Chi non salta bianco è

Prolungato nel minutaggio sportivo, compiacente in modo maniacale verso il turpiloquio, Chi non salta bianco è recupera in verità nelle scene di vita da motel paraconiugale e nei dormitori dei sobborghi di Los Angeles. Esibiscono non soltanto muscoli ma anche simpatia le due star, ma la migliore è la portoricana Rosie Perez, che accende nel personaggio di Gloria qualche luce interiore che illumina un poco anche le penombre scontate del film.
Involuto e fiaccante, nevrastenico e narcotizzante, 'Chi non salta bianco è' aggiunge però, alle evoluzioni da emicrania e ai palleggi incontrollati di una trama impazzita come una maionese, la variante delle relazioni interrazziali. [+]

Prolungato nel minutaggio sportivo, compiacente in modo maniacale verso il turpiloquio, Chi non salta bianco è recupera in verità nelle scene di vita da motel paraconiugale e nei dormitori dei sobborghi di Los Angeles. Esibiscono non soltanto muscoli ma anche simpatia le due star, ma la migliore è la portoricana Rosie Perez, che accende nel personaggio di Gloria qualche luce interiore che illumina un poco anche le penombre scontate del film.
Involuto e fiaccante, nevrastenico e narcotizzante, 'Chi non salta bianco è' aggiunge però, alle evoluzioni da emicrania e ai palleggi incontrollati di una trama impazzita come una maionese, la variante delle relazioni interrazziali. Ed è subito apologo, saggezza infusa in una tisana di ovvietà.
Rimbalzando tra enfasi e fatuità, la contorta strategia narrativa di 'Chi non salta bianco' è poggiata quasi del tutto sulla sudata logorrea dei dialoghi.
In assenza del ritmo giusto, che sappia sincronizzare tra loro necessità metaforiche e spettacolari, il film si risolve alla fin fine in un lungo match tra noia e irritazione. [-]

Billy (Woody Harrelson) appena approdato a Venice Beach con la sua palla da basket intento a calcare i campetti dove i grandi dell'NBA hanno mosso i primi passi. Al campetto Sidney (Wesley Snipes) e i suoi amici stanno facendo una partita. Essere bianco in un mondo di neri non è semplice. Viene sfidato a basket per soldi. Sottovalutato proprio per il suo essere bianco Billy si scopre essere un giocatore semi-professionista. Sconfitto e fregato a Sidney viene l'idea di unirsi a Billy per spillare soldi a qualche altro sprovveduto come lui con le partite di basket. Billy accetta, bisognoso di soldi per saldare un debito, da pagare a dei malavitosi, per la sua ragazza Gloria (Rosie Perez). [+]

Billy (Woody Harrelson) appena approdato a Venice Beach con la sua palla da basket intento a calcare i campetti dove i grandi dell'NBA hanno mosso i primi passi. Al campetto Sidney (Wesley Snipes) e i suoi amici stanno facendo una partita. Essere bianco in un mondo di neri non è semplice. Viene sfidato a basket per soldi. Sottovalutato proprio per il suo essere bianco Billy si scopre essere un giocatore semi-professionista. Sconfitto e fregato a Sidney viene l'idea di unirsi a Billy per spillare soldi a qualche altro sprovveduto come lui con le partite di basket. Billy accetta, bisognoso di soldi per saldare un debito, da pagare a dei malavitosi, per la sua ragazza Gloria (Rosie Perez). E di lì sfide, campetti e risate.
Un film più che godibile, aiutato dall'ottima prova attoriale dei tre attori. Una commedia sportiva sul basket di strada, sulle diversità razziali (viste in modo simpatico), ma questa volta viste negli occhi di un bianco in un mondo di neri.
C'è poco altro da dire, tranne che nonostante le ottime prove al box office americano questo film in Italia è passato totalmente in sordina, quindi... andatelo subito a cercare!
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 “Chi non salta bianco è”, un film da vivere tutto d’un fiato, sempre che siate appassionati di basket. Questa pellicola non è da giudicare con la presunzione di dire ‘massì è un filmetto’. No. Analizzatela sapendo di assistere ad una partita in un campetto di Venice Beach, dove i riflettori sono sostituiti da vecchie luci, e quel parquet diventa il Madison Square Garden di New York, oppure lo Staples Center di Los Angeles. Il pubblico viene sostituito da giocatori che non sono all’altezza di quelli che sono in campo, che si gustano lo spettacolo aspettando la propria chance, come Bill. [+]

 “Chi non salta bianco è”, un film da vivere tutto d’un fiato, sempre che siate appassionati di basket. Questa pellicola non è da giudicare con la presunzione di dire ‘massì è un filmetto’. No. Analizzatela sapendo di assistere ad una partita in un campetto di Venice Beach, dove i riflettori sono sostituiti da vecchie luci, e quel parquet diventa il Madison Square Garden di New York, oppure lo Staples Center di Los Angeles. Il pubblico viene sostituito da giocatori che non sono all’altezza di quelli che sono in campo, che si gustano lo spettacolo aspettando la propria chance, come Bill. Io a Venice Beach ci sono stato per davvero, ed ho avuto la fortuna di assistere ad un match; vi posso assicurare che lo spettacolo offerto e lo show che i neri hanno nel sangue non va così lontano da quello che si vede in “White men can’t jump”.

Come già detto, più che concentrarsi sulla trama, che non è neanche così male, preferirei soffermarmi sulla location e sullo stile del film. “Chi non salta bianco è” incarna come meglio non si può lo spirito californiano di Venice Beach, un mondo a parte, a pochi km da Los Angeles, dove vivere alla giornata non è un delitto e il lavoro può aspettare. Giocare a pallacanestro sulla spiaggia può sembrare da infantili, ma se questo diventa ciò che ti riesce a dare da vivere, ecco che per un attimo si torna a quello Staples Center sognato sin da bambino, e si torna ad essere il migliore, come ai tempi del college. E come giocano Snipes e Harrelson…

Il film è una dimostrazione che lo sport è una chiara metafora della vita. L'agone è l'allegoria dell'iniziazione alla maturità.I due protagonisti,un bianco e un nero,che sono in continua antinomia, danno continuo sfoggio del loro talento cestistico,nelle numerosissime(meno male)e prolisse sequenze sui campi di pallacanestro per strada. La pallacanestro,o lo sport in generale per strada,a mio parere, è un ottimo modo per socializzare, fare nuove amicizie.la regia al contrario dei protagonisti non controlla il gioco ma si affida quasi esclusivamente alla bravura dei due sui campi da gioco; film povero di trama; ma che procede con perfetta linearità. Da vedere.

Certo, non ci si deve aspettare un capolavoro, ma secondo me è il miglior film che parli di sport di tutti i tempi. Divertimento a go go e battute a più non posso.

Certo, non ci si deve aspettare un capolavoro, ma secondo me è il miglior film che parli di sport di tutti i tempi. Divertimento a go go e battute a più non posso.

Ad ogni appassionato di basket e playground....un grande duo,un irresistibile comicità da playground Naturalmente sto un po enfatizzando