elgatoloco
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lunedì 22 aprile 2019
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ottimo film da riscoprire
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Di origine ebraico-austriache, Otto Preminger, regista più che notevole, con questo"The Cardinal"(1963)mostra un affresco di storia, di come l'Austria con l'Anschluss sia stata fagocitata dalla Germania nazista, di come l'ideologia razzista dominante nel South degli USA e soprattutto in Georgia abbia influenzato tragicamente atteggiamenti e comportamenti; tutti episodi che compaiono nella vita di questo prete combattuto(anche con tentazioni di spretarsi, in anni giovnali)che nonostante tutto diverrà cardinale, mantenendo una sua coerenza pastorale, dogmatica e(in senso lato)"politica". Da un romanzo di Hnery Morton Robinson, Preminger trae un film degnissimo, sul piano storico, derivante anche dalla sua ovvia conoscenza della realtà austriaca(il primo presidente austriaco dopo la Liberazione e la Guerra, Karl Renner, teorico socialista, scrive che gli Austriaci sono diversi dai Tedeschi, per inciso.
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Di origine ebraico-austriache, Otto Preminger, regista più che notevole, con questo"The Cardinal"(1963)mostra un affresco di storia, di come l'Austria con l'Anschluss sia stata fagocitata dalla Germania nazista, di come l'ideologia razzista dominante nel South degli USA e soprattutto in Georgia abbia influenzato tragicamente atteggiamenti e comportamenti; tutti episodi che compaiono nella vita di questo prete combattuto(anche con tentazioni di spretarsi, in anni giovnali)che nonostante tutto diverrà cardinale, mantenendo una sua coerenza pastorale, dogmatica e(in senso lato)"politica". Da un romanzo di Hnery Morton Robinson, Preminger trae un film degnissimo, sul piano storico, derivante anche dalla sua ovvia conoscenza della realtà austriaca(il primo presidente austriaco dopo la Liberazione e la Guerra, Karl Renner, teorico socialista, scrive che gli Austriaci sono diversi dai Tedeschi, per inciso.e la citazione non vuole essere casuale ma contestuale), sul piano umano, quando tratteggia la crisi esistenziale che ogni persona può atttraversare, se pensa e riflette, mostrando uno spaccato storico che ci si impegna sempre perché non ritorni ma spesso tende a tornare in tutta Europa e anche fuori dal"Vecchio Continente". Film drammatico, condotto con classe assoluta, va visto, rivisto e meditato. L'interprete principale, Tom Tryon è convincente ma non travolgente. Meglio di lui, nelle rispettive caratterizzazioni di prelati più anziani, JOhn Huston e Raf Vallone, mentre Romy Schneider è da apprezzare qui in una caratterizzazione assolutamente drammatica, aliena sia dal personaggio della principessa Sissi sia dai pur ragguardevoli film realizzati in Francia e in Italia, negli anni più maturi della sua carriere. Regista europeo naturalizzato USA, Preminger ha una filmografia da riscoprire per intero, di cui questo"The Cardinal"+ esempio in qualche modo emblematico. El Gato
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elgatoloco
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domenica 13 luglio 2014
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non è se non biografia filmico-romanzata
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Credo sia opportuno parlare di biografia filmico-romanzata, proba e "schietta"come sapeva fare quel più che mestierante di Otto Preminger, poi ingiustamente trascurato. Non un capolavoro, non un film di e da immagini folgoranti, ma una storia, relativamente ben narrata. Particolarmente coinvolgente la parte che riguarda il razzismo, dove Preminger, di origini ebraiche, sente particolarmente il problema. Un film senz'altro onesto, a suo modo, da non trascurare, anche se vale quanto scritto sopra.Aggiungere di più sarebbe pletorico: anche dal punto di vista strettamente tecinico-espressivo, il procedimento premigeriano è abbastanza lineare-tradizionale, senza ellissi e/o metafore, il che certo facilita la fruizione da parte di un pubblico potenzialmente anche molto ampio e culturalmente variegato.
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Credo sia opportuno parlare di biografia filmico-romanzata, proba e "schietta"come sapeva fare quel più che mestierante di Otto Preminger, poi ingiustamente trascurato. Non un capolavoro, non un film di e da immagini folgoranti, ma una storia, relativamente ben narrata. Particolarmente coinvolgente la parte che riguarda il razzismo, dove Preminger, di origini ebraiche, sente particolarmente il problema. Un film senz'altro onesto, a suo modo, da non trascurare, anche se vale quanto scritto sopra.Aggiungere di più sarebbe pletorico: anche dal punto di vista strettamente tecinico-espressivo, il procedimento premigeriano è abbastanza lineare-tradizionale, senza ellissi e/o metafore, il che certo facilita la fruizione da parte di un pubblico potenzialmente anche molto ampio e culturalmente variegato. El Gato
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gionni47
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domenica 29 dicembre 2013
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film deludente
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Il film esprime la mediocrità di molti film di un'epoca appena uscita dal maccartismo. In quei tempi la propaganda degli Stati Uniti influiva anche su film come questo che, pur essendo di discreta fattura, non nasconde una retorica a favore degli USA e della Chiesa. I personaggi non godono di finezza psicologica e vengono mostrati in modo didascalico mentre passano, ad esempio, da una ammirazione sfacciata per il nazismo ad un'avversione estrema per esso, un momento dopo. Il film finisce con un prevedibile e generico monito contro la tirannia ed una venerazione per la democrazia, suggerendo che l'America era la patria di essa, come anche della libertà. Si tace ovviamente sulle responsabilità che la Chiesa aveva avuto nel non opporsi realmente all'avanzata del Nazifascismo e sulle colpe dell'imperialismo americano.
