jackiechan90
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lunedì 25 aprile 2016
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c'è del marcio in danimarca
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"Terken in trouble" non è nè un film pedagogico nè rassicurante. Lo scopo non è quello di dare una morale o una lezione ma semplicemente di descrivere quello che è l'adolescenza, ovvero un inferno da cui si esce (forse) solo traumatizzati. Ed è da questyo presupposto che bisogna considerare questo piccolo esperimento dell'animazione danese. Un film d'animazione pensato per gli adulti più che per i bambini o i ragazzi, per ricordargli quella che è stata anche la loro esperienza, un mondo fatto di vessazioni continui da parte dei più forti, d'incomprensione, di ansia e noia continua, chiusi in un microcosmo sempre uguale come quello della scuola.
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"Terken in trouble" non è nè un film pedagogico nè rassicurante. Lo scopo non è quello di dare una morale o una lezione ma semplicemente di descrivere quello che è l'adolescenza, ovvero un inferno da cui si esce (forse) solo traumatizzati. Ed è da questyo presupposto che bisogna considerare questo piccolo esperimento dell'animazione danese. Un film d'animazione pensato per gli adulti più che per i bambini o i ragazzi, per ricordargli quella che è stata anche la loro esperienza, un mondo fatto di vessazioni continui da parte dei più forti, d'incomprensione, di ansia e noia continua, chiusi in un microcosmo sempre uguale come quello della scuola. Per questo il film non giudica nè condanna Terkel, l'adolescente normale in un mondo anormale che è descritto in maniera (purtroppo) molto realistica. Così come non vengono giudicati Jason, l'amico undeground di sempre, i due bulli Stan e Staki e la chiattona. Tutti sono descritti in maniera omologata ma non banale e la concretezza dei loro atteggiamenti e del loro slang (ben realizzato sia nella versione originale sia in quella italiana da Elio e le Storie Tese) che ricalca quello esistente dei gggiovani.
Tecnicamente la computer grafica con cui è realizzato Terken è molto grezza e stilisticamente inferiore a quella di altre pellicole d'animazione ma è proprio questa sua semplicità dei linemanti che la rende ancora più verosimile. Le gag continue (il papàche risponde sempre sì è solo una delle perle di questa pellicole) inoltre si sposano bene con l'ambientazione e con i personaggi e le canzoni rendono la narrazione avvincente trasformando un conflitto adoelscenziale in un thriller horror dal risvolto interessante perché pone in causa il ruolo educativo che spesso è causa e non soluzione dei problemi, una scelta certamente non convenzionale che da solo rappresenta il verosignificato dell'innovazione di questa pellicola. Una pellicola che, ripetiamo, non è rivolta ai ragazzi ma agli stessi adulti che speso si comportano esattamente come quelli rappresentati nel film.
Ottimo, infine, il lavoro degli Elii che, con il loro stile, rescono a rendere il doppiaggio, per una volta, veritiero e non pesante e falso, immedesimandosi completamente nei loro personaggi che sembrano usciti da Tapparella e Servi della Gleba e che mostrano come ci sia del marcio, acora oggi, nel paese di Amleto.
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poldo
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sabato 28 marzo 2009
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insomma...
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L'ho trovato un cartone abbastanza bello ma mi aspettavo qualcosa di più. Solo a tratti divertente è troppo spesso eccessivamente e guatuitamente violento e volgare. Da segnalare il doppiaggio molto simpatico e qualche bella canzone di Elio e Le Storie Tese.
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bitta
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lunedì 7 aprile 2008
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w elio e le storie tese
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alla fine questo film regge xkè è doppiato dagli elii, grandissimi artisti, forse i migliori in italia e per la canzoncina banane giganti cantata dal grande faso( bassistadegli elii)
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bordata
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giovedì 24 gennaio 2008
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f....ulo a te....sorpresa.
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sorpresa.
lieta sorpresa.
checchè ne dicano i critici ,questo è un film intelligente e non così volgare come poi è definito.
studiato bene,ironico al punto giusto.
una sferzata al buonismo e al moralismo imperante.
grande la canzoncina:f...ulo a te sei proprio un cesso e tua madre gonfia banane giganti...a mazzi da sei.
ce ne fossero di prodotti così!
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uzzo
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sabato 3 novembre 2007
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ma guarda ke rocco tanica non è jason! faso fa jason!
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requiem
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martedì 18 aprile 2006
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una tra le più immani c.....te che abbia mai visto
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Se non addirittura la peggiore. Non ricordo di avere mia visto neppure delle soap opera raggiungere un così infimo livello.
Io forse non capirò l'"impenetrabile universo" di Terkel, ma posso assicurare che il film fa schifo.
Un'ora di linguaggio scurrile e nulla più. Davvero mi domando come si possa consigliare un film del genere.
Zero umorismo, zero sentimento, zero azione.
Nulla davvero nulla, il vuoto in versione volgare, squallido, pixar.
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delauris
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domenica 22 gennaio 2006
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grande doppiaggio
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Ci si domanda come sia il film in lingua originale visto lo slang usato da Elio e le storie tese, io ho l'impressione che addirittura sia migliorato. Il cartone è veramente super, il disegno molto originale e fatto bene mentre la storia ha la freschezza della quotidianità, chi non ha fatto analogie con la propria adolescenza? Chi non ha trovato qualche personaggio che gli ricorda qualcuno? Da vedere!
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