angelo
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giovedì 22 febbraio 2024
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da rivalutare
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Visto...e rivisto recentemente.
Mi avevano lasciato basito le critiche al momento del lancio e ribadisco il concetto, grande film per me.
Colin Farrell stoncato francamente e' inaccettabile. L'ho trovato convincente, intenso e calato nella parte.
Scene iconiche come il discorso a gaugamela, lo scontro con gli elefanti, meritava riconoscimenti mai arrivati.
Bellissimo
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alessandro
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mercoledì 20 gennaio 2021
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mégas aléxandros
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Oliver Stone ricostruisce le gesta del grande condottiero macedone Alessandro Magno che a soli 21 anni controllava già l'80% del mondo conosciuto. Fu un uomo temerario, coraggioso, audace, colto, tollerante e determinato. Le sue idee, spesso troppo innovative per il periodo storico, non vennero in molte occasioni capite dai suoi contemporanei, ma l'eredità che ha lasciato al mondo moderno è incommensurabile. Esportò in territorio asiatico i valori della cultura greca, favorì l'avvicinamento di popoli lontani, fondò 18 alessandrie, si mostrò, salvo rare eccezioni, rispettoso verso gli sconfitti. Con lui si può dire che nacque il concetto di cosmopolitismo e vennero gettate le basi della civiltà ellenistica che si consolidò e si espanse fino agli albori del Principato romano augusteo.
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Oliver Stone ricostruisce le gesta del grande condottiero macedone Alessandro Magno che a soli 21 anni controllava già l'80% del mondo conosciuto. Fu un uomo temerario, coraggioso, audace, colto, tollerante e determinato. Le sue idee, spesso troppo innovative per il periodo storico, non vennero in molte occasioni capite dai suoi contemporanei, ma l'eredità che ha lasciato al mondo moderno è incommensurabile. Esportò in territorio asiatico i valori della cultura greca, favorì l'avvicinamento di popoli lontani, fondò 18 alessandrie, si mostrò, salvo rare eccezioni, rispettoso verso gli sconfitti. Con lui si può dire che nacque il concetto di cosmopolitismo e vennero gettate le basi della civiltà ellenistica che si consolidò e si espanse fino agli albori del Principato romano augusteo. Sensazionali le trasposizioni sul grande schermo delle celeberrime battaglie di Gaugamela, in cui Alessandro sconfisse definitivamente il Re Dario e la battaglia dell'Idaspe, in India. Le scene, accompagnate dalla potente colonna sonora targata Vangelis, sono incisive e ben organizzate e permettono allo spettatore di immergersi in alcuni dei momenti più salienti della vita del Re macedone. Raccontare, seppure la durata del film sia notevole, la vita assai densa di avvenimenti di Alessandro Magno, non è cosa da poco; per cui ritengo pertinente e non del tutto fuori luogo una voce narrante: quella dell'anziano Faraone Tolomeo (ex amico di infanzia di Alessandro Magno e suo generale) il quale guida lo spettatore, descrivendo gli episodi e inserendo considerazioni personali, tra le varie scene della vita del protagonista della pellicola. Film appassionante, da vedere assolutamente (solo qualche scena finale sarebbe potuta essere stata girata con maggiore cura).
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theforumplayer
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domenica 16 giugno 2019
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non chissàcchè comunque degno di nota.
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del 2004, ricordiamoglielo a quelle, persone, non holliwoodiane,
poteva forse essere con più spettacolo e effetti speciali,
le lacune sembrano essere quelle lacune appunto
evidenziate, che non fanno da condimento spettacolare
per la storia del conquistadores, riuscito non anch'esso
nell'impresa al 100%, fermato da qualche elefante di
quell'epoca, dunque dal 5 o 10% dell'allora esercito,
regalandoci comunque più di mille emozioni, ovvio che,
un sacco di persone diranno perchè film del genere non
ce ne regalano 7.000 o 8000 di emozioni, è troppo
per lo spettacolo? ma questa è un'altra storia, film cmq di gradimento.
