iankenobi
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martedì 22 ottobre 2013
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l'impossibilita' di cancellare il passato
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jack ,un ragazzo alla soglia dei vent'anni presupponiamo,sta' per lasciare il penitenziario dopo una lunga detenzione,e facciamo la conoscenza di questo ragazzo del sue espressioni ingenue e delle sue fragilita' che fanno capolino gia' dall'inzio nell'incontro con il suo supervisor.
Al ragazzo viene data una nuova identita' e una nuova vita e qui cominciamo a capire che quello che lo ha portato in prigione deve essere tremendo.
Il film procede alternando l'inserimento nella nuova vita del ragazzo,ma anche con flsh back del passatoe di quelli avvenimenti che hanno portato al suo arresto.
In entrambi i casi jack sembra un ragazzo assolutamente normale eppure piano piano veniamo a conoscenza della grave colpa di cui si e' macchiato,omicido.
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jack ,un ragazzo alla soglia dei vent'anni presupponiamo,sta' per lasciare il penitenziario dopo una lunga detenzione,e facciamo la conoscenza di questo ragazzo del sue espressioni ingenue e delle sue fragilita' che fanno capolino gia' dall'inzio nell'incontro con il suo supervisor.
Al ragazzo viene data una nuova identita' e una nuova vita e qui cominciamo a capire che quello che lo ha portato in prigione deve essere tremendo.
Il film procede alternando l'inserimento nella nuova vita del ragazzo,ma anche con flsh back del passatoe di quelli avvenimenti che hanno portato al suo arresto.
In entrambi i casi jack sembra un ragazzo assolutamente normale eppure piano piano veniamo a conoscenza della grave colpa di cui si e' macchiato,omicido.
Un film che scorre inesorabile verso l'impossibilita' di ricostruirsi una vita normale,ponendoci domande sul perche'?era dentro di lui quella malvagita'?era forse causata da una famiglia assente o da amicizie sbagliate?Il regista fa' decidere a noi rendendoci la vita piu' dura perche' grazie al volto di andrew garfield che da' a jack un innocenza spontanea e pur affezzionandoci a lui e a quel tremendo errore giovanile,non possiamo che chiederci:C'e' redenzione per un crimine tanto efferrato?
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cimosa
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martedì 5 marzo 2013
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i giudici hanno sempre la barba ben curata...
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Il cinema britannico sempre ricco di fascino per il realismo dei personaggi,confermato da una grande interpretazione di Peter Mullan, si mostra in questo film con una pellicola più nitida e sicuramente innovativa.Terry,dopo aver seguito il percorso per riabilitare jack,si rivela un uomo fermo e che pensa a jack come ad un figlio.Jack,nome attribuitosi dopo 14 anni di carcere per aver ucciso una bambina insieme ad un suo amico con cui passa le giornate e che lo fà sentire partecipe e protetto,è un 24enne a cui viene data la forza e la determinazione di poter avere una seconda opportunità da Terry,unica boa per entrare in un mondo dal quale si era distaccato a 10 anni;senza perciò averne alcuna esperienza.
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Il cinema britannico sempre ricco di fascino per il realismo dei personaggi,confermato da una grande interpretazione di Peter Mullan, si mostra in questo film con una pellicola più nitida e sicuramente innovativa.Terry,dopo aver seguito il percorso per riabilitare jack,si rivela un uomo fermo e che pensa a jack come ad un figlio.Jack,nome attribuitosi dopo 14 anni di carcere per aver ucciso una bambina insieme ad un suo amico con cui passa le giornate e che lo fà sentire partecipe e protetto,è un 24enne a cui viene data la forza e la determinazione di poter avere una seconda opportunità da Terry,unica boa per entrare in un mondo dal quale si era distaccato a 10 anni;senza perciò averne alcuna esperienza.Si rivela subito la sua fragilità,la sua sensibilità e la sua purezza;infatti viene accolto al lavoro dal suo capo e fà amicizia con un suo collega della stessa età.Jack si invaghisce della segretaria della ditta,i suoi nuovi amici lo portano a ballare,si ride si beve si scherza,e quella sua innocenza viene assottigliata con un ritmo ben distribuito.Durante una consegna Jack nota un auto uscita di strada e salva la vita ad una bambina,che gli spedirà una lettera;egli chiede a Michelle(la segretaria) di uscire,i due si trovano a casa di lei,dopo una incertezza,jack fà l'amore con Michelle,che diventa la sua ragazza.Continua a frequentare gli amici e,il suo collega,vede in lui una brava persona che accetta e alla quale promette il suo aiuto ,in casi di difficoltà.Ormai entrato sempre più nella storia con Michelle e una sincera amicizia;viene colto da una colpa,la sua onestà lo spinge a parlare del suo passato,ma Terry,sapendo ciò che sarebbe successo,riesce a dissuaderlo.Una delle scene più toccanti del film è la dichiarazione del suo amore a Michelle,che ricambia;egli non crede fosse possibile e con una purezza inverosimile le confida lacrimando,che non avrebbe mai pensato di provare una tale emozione.Nei flashback si nota la difficile situazione dei due amici colpevoli,Jack,con una madre malata di cancro e il padre a cui non importa niente a parte l'alcool e le sigarette,dall'altra il suo amico che confida a Jack di venire violentato da suo fratello.Il figlio di Terry,invidioso e incompreso da suo padre,sparge la notizia di jack che dopo 14 anni è ancora considerato un mostro,il paese si scandalizza e si mobilità contro di lui.Egli perde il lavoro,cerca invano Michelle,i suoi amici lo chiamano assassino e lui è completamente solo,dopo aver preso un treno,si trova sul molo di una piccola cittadina.Seduto su una sdraio apre la lettera della bambina salvata,legge che è il suo "angelo" e lo ringrazia...E' forse quì che il film si innalza,una compensazione,alla sua inconsapevole ingenuità del bambino e la sua bontà da adulto.
