The Terminal

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Un film di Steven Spielberg. Con Tom Hanks, Catherine Zeta-Jones, Stanley Tucci, Diego Luna, Zoe Saldana.
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Titolo originale The Terminal. Commedia, durata 128 min. - USA 2004. uscita venerdì 3 settembre 2004. MYMONETRO The Terminal * * * - - valutazione media: 3,29 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
elgatoloco lunedì 21 settembre 2020
the terminal is out Valutazione 0 stelle su cinque
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"THe Terminal"(Steven Spielberg, da un soggetto di Andrew Nicoll e Sacha Gervasi, sceneggiatura di Gervasi con Jeff Nathanson, 2004)rimane,nella filmlgrafia spielberghiana , un hapax,un unicum,   in quanto non tratta di fenomeni extra.terresti(ET etc.)né "extra.ordinari"(i primi film)anche s e reali né di sualit né di Shoah, ma non per questo è meno importnate: la problema dell'"ewiger Jude", dell'"Ebreo errante, che qui non è Ebreo ma dislocato-deterrititorializzato come Slavo apolide, di un paese che è in guerra e poi non lo è più...  che comunque non può accedere negli States e  preicsamente a New York(dove in realtà si recherrebbe solo per ricevere un autografo di un jazzista che il padre, illis temporibus, non aveva potuto ottenere). [+]

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elgatoloco lunedì 25 novembre 2019
decisamente interessante, molto "spielberg" Valutazione 0 stelle su cinque
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Al di là di commenti positivi o di stroncature, credo che questo"The Terminal"di Steven SPielberg abbia ricevuto apprezzamenti e comunque anche solo discussioni minori, forse perché non è una"grande narrazione", come erano "IT", prima ancora "Close Encounters of the Third Kind"e cito questi film , ma anche naturalmente"Schindler's List"proprio come esempio di grandi narrazioni, qui, invece, siamo sul"co^té"più lirico della soggetività, anzi quasi dell'indibidualità, con la storia di un immigrato, che perà vuole andare a New York solo per l'autografo di un jazzista, che manca nella collezione del padre, ormai defunto, Solo che nel suo paese scoppia la guerra, per cui negli States(ma forse anche altrrove, la vicenda è ispirata a un caso reale, di un"apolide temporaneo"all'aerepprto Charles de Gaulle di Parigi)diviene un apolide e non può lasciare the terminal, intrecciando la sua vicenda con le centinaia(o migliaia)di altre microstorie che pervadono il temrinal stesso, fondendosi in qualche modo, pur rimanendo distinte. [+]

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rmarci 05 martedì 25 giugno 2019
una commedia divertente ma troppo sentimentale Valutazione 3 stelle su cinque
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S. Spielberg, dopo l’eccellente e brillantissimo Prova a prendermi, torna alla commedia con, in aggiunta, una critica sottesa ed efficace, anche se poco feroce, al sistema governativo di un’America sempre più diffidente ed intollerante nei confronti dello straniero, che dunque fatica ad integrarsi nella società. Infatti, la metafora del protagonista che rimane bloccato in aeroporto rappresenta l’impossibilità di un uomo di identificarsi con una nazionalità, dato che rimane praticamente sospeso tra due Paesi dalle culture totalmente differenti. Un tema molto attuale, quindi, penalizzato dall’insopportabile sentimentalismo tipico delle più convenzionali commedie hollywoodiane. [+]

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gustibus martedì 23 maggio 2017
ah che magnifico spielberg! Valutazione 5 stelle su cinque
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Vedete per me e'uno dei migliori film di Spielberg...il personaggio di Viktor Navoski e'qualcosa di eccezionale!merito di un Tom Hanks da oscar..proveniente da un paese fantasy..che si trova in un terminal AMERICANO e non puo'uscire per burocrazia e altre cose.La superiorita'del racconto e'su come vive le settimane/mesi che passerà li...diventa un film alla "Frank Capra"... Persino la Zeta Jones e'da oscar ...fa la hostess e viene attratta da Victor...poi ce'il pulitore dell'aeroporto grande caratterista...che fa da giocoliere mentre Hanks fa una cena snob con la bellissima Jones...ma ci sono altre decine di straordinarie situazioni che...vanno viste. [+]

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great steven mercoledì 14 settembre 2016
inaccettabile e in una falla? non è un problema! Valutazione 3 stelle su cinque
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 THE TERMINAL (USA, 2004) diretto da STEVEN SPIELBERG. Interpretato da TOM HANKS, CATHERINE ZETA-JONES, STANLEY TUCCI, CHI MCBRIDE, DIEGO LUNA, BARRY SHABAKA HENLEY, KUMAR PALLANA, ZOE SALDANA
Viktor Navorski arriva al JFK Airport di New York dalla Krakhozia, immaginario paese geograficamente sito nella regione caucasica, mentre nella sua terra scoppia la guerra civile. Il direttore dell’aeroporto Frank Dickson gli comunica la sua condizione di apolide, in quanto la sua cittadinanza d’origine non può essere riconosciuta per colpa del conflitto e al contempo egli non può accedere negli Stati Uniti per problematiche legate ai documenti, e dunque si vede rifiutare il visto d’ingresso. [+]

