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Riuscito remake di"Giù al nord" questa popolare pellicola ha raccolto premi e rastrellato consensi, sia di critica che di pubblico.L'adattamento girato nella piccola perla cilentana, trova nel luogo e nella connotazione dei personaggi la sua dimensione ideale.Sia Siani che Bisio possono esprimersi al meglio e donare agli spettatori spezzoni di grande comicità.Ha avuto un sequel più debole ma ugualmente divertente.
Simpaticissimo
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renato c.
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giovedì 25 giugno 2015
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simpatica commedia
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Simpatica commedia contro i preconcetti. Il protagonista milanese che va al sud, pieno di pregiudizi, ma che poi si ambienta abbastanza presto; dopo il tran-tran iniziale, incomincia a scoprire gli animi e la solidarietà dei dipendenti-colleghi; si affeziona e vanno a passare le serate in buone trattorie casalinghe in allegra compagnia! E fu così che i colleghi diventano amici ed anche un po'compagni di baldorie. I problemi vengono fuori quando la moglie lo vuole raggiungere, perchè egli non le aveva detto com'era relmente l'ambiente, ma l'aveva lasciata nei suoi pregiudizi. Ed è così che i colleghi-amici inscenano rappresentazione per far credere alla moglie, quando arriva che le cose erano come lei pensava! Quasi subito però la verità viene a galla ma le cose si sistemano; Bisio fa anche
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Simpatica commedia contro i preconcetti. Il protagonista milanese che va al sud, pieno di pregiudizi, ma che poi si ambienta abbastanza presto; dopo il tran-tran iniziale, incomincia a scoprire gli animi e la solidarietà dei dipendenti-colleghi; si affeziona e vanno a passare le serate in buone trattorie casalinghe in allegra compagnia! E fu così che i colleghi diventano amici ed anche un po'compagni di baldorie. I problemi vengono fuori quando la moglie lo vuole raggiungere, perchè egli non le aveva detto com'era relmente l'ambiente, ma l'aveva lasciata nei suoi pregiudizi. Ed è così che i colleghi-amici inscenano rappresentazione per far credere alla moglie, quando arriva che le cose erano come lei pensava! Quasi subito però la verità viene a galla ma le cose si sistemano; Bisio fa anche da "cupido" tra Mattia e Maria e tutto termina con felice happy-end!
Ogni popolo, ogni regione ha i suoi pregi ed i suoi difetti! E questo film fa apprezzare come la popolazione del meridione abbia un forte senso sia dell'amicizia, che dell'ospitalità e della solidarietà! Ed alla fine, quando Bisio torna a Milano, si avvera quanto gli aveva predetto Mattia al suo arrivo al Sud: "Voi del Nord quando dovete trasferirvi al Sud pingete due volte: quando arrivate e quando dovete ripartire!"
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francis 941
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lunedì 1 dicembre 2014
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benvenuti al sud
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samuele capannolo
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sabato 18 gennaio 2014
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all'insegna dello stereotipo
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Alberto Colombo è un direttore di poste della bassa brienza. Quando gli viene revocata la richiesta di trasferirsi a Milano per dare la precedenza ad un disabile, lui stesso decide di fingersi disabile, ma quando ad un colloquio commette un errore, viene trasferito a Napoli per due anni, e per uno pieno di pregiudizi come lui sarà difficile rimanere due anni al sud. Dunque eccolo qui, il remake italiano del film dei nostri cugini francesi Giù al nord diretto da Dennis Bonn. Si presenta un film "double face", da una parte c'è il lato divertente e dall'altra c'è il lato sentimentale. La comicità punta molto sul divario italiano sia a livello geografico e sia a livello di mentalità e sugli stereotipi.
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Alberto Colombo è un direttore di poste della bassa brienza. Quando gli viene revocata la richiesta di trasferirsi a Milano per dare la precedenza ad un disabile, lui stesso decide di fingersi disabile, ma quando ad un colloquio commette un errore, viene trasferito a Napoli per due anni, e per uno pieno di pregiudizi come lui sarà difficile rimanere due anni al sud. Dunque eccolo qui, il remake italiano del film dei nostri cugini francesi Giù al nord diretto da Dennis Bonn. Si presenta un film "double face", da una parte c'è il lato divertente e dall'altra c'è il lato sentimentale. La comicità punta molto sul divario italiano sia a livello geografico e sia a livello di mentalità e sugli stereotipi. Nel contesto come già detto è un film comico, ma è anche diciamo un film che tratta anche temi sociali rispecchiando molto noi italiani, riesce a mandare allo spettatore anche una morale: quella che dobbiamo mettere da parte il pregiudizio, e a mio parere è una cosa che in Italia si tocca con mano. Buona la prova per la coppia Bisio-Siani, attorniata da un cast tutto napoletano in cui si vede tutta la comicità e la spontaneità partenopea.
