critichetti
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giovedì 6 ottobre 2016
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insomma...
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Voglio essere sincero:è un peccato dover dare un voto così basso ad un film del genere,ma purtroppo credo di non poter fare altrimenti.Mi spiego:il film tratta dei temi interessantissimi:la pedofilia,il rapporto insegnanti-allievi,la facilità con cui i mass media possono o esaltare o rovinare una persona riuscendo a manipolare le menti delle persone con una facilità a volte imbarazzanti e tante altre tematiche che viste in un film INDIPENDENTE e ITALIANO sono una cosa non da tutti i giorni.Ma ahimè ci sono degli errori abbastanza grossolani.A cominciare dalla caratterizzazione dei personaggi:il protagonista appare una persona eccellente,senza difetti,che deve giostrarsi in una situazione familiare e lavorativa molto complessa ma riesce a cavarsela sempre alla grande,mentre il personaggio di Federica Sbrenna (che tra le altre cose dimostra chiaramente di essere più grande di 13 anni) è la classica "smorfiosa",una che fin dalle prime scene appare subito fastidiosa e cattiva (e sono gentile con i termini,vi lascio immaginare le parole che vorrei usare).
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Voglio essere sincero:è un peccato dover dare un voto così basso ad un film del genere,ma purtroppo credo di non poter fare altrimenti.Mi spiego:il film tratta dei temi interessantissimi:la pedofilia,il rapporto insegnanti-allievi,la facilità con cui i mass media possono o esaltare o rovinare una persona riuscendo a manipolare le menti delle persone con una facilità a volte imbarazzanti e tante altre tematiche che viste in un film INDIPENDENTE e ITALIANO sono una cosa non da tutti i giorni.Ma ahimè ci sono degli errori abbastanza grossolani.A cominciare dalla caratterizzazione dei personaggi:il protagonista appare una persona eccellente,senza difetti,che deve giostrarsi in una situazione familiare e lavorativa molto complessa ma riesce a cavarsela sempre alla grande,mentre il personaggio di Federica Sbrenna (che tra le altre cose dimostra chiaramente di essere più grande di 13 anni) è la classica "smorfiosa",una che fin dalle prime scene appare subito fastidiosa e cattiva (e sono gentile con i termini,vi lascio immaginare le parole che vorrei usare).Il problema di una caratterizzazione così forte è che lo spettatore non riesce ad immedesimarsi in nessuno dei personaggi,perchè sono o troppo perfetti o troppo fastidiosi!A questo aggiungiamoci una fotografia piuttosto scarsa (capisco il poco budget,però è proprio brutta da vedere).Poi onestamente mi chiedo a cosa serviva quel video che ad un certo punto la ragazza gira con un'amica,ma pazienza.Il finale ha un bel messaggio,ma reso così non riesce ad essere pienamente capito.Ed è un peccato.
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fulvia
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lunedì 16 novembre 2009
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bel film..mi è piaciuto molto!
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Bel film!! E detto da me è tutto un programma! Sono molto critica, ma su questa pellicola non posso esprimere giudizi negativi, perchè mi ha scosso. Un bel lavoro, ricco di colpi di scena. Non ho perso una sola scena, l'ho assaporato fino in fondo, nessuna scena noiosa o lunga, buone le riprese, bravo il protagonista. Bello!...Sì, proprio un bel film!
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elena
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mercoledì 10 settembre 2008
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film tremendamente attuale e impegnato
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"L'uomo spezzato" di Stefano Calvagna sa scuotere gli animi di quanti si trovino a stretto contatto con il distorto mondo degli adolescenti di oggi.
E' un film encomiabile per la delicatezza morale con cui il regista riesce a gestire un tema scabroso come quello delle false accuse e della pedofilia. Il realismo buca lo schermo e si fa beffe delle decine di film costipati e volgari che tentano di affrontare l'argomento, riuscendo solo a fare sensazione con scene da censura.
Calvagna non si piega al mercato dell'ostentazione e rilancia con questa pellicola intensa, dal profondo senso morale e dall'indubbia capacità espressiva. A cementare i punti di forza di questo film un lancinante Flavio Bucci che dimostra quel talento mai tramontato dell'attore di sostanza e di esperianza e un sempreverde Ivo Garrani.
