xstefox
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domenica 24 marzo 2024
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il film per eccellenza!
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Uno di quel film che non ha bisogno di recensione.
Il film per eccellenza, come da titolo, che spiega la vita di Eminem nei minimi dettagli e che bisogna vedere assolutamente se si è amanti del genere!
L ho visto molte volte e non mi stancherei mai di vederlo.
Bello, pieno di scene dettagliate e le battaglie rap spettacolari.
ovviamente cercare la versione sottotitolata per capire cosa dicono durante le battaglie.
ASSOLUTAMENTE 5 STELLE!!!!
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xstefox
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domenica 24 marzo 2024
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da vedere assolutamente!
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Questo film non ha bisogno di recensioni. Il più bel film che avvicina alla vita di Eminem spiegata in modo scrupoloso per gli amanti del genere. Se si ha familiarità con la scena Rap e vuoi scoprire come è nata non puoi non vedere questo film.
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jonnylogan
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giovedì 5 agosto 2021
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chi non rappa bianco è
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A Detroit la 8 Mile Road separa i quartieri borghesi e bianchi da quelli degradati e destinati agli abitanti di colore. Il ventenne Jimmy, soprannominato B-Rabbit è fra i pochi bianchi ad abitare nella metà sbagliata della Motor city. Jimmy desidera da sempre sfondare nel mondo dell’hip hop per affrancarsi da una condizione famigliare tutt’altro che rosea.
Marshall Mathers, meglio noto con lo pseudonimo di Eminem, porta in scena la sua biografia romanzandone i contorni a favore di cinepresa ma nel complesso non fallendo una trasposizione che avrebbe potuto facilmente precipitare in retorica o nel più classico dei santini a uso degli appassionati.
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A Detroit la 8 Mile Road separa i quartieri borghesi e bianchi da quelli degradati e destinati agli abitanti di colore. Il ventenne Jimmy, soprannominato B-Rabbit è fra i pochi bianchi ad abitare nella metà sbagliata della Motor city. Jimmy desidera da sempre sfondare nel mondo dell’hip hop per affrancarsi da una condizione famigliare tutt’altro che rosea.
Marshall Mathers, meglio noto con lo pseudonimo di Eminem, porta in scena la sua biografia romanzandone i contorni a favore di cinepresa ma nel complesso non fallendo una trasposizione che avrebbe potuto facilmente precipitare in retorica o nel più classico dei santini a uso degli appassionati. Al contrario Curtis Hanson e il soggettista Scott Silver, recentemente tornato alla ribalta grazie alla sceneggiatura di Joker di Todd Phillips, riuscirono a metter mano alla vita del rapper di St.Joseph, Missouri, mentre lo stesso Eminem prestò il proprio volto e la propria musica, a un personaggio facilmente cucito sulle sue spalle, raccontandone la vita degradata fatta di un lavoro in fabbrica, sfide a suon di rime baciate, una madre dalle fattezze di Kim Basinger, dedita ad alcool e frequentazioni poco raccomandabili, e una carriera che non pareva avere nessun possibile sbocco. Al fianco di B - Rabbit evoluiscono un manipolo di amici provenienti dal ghetto e fra i quali spicca Mekhi Phifer, alla sua prima interpretazione di successo, che ne intravedevano le potenzialità e che per l’amico di sempre, cresciuto come loro sul lato sbagliato della 8 mile road, potevano rappresentare successo e fama. Pellicola impreziosita da una colonna sonora firmata dallo stesso Mathers che gli fruttò il premio Oscar per la miglior canzone (Lose Yourself) e storia non solamente buona a uso e consumo dei fans ma anche uno spaccato sin troppo realistico delle metropoli americane e anche per cercare di capire come grazie al Freestyle e alle sfide di rime e flow si possa sfuggire a una sorte già ampiamente segnata.
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luca scialo
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giovedì 20 maggio 2021
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un rapper bianco si fa strada tra i neri
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Un bianco che si fa valere tra neri violenti. Un film che oggi, nel politically correct imperante, non vedrebbe mai la luce.
