Un biglietto in due

Steve Martin è un pubblicitario fuori città per la presentazione di un lavoro, vorrebbe tornare a casa per passare il giorno del ringraziamento in famiglia, ma il ritardo del suo aereo è solo l'inizio di una serie di sventure condivise con un logorroico pacioccone impersonato da John Candy, che gliene farà passare di tutti i colori. Nella prima mezz'ora il film fa sorridere, ma via via cade nel banale e nell'improbabile, accompagnato da una colonna sonora fastidiosa e da una regia rozza che tutto sommato forse si salva in confronto alla bassezza delle gag e alle risate che ci si aspetta ma che non arrivano. Martin e Candy funzionano come coppia, ma è l'alternanza di commedia a tocchi di dramma affine al registro del patetico a non funzionare per niente. [+]

Steve Martin è un pubblicitario fuori città per la presentazione di un lavoro, vorrebbe tornare a casa per passare il giorno del ringraziamento in famiglia, ma il ritardo del suo aereo è solo l'inizio di una serie di sventure condivise con un logorroico pacioccone impersonato da John Candy, che gliene farà passare di tutti i colori. Nella prima mezz'ora il film fa sorridere, ma via via cade nel banale e nell'improbabile, accompagnato da una colonna sonora fastidiosa e da una regia rozza che tutto sommato forse si salva in confronto alla bassezza delle gag e alle risate che ci si aspetta ma che non arrivano. Martin e Candy funzionano come coppia, ma è l'alternanza di commedia a tocchi di dramma affine al registro del patetico a non funzionare per niente. Comparsata iniziale di Kevin Bacon nella parte di uno yuppie.
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Dopo anni ho rivisto stasera sul digitale questo film, espressione dei mitici anni 80 in tutta la loro gioia di vivere e semplicità.
La commedia è molto gradevole, mai banale o "casciara", e direi anche un po sofisticata per certi versi.
Il grande, grosso e buon John Candy lavora benissimo con Steve Martin.
Un ricordo di una America e di un mondo che non ci sono più, semplici, genuini e umani.

Sicuramente carino e divertente, purtroppo ha alcune pecche nella sceneggiatura e nella scenografia. Belli i dialoghi, soprattutto quello dell'autonoleggio, peccato per l'eccessiva moralità di alcuni interventi. Tutto sommato piace e Steve Martin recita davvero bene permettendo al film di ambire a risultati leggermente migliori.

Sono cresciuto con questo film...l'ho visto tante di quelle volte da conoscere ogni singola battuta a memoria (ancora oggi con mio fratello ci divertiamo a tirare fuori frasi del film al momento opportuno). Una commedia che sa essere divertente e drammatica allo stesso tempo...Le recitazioni di Steve Martin e di John Candy sono superlative e si sposano perfettamente con il personaggio che interpretano.

L’idea alla base del film è molto semplice: una convivenza e avventura forzata tra due perfetti sconosciuti dai caratteri antitetici. Da un lato un pubblicitario di successo,magro,serio,rigoroso e poco socievole (interpretato da Steve Martin),dall’altro un venditore di anelli per doccia (che ha le fattezze di John Candy),visibilmente sovrappeso,loquace e assai poco riservato. Le strade dei due tenderanno a incrociarsi inesorabilmente,sin dalle prime battute (si noti la bella scena del tassi’ perso dal pubblicitario) che,successivamente, in aereoporto quando,a causa di una violenta bufera,che impedirà la partenza del volo per Chicago, i due si ritroveranno costretti a un lungo calvario per raggiungere la tanto agognata meta. [+]