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"L'uomo spezzato" di Stefano Calvagna sa scuotere gli animi di quanti si trovino a stretto contatto con il distorto mondo degli adolescenti di oggi.
E' un film encomiabile per la delicatezza morale con cui il regista riesce a gestire un tema scabroso come quello delle false accuse e della pedofilia. Il realismo buca lo schermo e si fa beffe delle decine di film costipati e volgari che tentano di affrontare l'argomento, riuscendo solo a fare sensazione con scene da censura.
Calvagna non si piega al mercato dell'ostentazione e rilancia con questa pellicola intensa, dal profondo senso morale e dall'indubbia capacità espressiva. A cementare i punti di forza di questo film un lancinante Flavio Bucci che dimostra quel talento mai tramontato dell'attore di sostanza e di esperianza e un sempreverde Ivo Garrani. Non concepisco come possano esistere persone capaci di non apprezzare un film del genere che, pur essendo frutto del bistrattato cinema indipendente italiano, riesce magnificamente a convincere su tutti i fronti. Un consiglio a tutti coloro che non sono riusciti a coglierne l'essenza: riguardatelo con gli occhi un po' più aperti e il cinismo un po' più chiuso.
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peach
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lunedì 10 marzo 2008
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molto gradito!
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Ho visto il film molto tempo fa e ricordo di averlo consigliato a qualche mia amica.
Questo film, solo per il fatto che descrive la più terribile delle accuse, rivolta verso un bravo giovane (ovviamente innocente)è già di per sè un film da vedere. In più la ragazzina recita più che bene quel ruolo. Descrive un tipo di persona che noi ci auspichiamo di non incontrare mai nella nostra vita, ma che purtroppo esiste eccome. E' ovvio che il film e l'interpretazione degli attori è una questione di gusti, ma colui che lo definisce ridicolo è il classico "struzzo": vive nel suo mondo e non gli interessa niente di riflettere su certi argomenti. Io dico che riflettere non ci può far che bene!
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fabio
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mercoledì 29 agosto 2007
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indegno!
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Storia che sembra la fotocopia di se stessa:un'apoteosi dei tipici clichè del genere senza un briciolo di originalità.Attori improponibili(la protagonista è credibile come tredicenne come un nero potrebbe fare Elvis Presley).E quella specie di finale soprannaturale(cosa centrava "L'urlo" di Munch)?Leggetevi solo la frase che appare dopo e cambiate canale senza vederlo.
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anninad
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venerdì 29 giugno 2007
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ma le scuole di recitazione non esistono più...?
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L'idea del film è purtroppo più attuale che mai,fa riflettere. Ed il film in sè non è malaccio. Ma la recitazione.... brrr.... mio nipote di 3 anni è molto più bravo, quando finge di piangere, che non la protagonista! Gli altri non si può certo dire siano dei fuoriserie....
E.... un appunto: anche qui come purtroppo in molti altri film (italiani e non) l'esempio non è dei migliori: a parte le solite sigarette (ormai chi ci bada più?... Beh,veramente il nipote di cui sopra comincia a far domande su cosa è giusto e cosa no...), i registi dovrebbero sapere che in auto si devono mettere le cinture.....
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sir.auron93
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venerdì 2 marzo 2007
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recensione, commento e domanda
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Laura (Sbrenna) ha 13 anni, i suoi genitori sono separati e hanno poco tempo da dedicarle. La ragazza si innamora del suo professore d'arte (Calvagna), un uomo cordiale che ha, con i suoi allievi, un rapporto amichevole e diretto. Il sogno di Laura è quello comune a milioni di sue (quasi) coetanee, fare la velina. Nel frattempo decide di misurare la propria sessualità, che ha mutuato dalla televisione, seducendo il professore.
A mio parere, è un ottimo film sia per la storia che per la bravura degli attori. In particolare mi ha colpito Laura, che nonostante la sua poca età è una delle migliori attrici italiane.
Dovevo comunque chiedere una cosa - Dopo aver risolto il problema della falsa accusa (di pedofilia), alla fine il nostro Stefano si trova in un parchetto e tutti cominciano a scappare nuovamente appena lo vedono.