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Il film esprime la mediocrità di molti film di un'epoca appena uscita dal maccartismo. In quei tempi la propaganda degli Stati Uniti influiva anche su film come questo che, pur essendo di discreta fattura, non nasconde una retorica a favore degli USA e della Chiesa. I personaggi non godono di finezza psicologica e vengono mostrati in modo didascalico mentre passano, ad esempio, da una ammirazione sfacciata per il nazismo ad un'avversione estrema per esso, un momento dopo. Il film finisce con un prevedibile e generico monito contro la tirannia ed una venerazione per la democrazia, suggerendo che l'America era la patria di essa, come anche della libertà. Si tace ovviamente sulle responsabilità che la Chiesa aveva avuto nel non opporsi realmente all'avanzata del Nazifascismo e sulle colpe dell'imperialismo americano. Otto Preminger quindi mostra di essere figlio della sua epoca, cosa che difficilmente accade ai registi eccezionalmente grandi.
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fedeleto
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giovedì 26 maggio 2011
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il cardinale tormentato
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Preminger oramai regista di culto(vertigine,l'uomo dal braccio d'oro,bonjour tristesse),firma un piccolo gioiello che analizza il rapporto di un uomo e della sua crisi sulla fede.Un prete promosso successivamente vescovo,vive con la certezza della sua fede,ma poco dopo ,nel momento in cui ritorna nella sua citta',si sente il peso dei problemi familiari,non sapendo se la decisione giusta sia quella di dio o la sua.Dubbioso verra' inviato in un altro posto dove conoscera' un parroco malato di sclerosi,elemento di riflessione ed indagine si trovera' a interiorizzare le sue giornate,avendo anche problemi nel vedere la sorella in opposizione con lui poiche' l'uomo che avrebbe voluto sposare era ebreo.
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Preminger oramai regista di culto(vertigine,l'uomo dal braccio d'oro,bonjour tristesse),firma un piccolo gioiello che analizza il rapporto di un uomo e della sua crisi sulla fede.Un prete promosso successivamente vescovo,vive con la certezza della sua fede,ma poco dopo ,nel momento in cui ritorna nella sua citta',si sente il peso dei problemi familiari,non sapendo se la decisione giusta sia quella di dio o la sua.Dubbioso verra' inviato in un altro posto dove conoscera' un parroco malato di sclerosi,elemento di riflessione ed indagine si trovera' a interiorizzare le sue giornate,avendo anche problemi nel vedere la sorella in opposizione con lui poiche' l'uomo che avrebbe voluto sposare era ebreo.costretto a prendere una decisione drastica,ovvero se far abortire o far nascere il bambino alla sorella scegliera' di farlo nascere nonostante il dolore della perdita della sorella.divorato dal dubbio partira' in austria dove conoscera' una bellissima giovane che fara' vacillare la sua vocazione.Anche se la sua fede non lo abbandonera' e nonostante si trovera' persino coinvolto in un'aggressione di non fedeli,rimarra' ferreo nei suoi principi e nella sua vocazione.Un film decisamente ambizioso,e nonostante le tre ore riesce a scorrere con un certo ritmo,ma la tematica del dubbio seppur affrontata con sufficenza,la tematica della religione viene accantonata,e forse il film risulta in un certo senso incompleto,ma nonostante tutto si riconosce il merito a preminger di aver girato un film con ottime sequenze(la lunga scalinata del prete nei titoli di coda iniziale,simboleggiano il suo lungo cammino verso la fede,l'aggressione dei non fedeli che immortalano una croce di fuoco con i volti incappucciati),rimane dunque un ottimo film che senza dubbio e' degno di portare la firma di un grande regista come preminger.
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lara82
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venerdì 29 gennaio 2010
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bel film drammatico
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Film da vedere. Racconta la vicenda drammatica di un sacerdote che fa carriera nell'ambito ecclesiastico fino a diventare cardinale. Nell'arco della sua vita sarà sempre combattuto tra l'amore per una ragazza e la sua personale ambizione di far carriera. E' un po' un'altra versione di "Uccalli di Rovo", anche se qui la vicenda è molto più articolata e complessa, molto intenso il protagonista. Anche nelle sue scelte di vita si trova a combattere tra la "morale", le scelte etiche, e l'amore per la sua famiglia... Molto attuale. Breve apparizione di Romy Schneider che ci regala un' interpretazione molto intensa e drammatica, parla con gli occhi, veramente bravissima.
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Film da vedere. Racconta la vicenda drammatica di un sacerdote che fa carriera nell'ambito ecclesiastico fino a diventare cardinale. Nell'arco della sua vita sarà sempre combattuto tra l'amore per una ragazza e la sua personale ambizione di far carriera. E' un po' un'altra versione di "Uccalli di Rovo", anche se qui la vicenda è molto più articolata e complessa, molto intenso il protagonista. Anche nelle sue scelte di vita si trova a combattere tra la "morale", le scelte etiche, e l'amore per la sua famiglia... Molto attuale. Breve apparizione di Romy Schneider che ci regala un' interpretazione molto intensa e drammatica, parla con gli occhi, veramente bravissima.
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