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del 2004, ricordiamoglielo a quelle, persone, non holliwoodiane,
poteva forse essere con più spettacolo e effetti speciali,
le lacune sembrano essere quelle lacune appunto
evidenziate, che non fanno da condimento spettacolare
per la storia del conquistadores, riuscito non anch'esso
nell'impresa al 100%, fermato da qualche elefante di
quell'epoca, dunque dal 5 o 10% dell'allora esercito,
regalandoci comunque più di mille emozioni, ovvio che,
un sacco di persone diranno perchè film del genere non
ce ne regalano 7.000 o 8000 di emozioni, è troppo
per lo spettacolo? ma questa è un'altra storia, film cmq di gradimento.
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dqitos
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domenica 29 ottobre 2017
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dare a cesare quel che è d cesare, alexander film.
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quale alexander non vorrebbe la gloria...
anche col rimpiatto delle sue figure d'accompagnamento,
il fedele... efestione duettando scanzonati con divertimento
oratore rapper quasi sempre alla riscossa un pò troppo a
volte fino a quando nom trova col suo cavallo striminzito per strada
qualche animale robusto a fare altrettanto senza pagar pegno ne tale
pena, ci sono al 100% tali cose e altrettante da considerare prima
del ringraziamento consueto spesso molto più insistente nonchè
molesto altrettanto e più con 8 mila scene di spettacolo action
per storie raccontate a qlche modo e un Alexander... nonostante
le conquiste e battle di quelli che rimangono nella storia non
catalogato come sanguinario comunque forse perchè
nessuno gli ha mai trovato quel difetto sopraffino
per disquisirlo altrettanto, non è così forse, anche perchè a essere
poco magno.
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quale alexander non vorrebbe la gloria...
anche col rimpiatto delle sue figure d'accompagnamento,
il fedele... efestione duettando scanzonati con divertimento
oratore rapper quasi sempre alla riscossa un pò troppo a
volte fino a quando nom trova col suo cavallo striminzito per strada
qualche animale robusto a fare altrettanto senza pagar pegno ne tale
pena, ci sono al 100% tali cose e altrettante da considerare prima
del ringraziamento consueto spesso molto più insistente nonchè
molesto altrettanto e più con 8 mila scene di spettacolo action
per storie raccontate a qlche modo e un Alexander... nonostante
le conquiste e battle di quelli che rimangono nella storia non
catalogato come sanguinario comunque forse perchè
nessuno gli ha mai trovato quel difetto sopraffino
per disquisirlo altrettanto, non è così forse, anche perchè a essere
poco magno... s'è in tempo sempre film di dvertimento lontano
dai robin hood il primo cavaliere o dal filmnone classico e di holliwood.
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busso195
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giovedì 8 settembre 2016
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film non troppo "magno"
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Film che non mi ha conquistato né convinto , troppo convenzionale e scontato, un "kolossalone" multinazionale in stile hollywoodiano che vorrebbe mostrare un lato diverso della storia di questo grande personaggio ma che cade nell'usuale , senza sussulti .
Certo la fotografia, il montaggio e gli attori sono molto professionali, ma il tutto produce una sensazione di noia e di trito e ritrito storico di scolastica memoria , clichè a valanghe in un tutto supercurato ma freddo.
Direi che Oliver Stone ha fatto di meglio, cosa che poteva fare anche in questo caso , bastava dar retta alla sua anima e non alla materia esosa del produttore.
Aggiungi una colonna sonora non all'altezza del pur solitamente bravissimo Vangelis che sembra composta dal “Guardiano del Faro” in vecchia data e un narratore , in alcuni momenti , piuttosto insistente e molesto e la frittata, poco saporita, è fatta.
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dqitos
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domenica 6 marzo 2016
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forse si direbbe anche e altrettanto
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senza ritmo o non di movimento nei 18 minuti di principio direi,
non conoscendone bene molte caratteristiche è possibile forse
dire di alessandro il grande quanto altre figure del genere o simili,
del tipo napoleonico ecc; a parte non sapere di preciso se si trattasse
un gay lesbiche ecc; e che troppo premendo per quelle posizioni ottenute
senza forse le effettive abilità, quale che fosse e potesse essere, sembrare,
il loro nemico, od avversario, il non mettere da e in qualche posizione,
non considerare tale ipotesi, abilità dei più grandi condottieri, ne ha
dunque comportato in modo forse sicuro però altrettanto il
decadere forse per due o forse più delle ovvie
conseguenze si deve forse considerare anche
tale cosa, per il film in tal caso che propone o così sembra comunque
versioni differenti e non concordanti di opinioni e del caso.