L’idea alla base del film è molto semplice: una convivenza e avventura forzata tra due perfetti sconosciuti dai caratteri antitetici. Da un lato un pubblicitario di successo,magro,serio,rigoroso e poco socievole (interpretato da Steve Martin),dall’altro un venditore di anelli per doccia (che ha le fattezze di John Candy),visibilmente sovrappeso,loquace e assai poco riservato. Le strade dei due tenderanno a incrociarsi inesorabilmente,sin dalle prime battute (si noti la bella scena del tassi’ perso dal pubblicitario) che,successivamente, in aereoporto quando,a causa di una violenta bufera,che impedirà la partenza del volo per Chicago, i due si ritroveranno costretti a un lungo calvario per raggiungere la tanto agognata meta. La convivenza non sara’ facile ma tra plans,trains and automobiles (cui vanno anche aggiunti anche hotel e locande di terza scelta, il freddo pubblicitario finirà per avvicinarsi al petulante venditore,nonostante in diverse scene,si assista a una separazione mai definitiva dal pesante compagno. Ne sono testimonianza l’esilarante gag della camera d’albergo a inizio film (in cui un sonnambulo Candy abbraccia,dormendo uno stanco Martin) ma anche il divertente viaggio contromano in autostrada,vanamente avvertiti da un cameo di Kevin Bacon guidatore. Furti, strampalati mezzi di trasporto, macchine incendiate,personaggi da commedia grotesque, scandiscono l’ora e mezza della pellicola,ironizzando sui vantaggi/svantaggi del viaggio in coppia,ma permettendo,in particolar modo, una riflessione sul significato dell’amicizia,quel forte legame di gioia e dolore, che lento si instaurerà permanentemente nei cuori dei due protagonisti. Il senso del film è racchiuso in una frase di Steve Martin,quando,oramai arrivato a destinazione,congedandosi da un triste Candy esclama: “E’ vero,sono arrivato in ritardo di due giorni ma con una maggiore consapevolezza di me stesso” Coscienza di se’ e delle proprie azioni. Ecco su cosa vuol fare riflettere il film; nonostante le diverse posizioni sociali,entrambe le figure sono sole al mondo: il tenero venditore lo è fisicamente,poiche’,per quanto si sforzi nell’arte della favella,non ha nessun luogo ove vivere e nessuna famiglia da amare mentre l’imperturbato pubblicitario è caratterialmente malato: ha una famiglia,tre figli, colleghi d’ufficio,ma nessun vero amico,degno di questa parola. Risulta quindi naturale che i destini dei due personaggi tendano ad avvilupparsi, lungo questo viaggio metaforico verso la conoscenza e la maturazione. Forza,spirito di sacrificio,capacità di sopportazione ma anche tanta voglia di ridere concependo la vita con allegria divertissement, costituiscono il motore del film, il cui telaio è fortemente sostenuto dalle buffe avventure della strana coppia. Da antologia è lo scambio di battute tra un arrabbiato Martin e un depresso Candy in una camera d’albergo. “Io sono genuino,dira’ quest'ultimo,non mi importa di cosa pensi: parlo troppo ma ascolto molto,non mi piace ferire la gente e piaccio persino ai miei clienti. Pensa di me quello che vuoi ma non cambiero’”. Tuttavia, il mutamento è nella natura umana e,anche se inconsciamente,il petulante venditore contribuirà a migliorare il carattere del fiero e forzato compagno di viaggio. Del resto, l’unione fa la forza:poi,se i caratteri dei due personaggi sono diametralmente opposti,permette anche una crescita e un miglioramento interiore. [-]

Anche io voglio dare 4 stelle a questo piccolo bellissimo film Ogni tanto lo rivedo e mi piace sempre, evidentemente ha qualcosa di speciale....Forse i critici qui sono stati troppo avari..ma come si vede, anche loro sbagliano....

Anche io voglio dare 4 stelle a questo piccolo bellissimo film Ogni tanto lo rivedo e mi piace sempre, evidentemente ha qualcosa di speciale....Forse i critici qui sono stati troppo avari..ma come si vede, anche loro sbagliano....

E' bellissimo!!!!

UNO DEI FILM PIU BELLI E SPENSIERATI CHE HO AVUTO IL PIACERE DI VEDERE, UN MIX DI RISATE E GAG, MA CON UNA STORIA BEN DELINEATA E NEL FINALE QUALCHE LACRIMA, MERITO DI JOHN CANDY E DELLA BELLISSIMA CANZONE. A PROPOSITO QUALCUNO MI PUO DIRE CHI LA CANTA O IL TITOLO DELLA CANZONE DEL FINALE DEL FILM, MI FARESTE UN GROSSO FAVORE GRAZIE. NUMERO7@TELE.IT