kaipy
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mercoledì 11 ottobre 2017
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diverso dal solito
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In un avamposto militare in Sierra Nevada viene spedito il neo tenente Boyd. Promosso ma anche accusato di codardia.
L'avamposto, isolato tra le montagne, è abitato da sodati alla deriva.
Una notte giunge un uomo ferito in stato di choc. Racconta di aver fatto parte di una carovana di pionieri i cui partecipanti ridotti alla fame si sono dati al... cannibalismo.
Subito il capitano organizza una spedizione per verificare la storia e salvare una possibile sopravvissuta.
La missione riserva qualche sorpresa.
Ecco per sommi capi la trama. Il tema del film è quindi il cannibalismo.
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In un avamposto militare in Sierra Nevada viene spedito il neo tenente Boyd. Promosso ma anche accusato di codardia.
L'avamposto, isolato tra le montagne, è abitato da sodati alla deriva.
Una notte giunge un uomo ferito in stato di choc. Racconta di aver fatto parte di una carovana di pionieri i cui partecipanti ridotti alla fame si sono dati al... cannibalismo.
Subito il capitano organizza una spedizione per verificare la storia e salvare una possibile sopravvissuta.
La missione riserva qualche sorpresa.
Ecco per sommi capi la trama. Il tema del film è quindi il cannibalismo. Forse il soggetto non pare così originale, e forse questo potrebbe far sembrare il film piuttosto banale, ma ci sono indubitabili motivi d'interesse.
Il primo è l'ambientazione : la guerra di Secessione americana.
Il secondo è l'approccio western dell'avamposto sperduto tra le montagne.
Il terzo è la caratterizzazione dei persoanggi. Nessuno di loro è statico. Pur essendo un film di genere horror i protagonisti della vicenda non sono bidimensionali ma presentano una personalità piuttosto complessa.
Primo fra tutti il silenzioso tenente, il codardo. Mentre, dalla sua prima apparizione, il disperato fuggito al massacro diventa lo strumento per innalzare la tensione nel film, trasformandosi nella nemesi del tenente.
Come horror è certamente un film diverso, e, forse, questo ne ha determinato l'insuccesso. (Mymovies lo cataloga come drammatatico)
Credo, sinceramente, che sia un film che debba essere rivalutato.
Perché non è un film che ti trascina, pur facendoti immergere in quella realtà in modo assai realistico, piuttosto ti coinvolge lentamente, e per questo è tra quelli che si non si dimenticano facilmente. Ci sono implicazioni sotterranee che lo rendono decisamente sopra la media.
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dandy
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mercoledì 28 settembre 2011
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la carne umana è stata servita in modi migliori!
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Si potrebbe al momento considerarlo l'ultimo vero e proprio "cannibal movie"(ma con i film nostrani ambientati in Sud America ha poco con cui spartire).Un ibrido tra avventura horror e western dall'ambientazione suggestiva(girato tra le altre parti in Messico e Slovacchia)con una efficace tensione nella prima parte.E la giusta quantità di sangue(ma non aspettatevi cose come viscere mangiate fresche,arti arrostiti a fuoco lento e macellazioni a go go).Quello che non convince e che non funziona,è il modo in cui è mostrata la svolta soprannaturale,l'idea del Wendigo(una leggenda indiana secondo cui chi ne viene attaccato si nutre di carne umana e diventa invulnerabile)e ciò che ne consegue,come il cattivo che non muore mai o lo scontro tra i protagonisti disumanizzati.
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Si potrebbe al momento considerarlo l'ultimo vero e proprio "cannibal movie"(ma con i film nostrani ambientati in Sud America ha poco con cui spartire).Un ibrido tra avventura horror e western dall'ambientazione suggestiva(girato tra le altre parti in Messico e Slovacchia)con una efficace tensione nella prima parte.E la giusta quantità di sangue(ma non aspettatevi cose come viscere mangiate fresche,arti arrostiti a fuoco lento e macellazioni a go go).Quello che non convince e che non funziona,è il modo in cui è mostrata la svolta soprannaturale,l'idea del Wendigo(una leggenda indiana secondo cui chi ne viene attaccato si nutre di carne umana e diventa invulnerabile)e ciò che ne consegue,come il cattivo che non muore mai o lo scontro tra i protagonisti disumanizzati.Carlyle è fin troppo istrionico nel delineare una sorta di Hannibal demoniaco.Pierce è discreto,il resto del cast più o meno ok(Arquette ha il solito ruolo idiota:uno sballato,nell'800).Buona la beffa finale.Pare ci siano state traversie produttive:Carlyle avrebbe cacciato dal set il regista Manchevski.Discontinua colonna sonora di Michael Nyman e Damon Albarn.Meno peggio di tanta altra roba odierna considerata discreta,ma non abbastanza da meritare un' attenzione particolare.