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Laura (Sbrenna) ha 13 anni, i suoi genitori sono separati e hanno poco tempo da dedicarle. La ragazza si innamora del suo professore d'arte (Calvagna), un uomo cordiale che ha, con i suoi allievi, un rapporto amichevole e diretto. Il sogno di Laura è quello comune a milioni di sue (quasi) coetanee, fare la velina. Nel frattempo decide di misurare la propria sessualità, che ha mutuato dalla televisione, seducendo il professore.
A mio parere, è un ottimo film sia per la storia che per la bravura degli attori. In particolare mi ha colpito Laura, che nonostante la sua poca età è una delle migliori attrici italiane.
Dovevo comunque chiedere una cosa - Dopo aver risolto il problema della falsa accusa (di pedofilia), alla fine il nostro Stefano si trova in un parchetto e tutti cominciano a scappare nuovamente appena lo vedono. Perché ?
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[+] ma li riconosci gli attori bravi?
(di anninad)
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[+] più chiaro di così!
(di matteo)
[ - ] più chiaro di così!
[+] perchè il sospetto del mostro rimane appiccicato
(di fulvia)
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frizzina
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lunedì 29 gennaio 2007
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nel tentativo di....
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Film che io ho trovato davvero brutto.
Personaggi caratterizzati al minimo, recitazione per nulla convincente, trama vaga e superficiale (laddove c'erano invece molti spunti di riflessione che sarebbe stato interessante approfondire), sviluppi che piombano dal cielo come meteore del tutto scontate, scenografie pessime, attori per nulla coinvolgenti,...
L'unico punto a favore di questo film è il fatto che tratta argomenti "piccanti", facilmente fraintendibili e molto discussi: quello della pedofilia, dei rapporti insegnante-allievi, delle ambizioni del tutto superficiali e comuni degli adolescenti d'oggi, dell' opinione pubblica e dei mass media che troppo spesso vengono considerati come "detentori della verità assoluta".
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Film che io ho trovato davvero brutto.
Personaggi caratterizzati al minimo, recitazione per nulla convincente, trama vaga e superficiale (laddove c'erano invece molti spunti di riflessione che sarebbe stato interessante approfondire), sviluppi che piombano dal cielo come meteore del tutto scontate, scenografie pessime, attori per nulla coinvolgenti,...
L'unico punto a favore di questo film è il fatto che tratta argomenti "piccanti", facilmente fraintendibili e molto discussi: quello della pedofilia, dei rapporti insegnante-allievi, delle ambizioni del tutto superficiali e comuni degli adolescenti d'oggi, dell' opinione pubblica e dei mass media che troppo spesso vengono considerati come "detentori della verità assoluta". Notabile è il tentativo (e non a caso parliamo solo di TENTATIVO!!!) di vivere il dramma di un uomo che, a causa di un tiro mancino, perde tutto: la famiglia il lavoro, la dignità e, infine, se stesso, nella totale impossibilità di reagire. E come se non bastasse l'opininione comune non esita a infierire e aggravare la situazione, ingigantendola.
E come ci insegnava qualche anno fa il buon vecchio Pirandello (per chi non lo conoscesse, uno dei massimi scrittori e drammaturghi italiani del Novecento): la società fissa di noi un'immagine, ci impone di portare una maschera (in questo caso quella del pedofilo)che il più delle volte non ci rispecchia affatto, ma dalla quale, una volta vestita, diventa impossibile liberarci.
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barbara
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giovedì 14 settembre 2006
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.......
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Un film con l'intenzione di avere dei contenuti, ma che per colpa di una pessima recitazione generale e di una sceneggiatura spesso lacunosa diventa un prodotto mediocre.
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ivo
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venerdì 25 novembre 2005
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ottima opera
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ottima opera del regista Stefano Calvagna, che dimostra ancora la sua sensibilità verso i fatti di cronaca. Ben girato e grandi Bucci e Garrani, sempre un piacere vederli sullo schermo, e altrettanto piacevole vedere un regista impegnato come Calvagna che continua a fare grandi cose. A quando il prossimo Stefano??
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