Debito di sangue

Clint Eastwood a confronto con Michael Connelli, in questo"Blood Work"(2002); sceneggiato da Brian Helgeland,  dove il tema del trapianto di cuore subito dal detective(non piu'Callehan, pero'non meno deciso, possiamo dire...)e dell'incontro con la sorella mexicana della donatrice, ovviamente morta e uccisa dal serial killer, le cui intenrzioni verranno scoperte dal detective FBI in pensione e malato, appassionato di vela, non distoglie Clint dalla suspense, facendolo"veleggiare"in lidi finora(ovviamente riferendosi a circa vent'anni fa, quando il film e'stato realizzato) da lui inesplorati, Altri temi comunque com-presneti: il fatto che un ex agente FBI non trovi porte aperte nelle indagini da lui riprese, anzi venga boicottato e ancoa il fatto che il serial killer si "nasconda"dietro parvenze quasi note e amichevoli. [+]

Clint Eastwood a confronto con Michael Connelli, in questo"Blood Work"(2002); sceneggiato da Brian Helgeland,  dove il tema del trapianto di cuore subito dal detective(non piu'Callehan, pero'non meno deciso, possiamo dire...)e dell'incontro con la sorella mexicana della donatrice, ovviamente morta e uccisa dal serial killer, le cui intenrzioni verranno scoperte dal detective FBI in pensione e malato, appassionato di vela, non distoglie Clint dalla suspense, facendolo"veleggiare"in lidi finora(ovviamente riferendosi a circa vent'anni fa, quando il film e'stato realizzato) da lui inesplorati, Altri temi comunque com-presneti: il fatto che un ex agente FBI non trovi porte aperte nelle indagini da lui riprese, anzi venga boicottato e ancoa il fatto che il serial killer si "nasconda"dietro parvenze quasi note e amichevoli...  Estwood tratta temi senisbili e lo fa con delicatezza, quella che e'nota alla sua carriera, in particoalre di regista, Wanda De Jesus, ma anche Anjelica Houston  e Tina Lifford tra le interpreti femminili, Jeff(non Jack, atttenzione...)Daniels e'l'antagonista.   Eugen [-]

"Blood Work"(2002, di Clint Eastwood), da un romanzo di Michael Conelly, come "Mystic River"(dell'anno dopo, sempre Eastwood)è tratto  da un libro di Dennis Lehane, gli scrittori americani di"noir", di respiro dostoevskjano, più interessanti degli ultimi decenni e certamente non solo negli States, tratta un tema interessante, certo inconsueto per un"noir", un thriller, quelllo della donazione di organi e di sangue, in una prospettiva che comunque riserva delle sorprese, sia a livello di suspense sia a quello di"sorpresa". Rispetto ad altri film dello stesso autore, è comunuqe meno"mosso", meno legato a scene d'azione, il che, forse, glii ha creato quella fama di"film minore"con cui tuttora deve confrontarsi-è quasi una sorta di"pausa di riflessione"per l'autore-attore che, quasi concedendosi un po'di riposo rispetto all'ispettore Callaghan, troppe volte(?)interpretato da lui stesso come attore, lo porta a riflettere su di sé. [+]

"Blood Work"(2002, di Clint Eastwood), da un romanzo di Michael Conelly, come "Mystic River"(dell'anno dopo, sempre Eastwood)è tratto  da un libro di Dennis Lehane, gli scrittori americani di"noir", di respiro dostoevskjano, più interessanti degli ultimi decenni e certamente non solo negli States, tratta un tema interessante, certo inconsueto per un"noir", un thriller, quelllo della donazione di organi e di sangue, in una prospettiva che comunque riserva delle sorprese, sia a livello di suspense sia a quello di"sorpresa". Rispetto ad altri film dello stesso autore, è comunuqe meno"mosso", meno legato a scene d'azione, il che, forse, glii ha creato quella fama di"film minore"con cui tuttora deve confrontarsi-è quasi una sorta di"pausa di riflessione"per l'autore-attore che, quasi concedendosi un po'di riposo rispetto all'ispettore Callaghan, troppe volte(?)interpretato da lui stesso come attore, lo porta a riflettere su di sé.sulle proprie azioni, ma anche sulla possibilità di andare incontro a un grave"pausa", causata , come qui da un infarto, che lo induce, anzi lo costringe, direttamente,  a sottoporsi a un trapianto cardiaco-soluzione estremea, vista anche il suo ruolo di ex-agente FBI, in pensione ma in realtù ancora"° la une"sul piano mediatico e non solo...Eastwood, all'epoca, era lontano dall'età raggiunta oggi, ovviamente, ma la riflessione sul deperimento progressivo della sua vitalità non gli è mai stata estranea, salvo il fatto che per il pubblico e forse anche per parte della critica una certa immagine, un certo"look"gli è rimasto quasi appiccicato, motivo per il quale un film più"intimista"sembra essere quasi un"corpo estraneo"rispetto alla sua produzione consueta, quasi che non fosse suo il film"Breezy"(1973), da lui non interpretato(protagonista era William Holden),  Certo, sarebbe quasi sciocco ripeterlo, "Blood Work"non è "Breezy", ma è segno dei tempi, non un capriccio di Eastwood o di altri....Da sottolineare,  tra i cointerpreti, il ruolo di Anjelica Huston, di Wanda de Jesus, di Jeff Daniels e di altri.    El  Gato [-]