Curtis Hanson porta al cinema un film semi-biografico sul discusso rapper Eminem, accusato di ogni genere di intolleranza possibile, nel suo essere uno spirito libero.
La pellicola potrebbe non appassionare i non amanti del genere, ma tutto sommato, nei suoi limiti, è una buona storia, con una morale.
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uoll
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domenica 3 dicembre 2017
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quellidella serie armiamoci e partite e il top rap
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Questo film contiene il ritmo rap con strofe sociali. Però è
comprensibile il furore del protagonista e che vorrebbe
quasi dire di non c'entrare nulla e che ambasciatore non
porta comunque pena, altrettanto come chi dice ma che volete
scaricare qui le problematiche di una squadra di calcio,
sarebbe surreale come essere un illustre presidente
o tifoso del milan e condurre un gioco dove ha messo
soltanto la porta per gli avversari, chiunque direbbe ma cosa
volete, chiamatelo silan, gelan..., oppure è meglio che fate
come chiunque, far finta di tifare la juve o inter che aiutanio di più,
e quando perdete fatevene un sentimento
invece di indossare la felpa del milan e tirargli addosso tutte le
volte che ne avete occasione, ma che razza di
persone rappano sul palco a quel modo senza dignità
e le tasche piene di soldi (falsi), capaci soltanto della vittoria
dei debiti, vincereste soltanto facendo un
buco di milioni, quale squadra assurda si vorrebbe fare
2 tifosi arrivano 8 migran 100 cambiano casacca è ovvio, e un
sacco nascondendosi giocano per le altre squadre, è comico, fare
una squadra.
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Questo film contiene il ritmo rap con strofe sociali. Però è
comprensibile il furore del protagonista e che vorrebbe
quasi dire di non c'entrare nulla e che ambasciatore non
porta comunque pena, altrettanto come chi dice ma che volete
scaricare qui le problematiche di una squadra di calcio,
sarebbe surreale come essere un illustre presidente
o tifoso del milan e condurre un gioco dove ha messo
soltanto la porta per gli avversari, chiunque direbbe ma cosa
volete, chiamatelo silan, gelan..., oppure è meglio che fate
come chiunque, far finta di tifare la juve o inter che aiutanio di più,
e quando perdete fatevene un sentimento
invece di indossare la felpa del milan e tirargli addosso tutte le
volte che ne avete occasione, ma che razza di
persone rappano sul palco a quel modo senza dignità
e le tasche piene di soldi (falsi), capaci soltanto della vittoria
dei debiti, vincereste soltanto facendo un
buco di milioni, quale squadra assurda si vorrebbe fare
2 tifosi arrivano 8 migran 100 cambiano casacca è ovvio, e un
sacco nascondendosi giocano per le altre squadre, è comico, fare
una squadra... e cercare di addebitarla a chi non gliene importa niente
tipo tutte quelle persone che ci giovcano e ci tifano... contro,
cerchino in loro le problematiche s'addebitino le
figuracce e ogni sconfitta, e ammirino... le altre squadre per lo sport
e lacino le coppe quando se ne vanno al club più titolato del mondo!
Non le hanno vinte loro devono ancora dimostrarlo e averle
le loro... nella bacheca, la colonna sonora è di divertimento con
100 frasi rappiche di sistema 100 genialate da
cui comunque è scaturito qualche bella canzone,
e da quei silenti stop you not me... coi rimborsi del 30% e più
e dawn you not me (sennò prendo un sgrattvinco e faccio una ricarica
sai da quanto? prova a pensarci un pò è semplice)
e dal quale è scatiruto il sound il movimento di eminem...
the trut, a ribadirlo le tante stelline il top per il top del rap, e il film
comuqnue semplice sbarazzino perchè è di divertimento.
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dqitos
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giovedì 13 agosto 2015
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i neri... il pop, mai avuti in italia, fantastico.