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aristoteles giovedì 14 aprile 2016
le promesse si mantengono. Valutazione 3 stelle su cinque
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È una commedia divertente e molto originale che non nasconde tratti di profonda tenerezza.
Tom Hanks è un grande attore e lo dimostra anche questa volta regalandoci un personaggio di devastante simpatia.
Viktor finisce con conquistare tutti grazie a una gentilezza fuori dal comune e tutti gli spettatori sperano che riesca a portare a termine il suo piccolo grande sogno,una promessa fatta al padre.
A parte qualche eccesso come la storia d'amore e qualche avvenimento che sfiora il surreale,il prodotto finale è assolutamente apprezzabile.
Il tema immigrazione/accoglienza viene tutto sommato affrontato in maniera superficiale ma non credo fosse questo lo scopo del regista. [+]

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andrea alesci venerdì 24 luglio 2015
le promesse sospese dentro una falla Valutazione 3 stelle su cinque
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Semplicemente ‘inaccettabile’. È il destino di Viktor Navorski, apolide per un colpo di Stato alla sua Krakozhia e bloccato nella sala arrivi dell’aeroporto JFK. Catapultato nell’anticamera degli Stati Uniti d’America, Viktor Navorski è il piccolo grande eroe che anima con grazia magistrale il film diretto da Steven Spielberg, l’uomo finito in una falla del sistema ma ligio nell’attendere, come ordinatogli dal ferreo commissario Frank Dixon (Stanley Tucci).
 
Ed è grandioso vedere come Tom Hanks caratterizzi un personaggio che meglio non potrebbe riflettere la condizione dello straniero, così affine a quella di un bambino, che tutto deve imparare per adattarsi alle incomprensibili regole del mondo adulto. [+]

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alexander 1986 venerdì 31 ottobre 2014
il terminal di kafka Valutazione 4 stelle su cinque
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Terminal dell'aeroporto di New York. Viktor Navorski (Tom Hanks), uomo ingenuo e bonario, sbarca nella città americana per esaudire un vecchio sogno. Le autorità gli impediscono però di uscire dal terminal perché il suo passaporto non risulta valido: proprio durante il viaggio, infatti, nella nazione di Viktor (l'immaginaria Krakozhia, qualsiasi riferimento è casuale) è avvenuto un golpe. Si dà il caso che egli non possa neppure tornare a casa. Che fare? L'apolide Viktor, deciso a sbarcare comunque in America ma da uomo libero, imparerà a vivere nel terminal come una specie di Robinson Crusoe. Si farà amici qualche nemico, primo fra tutti il perfezionista capo della sicurezza Dixon (Stanley Tucci). [+]

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theophilus mercoledì 29 gennaio 2014
ancora a colpo sicuro, come sempre con spielberg Valutazione 4 stelle su cinque
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THE TERMINAL
 
Di Steven Spielberg si può lapalissianamente affermare che potrà piacere o meno. Spesso i suoi film ricevono parziali appunti negativi che condividiamo: concordiamo ad esempio con chi afferma che un film come Minority Report (2002) talora ecceda in cerebralismo, sia eccessivamente costruito e macchinoso; che Saving Private Ryan  (1998) sia pletorico e a volte convenzionale; che A.I. Artificial Intelligence (2001) non sempre riesca a corroborare una storia densa, disperata e fantastica con doti più squisitamente cinematografiche altrettanto complesse ed efficaci. Noi stessi – pur riconoscendone la pregnanza e l’innegabile bellezza - abbiamo parlato di Schindler’s List (1993) come di un film sostanzialmente inutile che va a profanare una materia su cui esistono i filmati storici che non hanno bisogno di ulteriori ampliamenti o notazioni. [+]

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renato c. giovedì 8 novembre 2012
una bella lezione spielbergriana Valutazione 3 stelle su cinque
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America - Stati Uniti: Nel paese della libertà, dell'American Dream, un poveretto proveniente da uno staterello quasi sconosciuto si trova costretto ad essere confinato nel terminal dell'aeroporto di New York perche nel suo paese c'è stato un colpo di stato, ed il nuovo governo non è stato ancora riconosciuto dagli Stati Uniti. Il direttore dell'aeroporto sarebbe anche disposto a lascirlo uscire, però illegalmente, ed egli rifiuta la proposta. Accetta il confino e si da da fare per sopravvivere nel terminal. Perchè alla fine egli non desiderava stare in America, ma solo adempiere ad una promessa fatta a suo padre! E quando finalmente può girare per New York liberamente e legalmente va subito dal cantante di jazz a farsi firmare l'autografo (era questa la richiesta del padre!) E poi torna subito a casa! Steven Spielberg ci presenta un America dove la libertà e parecchio limitata, e dove l'American Dream sembra un sogno ormai lontano! Va bene che il film è del 2004 ed erano passati solo tre anni dall'attentato alle torri gemelle, però le precauzioni negli aeroporti sfiorano la parodia!   E in quel ristretto terminal fa vedere comunque un America dove, se uno si da un po' da fare, trova da lavorare, trova amici e ammiratori, combina matrimoni, e trova anche l'amore ( la bellissima Catherine Zeta-Jones!) anche se da qul lato non c'è happy-end forse perchè in caso di matrimonio con una hostess americana  la sua vita e soprattutto il suo ritorno a casa poteva diventare difficile!  Spielberg ha voluto fare una critica al suo paese, ma è un paese che ama! E quando si ama un paese o una persona, anche per il suo bene è giusto dire: "Guarda che stai sbagliando!" e questo film mi sembra giusto un'esortazione agli Stati Uniti a tornare agli ideali dei padri fondatori. [+]

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