labriset
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domenica 18 agosto 2013
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flash di sensazioni.
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Perduto Amor non è un film. Non è musica, non è nesso logico, non è nemmeno casualità. È tutto ciò e il suo contrario. Ma intriso di sensazioni. Di quelle come quando la mano lieve e intrigante del tuo amante ti accarezza le braccia e, con raffinatezza, dalle braccia arriva a sfiorarti i polpastrelli delle mani.
Incisivo e delicato, come quando quelle dita arrivano alle tue labbra, le irradiano di energia e dolcemente cedono il posto a quelle labbra che tanto necessitano di trovare le proprie compagne.
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Perduto Amor non è un film. Non è musica, non è nesso logico, non è nemmeno casualità. È tutto ciò e il suo contrario. Ma intriso di sensazioni. Di quelle come quando la mano lieve e intrigante del tuo amante ti accarezza le braccia e, con raffinatezza, dalle braccia arriva a sfiorarti i polpastrelli delle mani.
Incisivo e delicato, come quando quelle dita arrivano alle tue labbra, le irradiano di energia e dolcemente cedono il posto a quelle labbra che tanto necessitano di trovare le proprie compagne. Da far perdere i sensi in un orgasmo di sensi. Le luci e le ombre di ogni singola scena regalano fotografie di un'epoca trascorsa, colma di nostalgia, tradizione e genuinità, fatta di bagni al mare vestiti e di emozione fugace quando arriva l'uomo dei gelati, più irresistibile tentazione che il gioco della trottola. Le fotografie e le luci della Sicilia di un tempo trasudano amore e cullano il
respiro, per poi impedirgli la vita, risucchiandolo in un battito di cuore inaspettato, quando i bambini al torrente parlano una lingua che non ci è dato conoscere in mezzo a scintille di luce bianca e turchese.
La musica della colonna sonora accompagna, maestra, le note del pianoforte di Ettore, note che saranno sue anche nella grigia Milano capitalista.
L'ironia sottile e la critica accesa, equilibrata e costante costruiscono una cornice razionale e di spessore: la famiglia, la fortuna di avere un maestro di vita come non ne esistono più, la condizione della donna che ama incondizionatamente ed è tradita, il rituale della domenica di Pasqua rifiutato, l'omosessualità schernita, la tecnologia e lo sviluppo dei paesi confinanti l'Italia, la letteratura americana e la mercificazione, la società massiva. Tanti piccoli fondamentali risvolti di una stessa medaglia.
L'incredibile e stoica vita del singolo.
Perduto Amor è flash. E come un flash si chiude. Impavido. Lungimirante senza dubbio. Ma ancor più certo inaspettato. Impossibile da racchiudere nell'inchiostro di una penna, ma indelebile nei sussulti più impercettibili del vostro Sentire.
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weach
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venerdì 12 novembre 2010
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piano di comunicazione prevalentemente musicale
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Bello, perché , da buon musicita , Franco Battiato ci coinvoge in questa storia autobiolgrafica sollecitando archetipi musicali , i suoi.
Si intersecano il linguaggio musicale con il dialogo dell'immagine in modo vantaggioso;il risutato è appagante e l'emozione del ricordo passato profuma , c'è fragranza ,fluidità.
E' uno spaccato di cultura Siciliana che si rispecchia negli anni "50" con una vibrazione intensa .
" Perduto amor" Di Battiato ha una sua intimità ed una forza emozionale consistente ;è un poco rinascita, è trucco nostagico di ciò fu e che riaffiora idealizzato nella memoria e nella musica.
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Bello, perché , da buon musicita , Franco Battiato ci coinvoge in questa storia autobiolgrafica sollecitando archetipi musicali , i suoi.
Si intersecano il linguaggio musicale con il dialogo dell'immagine in modo vantaggioso;il risutato è appagante e l'emozione del ricordo passato profuma , c'è fragranza ,fluidità.
E' uno spaccato di cultura Siciliana che si rispecchia negli anni "50" con una vibrazione intensa .
" Perduto amor" Di Battiato ha una sua intimità ed una forza emozionale consistente ;è un poco rinascita, è trucco nostagico di ciò fu e che riaffiora idealizzato nella memoria e nella musica.
Quasi un film musicale .
Qualcuno ha detto che i protagonisti non hanno avuto adegata forza scenica ; forse è vero ;ma le scelte della regia erano centrate principalmente sulla comunicazione musicale releganto tutto il resto ad un ruolo comprimario.
weach illuminati
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born to be wild
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lunedì 17 novembre 2008
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un film tra i film.
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Ormai tutti i film sono uguali, ci avete fatto caso? Tutti di 120 minuti, tutti con un inizio e con una fine, tutti con un protagonista che si trova la sua pupa bla bla BLA! Quella di Battiato è veramente una bella pellicola. E' incredibile come non appena è terminato il film io abbia rimosso praticamente tutta la "trama" (che non c'è di fatto...) e mi siano rimasti impressi nella mente: il mare, i colori della sicilia, quella sabbia, e quella scena in quella specie di oasi dove vanno a giocare i bambini? Ragazzi... Mi rendo conto ora della sensibilità di Battiato... che scene... un film veramente originale, ed emozionante... Che atmosfere... Mamma mia... Non me lo sarei mai aspettata...E poi come dice il recensore, la particolarità è che è lasciato tantissimo spazio alle PERSONE CHE FORMANO LA MENTE DEL PROTAGONISTA.
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Ormai tutti i film sono uguali, ci avete fatto caso? Tutti di 120 minuti, tutti con un inizio e con una fine, tutti con un protagonista che si trova la sua pupa bla bla BLA! Quella di Battiato è veramente una bella pellicola. E' incredibile come non appena è terminato il film io abbia rimosso praticamente tutta la "trama" (che non c'è di fatto...) e mi siano rimasti impressi nella mente: il mare, i colori della sicilia, quella sabbia, e quella scena in quella specie di oasi dove vanno a giocare i bambini? Ragazzi... Mi rendo conto ora della sensibilità di Battiato... che scene... un film veramente originale, ed emozionante... Che atmosfere... Mamma mia... Non me lo sarei mai aspettata...E poi come dice il recensore, la particolarità è che è lasciato tantissimo spazio alle PERSONE CHE FORMANO LA MENTE DEL PROTAGONISTA... perchè, come dice il filosofo scientifico Henri Laborit: "Noi non siamo che gli altri".
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sergio pensato
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mercoledì 7 maggio 2008
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no comment
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Questo film è riconosciuto come d'interesse culturale nazionale dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano, in base alla delibera ministeriale del 3 luglio 2002.
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(di guccio87)
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lunedì 28 aprile 2008
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ma battiato c'è o ci fa?
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Supponente e un po' cialtrone, come un dimostratore di casalinghi al mercato; in fondo, anche per un film sono pochi spiccioli. Sulla pochezza dei tempi e sulla diffusa ignoranza, spacciata ora come cultura giovanile, ora New Age, Battiato s'è fatto una carriera: è sufficiente ammiccare a qualcosa di profondo per attirare il pubblico, cui non deve spiegazioni. Biografia di un mitomane che, pur avendo eliminati gli specchi, non riuscirebbe egualmente a farla bere a nessun Sgalambro che non fosse suo complice. Inutile aggiungere le pecche tecniche e artistiche del film, sarebbe come esigere la scheda tecnica di un TV fatto a Portici.
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(di guccio87)
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