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frankie86
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mercoledì 10 giugno 2009
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un mix di horror/dramma e western
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Discreto mix di western e horror...ho apprezzato particolamrnete le intepretazioni dei due attori principali: Guy Pearce e soprattutto Robert Carlyle, un attore davvero carismatico...l'atmosfera è buona, ma viene un po' rovinata dalla colonna sonora che a volte è troppo invadente...questo film cambia genere di continuo, all'inizio si presenta come un western, poi sfocia nell'horror per poi virare verso toni drammatici...in effetti tocca superficialmente tutti e tre questi generi...il cannibale si comporta esattamente come un vampiro, ma il fatto che divori la carne umana e non solo il sangue lo rende forse più disgustoso...come nota negativa forse posso segnalare la lentezza di alcuni passaggi e personaggi di contorno appena abbozzati.
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Discreto mix di western e horror...ho apprezzato particolamrnete le intepretazioni dei due attori principali: Guy Pearce e soprattutto Robert Carlyle, un attore davvero carismatico...l'atmosfera è buona, ma viene un po' rovinata dalla colonna sonora che a volte è troppo invadente...questo film cambia genere di continuo, all'inizio si presenta come un western, poi sfocia nell'horror per poi virare verso toni drammatici...in effetti tocca superficialmente tutti e tre questi generi...il cannibale si comporta esattamente come un vampiro, ma il fatto che divori la carne umana e non solo il sangue lo rende forse più disgustoso...come nota negativa forse posso segnalare la lentezza di alcuni passaggi e personaggi di contorno appena abbozzati...pur trattando il tema del cannibalismo, non c'è molta abbondanza di scene truculente e splatter...
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ruggero
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giovedì 19 febbraio 2009
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western horror
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Inizia alla maniera classica dei western e finisce in horror.Non mi é dispiaciuto e la colonna sonora che ammetto forse non é delle più adatte ad un horror,io l'ho trovata originalissima.Bravissimi gli interpreti e la scenografia.Qualche pecca nella regia...Comunque l'ho visto e non me ne dispiace affatto!
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bubo
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martedì 17 febbraio 2009
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questo è horror!
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Uno dei pochi horror davvero riusciti, c'è la tensione, il sangue, tutto quanto, ma ha anche una storia, ben congegnata e portata avanti, stupendi paesabbi e atmosfere, divertente la colonna sonra spesso in contrasto!!ù
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andrea
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giovedì 8 gennaio 2009
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ravenous
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Quando gli abitanti di un isolato avamposto militare si imbattono in un sopravvissuto misterioso, il terrore della morte comincia, animato dal superstite poi rivelatosi feroce cannibale. La trama premette bene, e le ambientazioni di Bryce Perrin si mantengono all'altezza svolgendo pienamente il ruolo di 'scenografia'. Dagli attori(un cattivo Robert Carlyle, il capitano Guy Pearce, il tenente Jeffrey Jones e un ruolo sprecato per David Arquette) ci si aspettano buone interpretazioni e anche per quanto riguarda ai 'trucchi speciali'(intesi come make up) nulla da ridire; tutto perfetto nei minimi particolari. Quello che non va è lo script di Ted Griffin e la regia dallo stile confusionista di Antonia Bird.
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Quando gli abitanti di un isolato avamposto militare si imbattono in un sopravvissuto misterioso, il terrore della morte comincia, animato dal superstite poi rivelatosi feroce cannibale. La trama premette bene, e le ambientazioni di Bryce Perrin si mantengono all'altezza svolgendo pienamente il ruolo di 'scenografia'. Dagli attori(un cattivo Robert Carlyle, il capitano Guy Pearce, il tenente Jeffrey Jones e un ruolo sprecato per David Arquette) ci si aspettano buone interpretazioni e anche per quanto riguarda ai 'trucchi speciali'(intesi come make up) nulla da ridire; tutto perfetto nei minimi particolari. Quello che non va è lo script di Ted Griffin e la regia dallo stile confusionista di Antonia Bird. Non è che i due non siano all'altezza del prodotto ma, tra le brutte e frastornanti musiche di Michael Nyman e Damon Albarn e qualche alto e basso nel senso narrativo, il film(e la regia) si perdono nei boschi dove è ambientata la storia. Il film è comunque più che discreto e il messaggio che lancia è sufficientemente sostenuto dall'appunto, scarsa sceneggiatura di Griffin. Di horror c'è poco, più che altro per definire L'Insaziabile, bisognerebbe usare thriller d'avventura.
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roby23
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mercoledì 9 luglio 2008
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ottimo
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Ottimo, anke grazie ai numerosi colpi di scena
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