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con not afraid e qualche altra
canzone marshall aveva stupito di più,
con monster invece sembra aver perso un'occasione per
tacere, il testo parla di uno scimmiottamento stile bruce lee
e di qualcuno che avrebbe fatto uso di qualcosa di suo, a
braccetto con e. john gay noto non per questo non trasmissibile
per i canali radio o altre cose, e non
sembrano forse essere un problema 100 followers in più, è
quando con un nome tale non crede di aver
fatto parte di un progetto italo anglo americano
forse e di averne fatto altrettanto utilizzo di qualcosa, eminem cmq grande
e preferibile a altre storie, con qualche canzone da mito.
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con not afraid e qualche altra
canzone marshall aveva stupito di più,
con monster invece sembra aver perso un'occasione per
tacere, il testo parla di uno scimmiottamento stile bruce lee
e di qualcuno che avrebbe fatto uso di qualcosa di suo, a
braccetto con e. john gay noto non per questo non trasmissibile
per i canali radio o altre cose, e non
sembrano forse essere un problema 100 followers in più, è
quando con un nome tale non crede di aver
fatto parte di un progetto italo anglo americano
forse e di averne fatto altrettanto utilizzo di qualcosa, eminem cmq grande
e preferibile a altre storie, con qualche canzone da mito.
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foust
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mercoledì 25 giugno 2014
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il d day del rap...
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serviva spendere parole per un film del genere? forse, non
per il rap marcio e ele strofe ardue di chi non
se l'è fatta nelle brache, o no? tra quelle migliaia, milioni...,
le gare a strofe ballando nella disco dance, come un
motorino sgangherato e qualche ruota inutile da baracconi, la stessa strada..., quale?
quella delle genti comuni, che comuni non lo sono, che non hanno
rapinato una nomea, hanno incitato e iincitano all'azione, alla vita,
che fanno re per qualcosa, che impediscono d'imbottirsi di farmaci e droghe,
che cantano e sorprendono tutte le volte pronte e pronti a dire, siamo stati noi.. o che pezzo per pezzo hanno dato qualcosa ovunque si trovavano, e conferiscono quell'incarico sublime e d'onore che,
ogni tanto qualcuno lo mette lì nel piatto a disposizione e dice, allora? si
canta la canzoncina di topo gigio per diventare ricco come re mida.
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serviva spendere parole per un film del genere? forse, non
per il rap marcio e ele strofe ardue di chi non
se l'è fatta nelle brache, o no? tra quelle migliaia, milioni...,
le gare a strofe ballando nella disco dance, come un
motorino sgangherato e qualche ruota inutile da baracconi, la stessa strada..., quale?
quella delle genti comuni, che comuni non lo sono, che non hanno
rapinato una nomea, hanno incitato e iincitano all'azione, alla vita,
che fanno re per qualcosa, che impediscono d'imbottirsi di farmaci e droghe,
che cantano e sorprendono tutte le volte pronte e pronti a dire, siamo stati noi.. o che pezzo per pezzo hanno dato qualcosa ovunque si trovavano, e conferiscono quell'incarico sublime e d'onore che,
ogni tanto qualcuno lo mette lì nel piatto a disposizione e dice, allora? si
canta la canzoncina di topo gigio per diventare ricco come re mida..., oppure il rap, della mia o propria gente; quelli prima di me? cosa importa? chi erano? nessuno...
quelli prima di me, hanno disegnato la loro strada, la mia... non è
la loro, avevano tentato e ritentato, milioni... per uno solo, un sollo brano, un film, che
potesse accedere all'olimpo, per ricordare a quella gente ribelle,
perduti nelle inconcludenze, che non hanno rispettato le regole, le loro, quelle delle stelle che salgono al firmamento, e che sbagliavano e si sono sbagliati a non
accontentare tante persone, e quei genitori sgarlangati e increduli nei
confronti dell'arte, sicchè il re del film, con l' arte e forte di questo, un talento che non gli ha quasi più
permesso di comunicare con quel pugno di amici che aveva, succede spesso ai grandi artisti,
e poi, si sente rispondere dalle folle, non fare la canazoncina di topo gigio per diventare ricco,
rappa un pò di crudeltà malinconica in quanto essere migliore,
senza vergogna per quegli pseudo genitori esanimi a contare i minuti nella fabbrica, incredibile..., per chi
batte ritmica in controtempo, per il rap cominciato nella strade, proprio come quei
blues man che raccoglievano il cotone, e s'evolve sin dove le folle si diradano al
dosperdersi dell'occhio... strappandovi quella stella... del e per lo spettacolo ancora
una volta, per l'unica legge che gli artisti sublimi conoscono...? strofe dure e spettacolo assicurato.
