paolob66
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sabato 8 maggio 2021
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concordo
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Sono pienamente in accordo col pensiero che Giancarlo ha già espresso molto meglio di quanto saprei fare io, che quindi non aggiungo altro.
Per Gianmaria che non ho altro modo di contattare o per chi fosse incuriosito dalla recensione, segnalo che è finalmente visibile su Raiplay, l'ho trovato dopo averlo a lungo cercato.
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paolob66
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domenica 6 dicembre 2020
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inspiegabile
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Pienamente d'accordo con le opinioni espresse da Giancarlo è da Nebbia53, un film poetico, non urlato, mi chiedo come, con tutti i film visti e rivisti in tv, sono anni che grazie all'utilissimo servizio.di MyMovies aspetto di poterlo riveders, ora purtroppo dalla parte di Elena, ma non si vede. Contavo sulla rassegna RAI per la giornata della disabilita ma niente, senz'altro prodotti validi ma questo è scomparso dal circuito, o forse me lo sono perso io? Se potete in qualche modo esercitare qualche pressione sui palinsesti televisivi prendereste un servizio solo a me ma a chiunque si trovasse anche per caso a vederlo,grazie.
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nebbia53
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venerdì 15 novembre 2013
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eccezionale
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Eccezionale rappresentazione di un mondo, quello della disabilità, che presenta problemi che, nonostante il tempo trascorso dal lancio del film, risultano irrisolti. Ottima l'interpretazione di tutto il cast.
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giancarlo
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mercoledì 1 agosto 2007
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un film splendido
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E' sicuramente una delle migliori pellicole del cinema italiano di tutti i tempi. Il film trasmette il senso più profondo della vita, della sofferenza e del dovere. Magistralmente interpretato da Giovanna Mezzogiorno e Stefano Accorsi che ci regalano una delle loro migliori interpretazioni. Gli attori riescono, infatti, ad esprimere in modo eccezionale una profondità di sentimenti contrastanti, che danno il senso più profondo del disagio di una condizione triste (la disabilità) e del senso di smarrimento che qualsiasi persona prova nei confronti di queste persone, viste come dei fragili esseri che si ha paura anche di avvicinare per non fare loro del male. Il film mostra la fragilità della persona qualunque che si sente disorientata nel rapportarsi con un disabile e lo evidenzia proprio con Marco (Stefano Accorsi) che è trascinato in un turbine di emozioni quasi ad innamorarsi di Elena (Giovanna Mezzogiorno).
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E' sicuramente una delle migliori pellicole del cinema italiano di tutti i tempi. Il film trasmette il senso più profondo della vita, della sofferenza e del dovere. Magistralmente interpretato da Giovanna Mezzogiorno e Stefano Accorsi che ci regalano una delle loro migliori interpretazioni. Gli attori riescono, infatti, ad esprimere in modo eccezionale una profondità di sentimenti contrastanti, che danno il senso più profondo del disagio di una condizione triste (la disabilità) e del senso di smarrimento che qualsiasi persona prova nei confronti di queste persone, viste come dei fragili esseri che si ha paura anche di avvicinare per non fare loro del male. Il film mostra la fragilità della persona qualunque che si sente disorientata nel rapportarsi con un disabile e lo evidenzia proprio con Marco (Stefano Accorsi) che è trascinato in un turbine di emozioni quasi ad innamorarsi di Elena (Giovanna Mezzogiorno).Il protagonista a contatto con la fortissima energia vitale di questa ragazza in carrozzina è trascinato in un percorso psicologico intimo e sociale, delicato e violento durante il quale metterà in discussione le priorità e i principi che hanno regolato la sua vita, fino all'incontro con Elena, il lavoro, gli affetti e i legami. Questo film consacra Elisabetta Lodoli come una delle migliori registe italiane di tutti i tempi.
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(di gianmaria)
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