La città dolente [1]

il mio giudizio non può essere del tutto corretto, perchè ho potuto vedere il film solo una volta, ormai molti anni fa e in orario notturno, per questo ho cercato una pubblicazione in video cassetta o dvd, senza ancora riuscirci, il mio desiderio era poter mostrare ai miei figli, soprattutto durante le ultime "guerre" dei balcani, il livello di "civiltà" dei Regimi Totalitari, mistificatori della Storia. Ho creduto di rapportare il senso vedendo il film di "Katyn", soprattutto nell'analogo sistema di "non" distribuzione editoriale, (sono riuscito ad avere il dvd dopo oltre sei mesi di ricerca). Avrei avuto piacere di rivedere entrambi in occasione della giornata del "Ricordo" (10 febbraio), magari sulle reti minori, come a Pasqua e Natale i film storici religiosi, senza dover aspettare 2000 anni. [+]

il mio giudizio non può essere del tutto corretto, perchè ho potuto vedere il film solo una volta, ormai molti anni fa e in orario notturno, per questo ho cercato una pubblicazione in video cassetta o dvd, senza ancora riuscirci, il mio desiderio era poter mostrare ai miei figli, soprattutto durante le ultime "guerre" dei balcani, il livello di "civiltà" dei Regimi Totalitari, mistificatori della Storia. Ho creduto di rapportare il senso vedendo il film di "Katyn", soprattutto nell'analogo sistema di "non" distribuzione editoriale, (sono riuscito ad avere il dvd dopo oltre sei mesi di ricerca). Avrei avuto piacere di rivedere entrambi in occasione della giornata del "Ricordo" (10 febbraio), magari sulle reti minori, come a Pasqua e Natale i film storici religiosi, senza dover aspettare 2000 anni. antonio [-]

E' raro nella filmografia italiana trovare film come questo che esprime i sentimenti drammatici vissuti dagli Italiani d'Istria, non si comprende come mai nessun regista italiano se ne sia mai occupato con esclusione di LUIGI ZAMPA che nel 1950 fece "CUORI SENZA FRONTIERE" (con G.Lollobrigida e R.vallone). Qui Bonnard ha il merito di aver realizzato un film che è anche un documentario su quanto i cuori e le menti delle genti italiane residenti in Istria stavano vivendo in quegli anni. La loro terra diventavano all'improvviso straniera: si ammainavano dai pennoni i Tricolori, si issava la nuova bandiera con la stella rossa jugoslava, non si parlava più l'italiano (se non tra le pareti domestiche) che si sostituiva al serbo-croato, non si canatava più LA VECIA BATANA, LA VECIA DE PARENSO bagnate di allegre bevute, ma si ballava invece il kolo nelle piazze ormai rosse. [+]

E' raro nella filmografia italiana trovare film come questo che esprime i sentimenti drammatici vissuti dagli Italiani d'Istria, non si comprende come mai nessun regista italiano se ne sia mai occupato con esclusione di LUIGI ZAMPA che nel 1950 fece "CUORI SENZA FRONTIERE" (con G.Lollobrigida e R.vallone). Qui Bonnard ha il merito di aver realizzato un film che è anche un documentario su quanto i cuori e le menti delle genti italiane residenti in Istria stavano vivendo in quegli anni. La loro terra diventavano all'improvviso straniera: si ammainavano dai pennoni i Tricolori, si issava la nuova bandiera con la stella rossa jugoslava, non si parlava più l'italiano (se non tra le pareti domestiche) che si sostituiva al serbo-croato, non si canatava più LA VECIA BATANA, LA VECIA DE PARENSO bagnate di allegre bevute, ma si ballava invece il kolo nelle piazze ormai rosse...non solo da un'ideologia avanzante ma dal rosso che quelle terre di sangue si innondavano. [-]

Tutti i comunisti dovrebbero vederlo. E VERGOGNARSI.