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evildevin87
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mercoledì 18 dicembre 2013
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una commercialata fatta bene
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Un film uscito nel periodo in cui Eminem era sulla cresta dell'onda, e in molti si aspettavano una cagata commerciale fatta solo per fargli pubblicità. E invece Curtis Hanson ci da' un film che non si ferma solo a vendere la musica del suddetto artista (che, ripeto, ai tempi aveva fatto il botto a livello mondiale) ma anche un film che riesce a lasciare qualcosa. Le vicende si svolgono nella Detroit di metà anni '90 e ci mostra un gruppo di ragazzi in cerca di rivalsa da un ambiente povero e degradato attraverso la loro più grande passione, ovvero la musica hip-hop. Gli attori recitano tutti in maniera credibile, la regia è di buona fattura e tutto è sorretto da un buon ritmo.
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Un film uscito nel periodo in cui Eminem era sulla cresta dell'onda, e in molti si aspettavano una cagata commerciale fatta solo per fargli pubblicità. E invece Curtis Hanson ci da' un film che non si ferma solo a vendere la musica del suddetto artista (che, ripeto, ai tempi aveva fatto il botto a livello mondiale) ma anche un film che riesce a lasciare qualcosa. Le vicende si svolgono nella Detroit di metà anni '90 e ci mostra un gruppo di ragazzi in cerca di rivalsa da un ambiente povero e degradato attraverso la loro più grande passione, ovvero la musica hip-hop. Gli attori recitano tutti in maniera credibile, la regia è di buona fattura e tutto è sorretto da un buon ritmo. Certo la trama non brilla per originalità ma comunque funziona e si lascia apprezzare. Una commercialata ok, ma almeno fatta bene e che non si lascia dimenticare.
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alex41
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venerdì 14 dicembre 2012
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le 8 miglia di eminem
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Con questo film Eminem esordisce come attore: la storia è semplice ma dura, realistica e soprattutto ben scritta, quasi un film biografico dell'artista stesso. Si alternano momenti emozionanti con momenti di tristezza e depressione, ma tuttavia il personaggio di Rabbit non si arrende ma combatte a denti stretti, affronta quello che trova con coraggio e dignità, fino a quando scopre che molte persone a lui vicine sono dei falsi. Il suo obbiettivo principale è resistere, e il ring è uno scontro tra rapper, dove il nostro Marshall tira fuori tutto sè stesso (la gara di freestyle è stata realmente improvvisata in diretta, il che rende il tutto ancora più realistico).
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Con questo film Eminem esordisce come attore: la storia è semplice ma dura, realistica e soprattutto ben scritta, quasi un film biografico dell'artista stesso. Si alternano momenti emozionanti con momenti di tristezza e depressione, ma tuttavia il personaggio di Rabbit non si arrende ma combatte a denti stretti, affronta quello che trova con coraggio e dignità, fino a quando scopre che molte persone a lui vicine sono dei falsi. Il suo obbiettivo principale è resistere, e il ring è uno scontro tra rapper, dove il nostro Marshall tira fuori tutto sè stesso (la gara di freestyle è stata realmente improvvisata in diretta, il che rende il tutto ancora più realistico). Diretto dal regista di L.A. Confidential, un film duro e crudo, con un ottimo protagonista (Eminem si scopre essere anche un bravissimo interprete, consiglio a tutti di vederlo in originale) e un'ottima colonna sonora. Un film da vedere almeno una volta nella vita.
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