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molenga
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giovedì 15 marzo 2012
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un retroterra insostenibile
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Film straordinario, non mi soffermo sulla trama perché ne guasterei la visione; raramente il cinema degli ultimi anni ha saputo disegnare dei personaggi tanto sfaccettati- in particolare quello interpretato da peter Mullan-, la trama non è intricata, sono le singole situazioni a permearsi del retroscena della narrazione fino a divenire insostenibilmente pesanti; alla sensibilità dello spettatore spetta il giudizio sui protagonisti di questa vicenda totalmente disperata e dolente, fermo restando che è impossibile definire la natura umana senza tener conto paranoicamente di ogni passaggio che ha contribuito a formarla.
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diego77
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mercoledì 2 febbraio 2011
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stupendo
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Una storia che non ti può lasciare indifferente. il protagonista è Jack, un ragazzo che non riesce a liberarsi del suo triste passato e che ha come guida Terry, un uomo che ha dedicato tutta la sua vita a "salvare" la vita degli altri seminando poi solitudine nella sua ed in quella dei suoi cari ( magistrale è la metafora che vede la sua casa estremamente spoglia ). Mi ha colpito la grande interpretazione d A. Garfield, il suo sguardo è quello di un bambino in un corpo di un uomo ormai adulto che della vita non sa quasi nulla, una tenerezza che cancella tutto il resto e che disarma. Assolutamente da vedere
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veronicab89
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lunedì 13 settembre 2010
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chi decide chi è che merita una seconda chance?
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Jack (Andrew Garfield) ha 24 anni ma è come se fosse appena nato. Non ha mai avuto una ragazza, non ha mai bevuto, non si è mai drogato, ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, è estremamente timido e riservato. Ma Jack non è Jack, il suo nome se l'è scelto da solo, una volta uscito di prigione per aver commesso un orrendo crimine quando era ancora bambino. Jack è il nome con il quale cerca di ricostruirsi una vita, grazie all'aiuto del suo tutore Terry (Peter Mullan) che vigila su di lui come un vero e proprio padre, proteggendolo da un mondo indignato per il rilascio di un tale "mostro".
Tratto dal romanzo "Boy A - storia di un ragazzo sbagliato", questa straordinaria pellicola indie è diretta da John Crowley e interpratata magistralmente da Andrew Garfield (Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo, Leoni per Agnelli e prossimamente il nuovo Spiderman).
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Jack (Andrew Garfield) ha 24 anni ma è come se fosse appena nato. Non ha mai avuto una ragazza, non ha mai bevuto, non si è mai drogato, ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, è estremamente timido e riservato. Ma Jack non è Jack, il suo nome se l'è scelto da solo, una volta uscito di prigione per aver commesso un orrendo crimine quando era ancora bambino. Jack è il nome con il quale cerca di ricostruirsi una vita, grazie all'aiuto del suo tutore Terry (Peter Mullan) che vigila su di lui come un vero e proprio padre, proteggendolo da un mondo indignato per il rilascio di un tale "mostro".
Tratto dal romanzo "Boy A - storia di un ragazzo sbagliato", questa straordinaria pellicola indie è diretta da John Crowley e interpratata magistralmente da Andrew Garfield (Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo, Leoni per Agnelli e prossimamente il nuovo Spiderman). Ruolo non facile quello di Garfield, interprete di un personaggio ormai adulto ma che dentro è ancora un bambino che cerca di scoprire il mondo, portandosi sulle spalle un tremendo passato del quale non può parlare a nessuno anche se lo vorrebbe, per instaurare dei veri e propri rapporti, senza segreti, con le persone che lo circondano, ignare della sua vera identità. Il film è uno spunto per riflettere su chi, una volta uscito di prigione, cerca di ripartire da zero, sfruttando la seconda chance che gli è stata offerta, creandosi una nuova vita, dei nuovi legami, cercando di dimenticare le azioni compiute in passato. Ricominciare non è però facile come sembra, nonostante una nuova identità: si scorge qui una critica ai giornali e alla tv, che bollano chiunque come "mostro" e "assassino" fomentando il rancore della gente e la sete di giustizia, incurante del fatto che linciare una persona, per un crimine che ha ormai scontato, non ha nulla a che vedere con essa.
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vittorio
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mercoledì 28 ottobre 2009
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splendido!!
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Film profondo, triste e ben recitato, con un finale magico......Se si è condannati non si riesce mai a salvarsi!!
Anche in questa occasione il cinema inglese dimostra di essere superiore a tutti!!
Imperdibile!!
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