Il finale del libro è completamente diverso dal film, e quindi l'affermazione di dutchman per il finale prevedibile vale per il film ma non per il romanzo.

Si salva per il mestiere, colpevole prevedibile, conciliante per il sonno.

Buon lavoro di Eastwood che col tempo migliora, sia nella regia che nella recitazione.Il thriller funziona bene, anche perchè è tratto da un romanzo di Connely che nel suo genere è uno specialista.

Un thriller poliziesco, un puzzle un pò troppo sofisticato e fantasioso a cui eastwood smussa gli eccessi romanzeschi mantenendo in equilibrio la credibilità della storia, eccessiva e troppo caratterizzante la parte del detective contrarioso e sempre incazzato, la sceneggiatura si muove su un piano logico di facile gradimento: col bambino, la storia d'amore e il lieto fine. Saluti. 

Seanza togliere nualla al Clint veterano degli ultimi anni.
Se havete studiato la sua fisionomia facciale e le reletative espressioni nel momento in cui la necessita' la richiedevono, vi rendete conto di quanto questo attore abbia saputo cogliere e sfruttare sin ai primi momenti , dellla sua diciamo carriera artistica, gli aspetti  piu' salienti di cui un bravo  attore necessita per essere amato:le sopracciglia incurvate, e senza alcun sforzo( al momento giusto);gli occhi, talmente fermi e freddi da farti credere di un eroe sicuro e di cui il  pubblico spesso  ne anela per essre il suo riflesso ;la bocca intonata ed espressiva quando l'occasione lo richiedeva al che ' lo spettatore veniva totalmente coivolto in un sentimento piu' deducibile nel  campo espressivo che verbale: in sintersi Clint Eastwood è questo, ed a mio avviso non è poco.

Un ottimo film come si facevano un tempo; senza azioni stupefacenti, senza effetti speciali, senza inutili orpelli ma è un film che gira tutto su una solida sceneggiatura (basata su un romanzo di Connelly), su un buon gruppo di interpreti e sulla mano sempre ferma del buon Clint, che dirige in modo sicuro e confeziona un poliziesco molto godibile che si lascia vedere con estremo piacere fino alla fine.

il genere del film mi piace....ma la trama era quasi alla Don Matteo...cioè quello che meno te lo aspetti è l'assassino....che pero io dp poco tempo avevo gia individuato...aspettavo sl il finale che è molto da fiaba...nn è brutto cm film..perche qst film ti coinvolgono anche se brutti e scontati ..perche insieme alla polizia ti immedesimi nel cercare il dettaglio e a capire le varie vicende.........nn è certo tra i suoi film  migliori...ma per passare una serata...si puo fare uno sforzo...anche se ce ne sn molti di migliori

Vi si riconosce la bravura dell’attore, ma la professionalità del regista non è adatta a film di ridotto calibro come questo. Clint Eastwood, in questo thriller tratto da un romanzo di Michael Connelly, recita la parte di un poliziotto colpito da infarto durante la caccia a un serial killer. Subisce un trapianto di cuore e accetta di indagare per conto della sorella della donatrice, rimasta uccisa durante una rapina. Il caso, tuttavia, prende un risvolto inatteso. Sceneggiatura con intreccio abbastanza interessante se non fosse che la bravura di Eastwood sembra quasi sprecata per pellicole di non eccelsa importanza e di stampo decisamente classico. Per chi conosca la sua successiva filmografia, si intravedono già elementi (in riferimento alle scene girate in penombra) che hanno reso grandi le sue ultime pellicole.