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senza ritmo o non di movimento nei 18 minuti di principio direi,
non conoscendone bene molte caratteristiche è possibile forse
dire di alessandro il grande quanto altre figure del genere o simili,
del tipo napoleonico ecc; a parte non sapere di preciso se si trattasse
un gay lesbiche ecc; e che troppo premendo per quelle posizioni ottenute
senza forse le effettive abilità, quale che fosse e potesse essere, sembrare,
il loro nemico, od avversario, il non mettere da e in qualche posizione,
non considerare tale ipotesi, abilità dei più grandi condottieri, ne ha
dunque comportato in modo forse sicuro però altrettanto il
decadere forse per due o forse più delle ovvie
conseguenze si deve forse considerare anche
tale cosa, per il film in tal caso che propone o così sembra comunque
versioni differenti e non concordanti di opinioni e del caso.
per risp. ferdegn
Il problema per chiunque affronta Alexander è uno - come fare
con il vittorioso più grande del mondo? La stessa
gente, sia in battaglia oppure in sè, conquistata da Alexander
sembrava essere peggiore. Dunque, in alcune situazioni il film risultava prolisso,
il discorso alla battaglia Gaugemela, avrebbe potuto essere breve e migliore.
Per quanto riguarda l'accuratezza
storica, per lo spettatore/spettatrice medio/media non è possibile
effettuare un collegamento e richiede una conoscenza storica, che nessuno possiede.
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cress95
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sabato 11 aprile 2015
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alessandro il grande... secondo oliver stone
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Parliamoci chiaro: per il sottoscritto "Alexander" non è un capolavoro, ma non è neppure un brutto film, tutt'altro.
RItengo doveroso, prima di accingermi ad esaminare questa meravigliosa contraddizione che è "Alexander", ritagliare un seppur piccolo spazio a Vangelis (nome d'arte per Evangelos Odysseas) responsabile della colonna sonora del film.
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Parliamoci chiaro: per il sottoscritto "Alexander" non è un capolavoro, ma non è neppure un brutto film, tutt'altro.
RItengo doveroso, prima di accingermi ad esaminare questa meravigliosa contraddizione che è "Alexander", ritagliare un seppur piccolo spazio a Vangelis (nome d'arte per Evangelos Odysseas) responsabile della colonna sonora del film. L'opera del compositore greco è da applausi a scena aperta: solenne, incalzante ma mai stancante, la musica di sottofondo si rivela adatta in ogni situazione regalando emozioni intensissime. Complimenti, complimenti davvero.
Passando al film in sé, va detto innanzitutto che anche il sottoscritto è un grande fan di Alessandro, abbastanza appassionato da accorgersi dei gravi errori e/o omissioni al livello della trama (la quale cerca comunque di rimanere fedele alla storia vera, nei limiti della spettacolarità ci mancherebbe). Diverse battaglie unite l'un l'altra, episodi mai avvenuti o comunque molto romanzati, ecc. sono veramente troppo per poter ritenere "Alexander" un vero e proprio film storico (per il sottoscritto il film risulta essere più di stile avventuroso/drammatico). Si apprezza comunque il notevole coinvolgimento dello spettatore (agevolato in particolar modo dal flashback iniziale) durante tutta la durata del film (tra l'altro abbastanza elevata, ma non bastevole per coprire la totalità delle immense gesta del condottiero).
Ad ogni modo, l'argomento che più fece discutere circa "Alexander" è stato sicuramente il tema della sessualità ambigua del personaggio. Ora, sul fatto che Alessandro fosse omosessuale non ci sono ad oggi prove certe, ma in ogni caso tende a venire a noia la troppa (veramente ossessiva) attenzione data da Stone a questo particolare, forse in un disperato tentativo di rendere più "new age" il contesto o per enfatizzare la già citata sensibilità del personaggio.