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sto kaiser
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venerdì 17 gennaio 2014
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che delusione, una cavolata !
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Dichiaratamente la versione italiana (copiata spudoratamente) del film "Giù al Nord" ; ma non c'è paragone; a differenza dell'originale (veramente particolare e divertente), ho trovato questo film noioso, diretto e recitato male, non sono riuscito a vederlo tutto. Ma italianamente, qualcuno l'ha anche premiato, da non credere ! Un'altra conferma di come le cose funzionano nel " Bel Paese".
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great steven
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mercoledì 16 ottobre 2013
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il direttore d'un ufficio postale scopre il sud.
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BENVENUTI AL SUD (IT, 2010) di LUCA MINIERO con CLAUDIO BISIO – ANGELA FINOCCHIARO – ALESSANDRO SIANI – VALENTINA LODOVINI – NANDO PAONE – GIACOMO RIZZO – TECO CELIO – RICCARDO ZINNA § Alberto Colombo dirige un ufficio postale in Brianza, è sposato, ha un figlio di 8 anni e una vita soddisfacente a sufficienza, ma la moglie Silvia non si accontenta e lo spinge al trasferimento a Milano. Allora lui, poiché preceduto in graduatoria da un disabile, decide di fingere a sua volta un'invalidità per ottenerlo, ma viene scoperto e, per punizione, è catapultato a Castellabate, comune in provincia di Salerno, nel "profondo" Sud che lui immagina popolato dalla camorra, dal caldo opprimente, dai rifiuti per strada e da gente poltrona che parla un dialetto pressoché incomprensibile.
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BENVENUTI AL SUD (IT, 2010) di LUCA MINIERO con CLAUDIO BISIO – ANGELA FINOCCHIARO – ALESSANDRO SIANI – VALENTINA LODOVINI – NANDO PAONE – GIACOMO RIZZO – TECO CELIO – RICCARDO ZINNA § Alberto Colombo dirige un ufficio postale in Brianza, è sposato, ha un figlio di 8 anni e una vita soddisfacente a sufficienza, ma la moglie Silvia non si accontenta e lo spinge al trasferimento a Milano. Allora lui, poiché preceduto in graduatoria da un disabile, decide di fingere a sua volta un'invalidità per ottenerlo, ma viene scoperto e, per punizione, è catapultato a Castellabate, comune in provincia di Salerno, nel "profondo" Sud che lui immagina popolato dalla camorra, dal caldo opprimente, dai rifiuti per strada e da gente poltrona che parla un dialetto pressoché incomprensibile. Con le lacrime agli occhi e un giubbotto antiproiettili, parte afflitto verso il nuovo posto di lavoro, e a sorpresa ha modo di verificare personalmente che nessuno dei luoghi comuni narrati al Nord è vero: grazie all'umanità del portalettere Mattia Volpe e degli altri colleghi, Alberto capisce che si può vivere bene anche al Sud, ma il bello sarà convincerne Silvia. Rifacimento della commedia francese Giù al Nord (2008), diretta da Dany Boon, che qui compare in un cammeo nella parte di un cliente alla filiale. Benvenuti al Sud ne ricalca fedelmente molti dialoghi e chiaramente anche la contrapposizione degli stereotipi caratterizzanti le due diverse zone del paese, e questi ultimi interessano una buona quantità di categorie: dall’alimentazione (la mozzarella di bufala contro il gorgonzola) al modo di rivolgersi (il "voi" contro il "lei"), passando naturalmente per l’enorme disuguaglianza dei dialetti che all’inizio crea non poche incomprensioni, ma non mi dilungo troppo con gli esempi, perché basta guardare il film e se ne trovano a decine. Al di là comunque dei pregiudizi che man mano vengono abbattuti e fanno spazio a sentimenti più amichevoli e confidenziali, quest’ultima fatica di L. Miniero (che ne ha sviluppato anche il soggetto) si presenta come un'analisi sufficientemente accurata e per nulla esecrabile delle abitudini del nostro popolo, che messe insieme definiscono con chiarezza una parte preponderante del nostro carattere, indipendentemente dalla provenienza regionale. Un'unica nota di rammarico sarebbe purtroppo che le idee per raccontarlo dobbiamo prenderle in prestito dall’estero.
Commedia; giudizio personale: 8 (buono)
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asdrubale03
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mercoledì 14 agosto 2013
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2 miglior commedia italiana
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una delle poche commedie italiane non volgari
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