Passando agli attori ritengo di dover tessere le lodi di un Colin Farrell (Alessandro) e di un Jared Leto (Efestione, il presunto amante del condottiero) perfettamente, a mio avviso, immedesimati nelle rispettive parti. La loro recitazione è evocativa, ispirata ed estremamente passionale. Ovviamente è impossibile non citare la Jolie, la quale a volte sembra volersi elevare a vera protagonista del film, grazie ad una recitazione di prim'ordine. Complimenti infine ad Anthony Hopkins (Tolomeo) per la sua ottima narrazione, mai invadente.
Per quanto concerne il vestiario e l'ambientazione difficilmente, penso, era possibile fare di meglio. Sento tuttavia di dover esprimere una nota di dissenso riguardo le concitate fasi di battaglia che, cercando di apparire più fedeli che mai alla realtà, risultano quasi sempre eccessivamente confusionarie e "polverose" (chi ricorda la scena della battaglia di Gaugamela sa a cosa mi riferisco). Magari sotto questo profilo non sarebbe stato male prendere ispirazione da quei capolavori che sono "Braveheart" e "Il Gladiatore".
In conclusione "Alexander" si presenta come una godibile ricostruzione della vita di Alessandro il Grande, un progetto ambizioso forse (e realizzato a metà peraltro), ma che resta comunque la migliore pellicola ispirata alle gesta del condottiero macedone.
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cress95
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sabato 11 aprile 2015
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alessandro il grande... secondo oliver stone
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Parliamoci chiaro: per il sottoscritto "Alexander" non è un capolavoro, ma non è neppure un brutto film, tutt'altro.
RItengo doveroso, prima di accingermi ad esaminare questa meravigliosa contraddizione che è "Alexander", ritagliare un seppur piccolo spazio a Vangelis (nome d'arte per Evangelos Odysseas) responsabile della colonna sonora del film.
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Parliamoci chiaro: per il sottoscritto "Alexander" non è un capolavoro, ma non è neppure un brutto film, tutt'altro.
RItengo doveroso, prima di accingermi ad esaminare questa meravigliosa contraddizione che è "Alexander", ritagliare un seppur piccolo spazio a Vangelis (nome d'arte per Evangelos Odysseas) responsabile della colonna sonora del film. L'opera del compositore greco è da applausi a scena aperta: solenne, incalzante ma mai stancante, la musica di sottofondo si rivela adatta in ogni situazione regalando emozioni intensissime. Complimenti, complimenti davvero.
Passando al film in sé, va detto innanzitutto che anche il sottoscritto è un grande fan di Alessandro, abbastanza appassionato da accorgersi dei gravi errori e/o omissioni al livello della trama (la quale cerca comunque di rimanere fedele alla storia vera, nei limiti della spettacolarità ci mancherebbe). Diverse battaglie unite l'un l'altra, episodi mai avvenuti o comunque molto romanzati, ecc. sono veramente troppo per poter ritenere "Alexander" un vero e proprio film storico (per il sottoscritto il film risulta essere più di stile avventuroso/drammatico). Si apprezza comunque il notevole coinvolgimento dello spettatore (agevolato in particolar modo dal flashback iniziale) durante tutta la durata del film (tra l'altro abbastanza elevata, ma non bastevole per coprire la totalità delle immense gesta del condottiero).
Ad ogni modo, l'argomento che più fece discutere circa "Alexander" è stato sicuramente il tema della sessualità ambigua del personaggio. Ora, sul fatto che Alessandro fosse omosessuale non ci sono ad oggi prove certe, ma in ogni caso tende a venire a noia la troppa (veramente ossessiva) attenzione data da Stone a questo particolare, forse in un disperato tentativo di rendere più "new age" il contesto o per enfatizzare la già citata sensibilità del personaggio.
Passando agli attori ritengo di dover tessere le lodi di un Colin Farrell (Alessandro) e di un Jared Leto (Efestione, il presunto amante del condottiero) perfettamente, a mio avviso, immedesimati nelle rispettive parti. La loro recitazione è evocativa, ispirata ed estremamente passionale. Ovviamente è impossibile non citare la Jolie, la quale a volte sembra volersi elevare a vera protagonista del film, grazie ad una recitazione di prim'ordine. Complimenti infine ad Anthony Hopkins (Tolomeo) per la sua ottima narrazione, mai invadente.
Per quanto concerne il vestiario e l'ambientazione difficilmente, penso, era possibile fare di meglio. Sento tuttavia di dover esprimere una nota di dissenso riguardo le concitate fasi di battaglia che, cercando di apparire più fedeli che mai alla realtà, risultano quasi sempre eccessivamente confusionarie e "polverose" (chi ricorda la scena della battaglia di Gaugamela sa a cosa mi riferisco). Magari sotto questo profilo non sarebbe stato male prendere ispirazione da quei capolavori che sono "Braveheart" e "Il Gladiatore".
In conclusione "Alexander" si presenta come una godibile ricostruzione della vita di Alessandro il Grande, un progetto ambizioso forse (e realizzato a metà peraltro), ma che resta comunque la migliore pellicola ispirata alle gesta del condottiero macedone.
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spartacus1952
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giovedì 5 marzo 2015
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un film potente
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Ottimo film storico, splendide scene di guerra, ottimo Colin Farrel (era difficile interpretare in modo credibile un personaggio complesso come Alessandro Magno). Lo metto sullo stesso piano di 'Spartaco' e sopra al "Gladiatore" (basato più sulla storia di un uomo che su quella di un'epoca). Questo film è anche un ottimo strumento di conoscenza (ritengo impossibile fare un film storico che affascini lo spettatore, senza incorrere in qualche inesattezza, peraltro qui non importanti). Molti sanno poco circa l'Antica Grecia ed il sogno di Alessandro Magno ed un bel film stimola anche a rileggersi la storia. Alessandro (a differenza dei suoi generali) non volle che fosse essere uno scontro di civiltà, una distruzione ed un immenso bottino da portare in Grecia (lui stesso restò in Oriente fino alla prematura morte).
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Ottimo film storico, splendide scene di guerra, ottimo Colin Farrel (era difficile interpretare in modo credibile un personaggio complesso come Alessandro Magno). Lo metto sullo stesso piano di 'Spartaco' e sopra al "Gladiatore" (basato più sulla storia di un uomo che su quella di un'epoca). Questo film è anche un ottimo strumento di conoscenza (ritengo impossibile fare un film storico che affascini lo spettatore, senza incorrere in qualche inesattezza, peraltro qui non importanti). Molti sanno poco circa l'Antica Grecia ed il sogno di Alessandro Magno ed un bel film stimola anche a rileggersi la storia. Alessandro (a differenza dei suoi generali) non volle che fosse essere uno scontro di civiltà, una distruzione ed un immenso bottino da portare in Grecia (lui stesso restò in Oriente fino alla prematura morte). Volle o avrebbe voluto l'integrazione della civiltà greca con quella orientale, un unico grande impero tra Europa e Oriente fino all'India. L'Oriente non viene demonizzato e calpestato.
Il film descrive molto bene non solo un condottiero ma anche un'epoca storica di immensa portata: due secoli dopo, la stessa Roma (che raccolse l'eredità greca) ripercorrerà le orme di Alessandro, sarà affascinata dall'oriente e vorrà integrarlo nel suo impero, non distruggerlo ed inseguirà lo stesso sogno di unire Occidente ed Oriente.
Questo film avrebbe meritato premi Oscar che tante volte hanno invece premiato film mediocri.
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bxaccia
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lunedì 9 febbraio 2015
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m.alexander the great
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E' uno scassone per quelli che non amerebbero mai i film epici
il racconto in terza persona singolare sembrerebbe un prosciutto al Sole
Il cast eccelle in tutto tranne che per quei personaggi fin troppo secondari, in cui si pernea il travaglio dell'antagonista
Bucefalo non doveva morire inutilmente e se il micio ha sette vite la stessa cosa non vale per le gatte ma solo perché non vengono tutelate come dovrebbero
CHI PARLA SERIAMENTE NON VIENE COMPRESO E CHI SCHERZA NON VIENE CAPITO NE L (CAPISCE) LO SCHERZO
you got a make me a runaway... .
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