enzo70
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domenica 14 febbraio 2021
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grande conferma di verdone
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Il viaggio di tre italiani per andare a votare che è entrato nella storia della società italiana. Verdone interpreta magistralmente tre italiani, li caratterizza, gli dà una forma, ma soprattutto ci fa ridere, raccontando i tic degli italiani. Da Furio, il pignolissimo italiano medio tutto casa e famiglia che ossessiona la moglie Magda, all’emigrato materano che tornando in Italia viene derubato di tutto a Mimmo che accompagna la nonna a votare. Verdone con questo film conferma la sua incredibile capacità di indossare abiti diversi e di saper fare ridere in maniera intelligente.
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nanobrontolo
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domenica 27 dicembre 2020
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bomboniera
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Quand'è che un film si definisce un capolavoro? quando è pieno di frasi immortali che ripeti almeno una volta nel corso della giornata perché c'è sempre una situazione dov'è appropriata, quando non puoi dire che conosci il cinema se non l'hai visto, quando lo puoi vedere a ripetizione 5 volte al giorno senza che ti annoi! Ecco questo è Bianco rosso e Verdone. Verdone: sei un genio!
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marcloud
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domenica 12 maggio 2019
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si vota con verdone!
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Road movie all'italiana dove vengono raccontati tre diversi viaggi verso il seggio elettorale. Questa volta Carlo Verdone rappresenta un silenzioso emigrato meridionale, un pedante padre di famiglia e un "bamboccione" intento a portare la nonna, una magistrale "sora" Lella Fabrizi, a votare il PCI. Dopo il successo di "Un sacco bello", il secondo film del regista Verdone conferma la grande genialità dei suoi lavori, capaci di emozionare, far ridere e ragionare.
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parsifal
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mercoledì 24 gennaio 2018
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ritratto italiano
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Carlo Verdone , giunto alla sua seconda prova , nel 1981, coadiuvato da una squadra collaudata di sceneggiatori ( Benvenuti e De bernardi) ed assistito da Sergio Leone alla produzione, da vita ad un vero e proprio road movie, ambientato sul patrio suolo, che gli fornisce lo spunto naarativo per mettere in scena le idiosincrasie e le vite dei protagonisti. Con il trasformismo che gli è sempre stato congenito, crea tre personaggi, dal lui stesso interpretati; Furio, saccente e nevrotico-ansioso, maniacalmente posseduto dalla smania di controllo su ogni evento della vita, tanto da risultare incredibilmente pedante e portare la sua dolce consorte Magda (Irina Sanpiter) sull'orlo dell'esaurimento.
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Carlo Verdone , giunto alla sua seconda prova , nel 1981, coadiuvato da una squadra collaudata di sceneggiatori ( Benvenuti e De bernardi) ed assistito da Sergio Leone alla produzione, da vita ad un vero e proprio road movie, ambientato sul patrio suolo, che gli fornisce lo spunto naarativo per mettere in scena le idiosincrasie e le vite dei protagonisti. Con il trasformismo che gli è sempre stato congenito, crea tre personaggi, dal lui stesso interpretati; Furio, saccente e nevrotico-ansioso, maniacalmente posseduto dalla smania di controllo su ogni evento della vita, tanto da risultare incredibilmente pedante e portare la sua dolce consorte Magda (Irina Sanpiter) sull'orlo dell'esaurimento. Strada facendo, le sue nevrosi diventeranno sempre più insopportabili , al limite del macchiettistico e Magda incontrerà Raoul ( Angelo Infanti) latin lover dal sorriso ammaliante e la battuta pronta, che darà un'impronta del tutto inaspettata alla narrazione. IL secondo personaggio è Pasquale Amitrano, che contrappone un totale ed assoluto silenzio alla logorrea inarrestabile di Furio. Emigrato anni or sono in Germania, torna nella sua città natale ( Matera) per le elezioni politiche. Durante il viaggio sarà oggetto di numerose disavventure , create dal malcostume italiano , imperante in ogni parte della penisola e subirà senza colpo ferire, salvo poi esplodere in un dirompente e dissacrante monologo finale, a base di grammelot e dialetto lucano. Sembra che il regista sia sia ispirato ai personaggi creati da Jaques Tati. L'ultimo è Mimmo, personaggio creato anni prima da Verdone , ispirandosi ad un suo amico fraterno. Ingenuo, lento di comprendonio e complessato, affronta il viaggio verso la capitale in compagnia di sua nonna, interpretata magnificamente da Elena Fabrizi ovvero la Sora Lella, che fu interpellata anche per altri film del regista. I protagonisti danno vita ad un duo irresistibile, fatto di ironia romana, sarcasmo e goffaggine dovuto all'immensa , inguaribile ingenuità del ragazzo che sembra, a tratti, un bimbo mai cresciuto. Ritratto di un Paese attraverso la sua quotidianità , le sue virtù ed i suoi limiti, tratteggiato con ironia e velata malinconia.
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aristoteles
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martedì 29 marzo 2016
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furio mimmo e pasquale
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Il miglior Verdone,a pari merito con "Un Sacco Bello", in un film che con il trascorrere del tempo non perde colpi.
Il Carlo Nazionale ci incanta ma con sorrisi beffardi.
Impossibile infatti non ridere e divertirsi con le sue molteplici interpretazioni,tuttavia la malinconia è proprio dietro l'angolo.
Furio,Mimmo e Pasquale ci raccontano l'Italiano medio come meglio non si potrebbe,ovviamente accompagnati da eccessi "programmati" per fare in modo che lo spettatore non ne dimentichi ben presto le caratterizzazioni.
Altri film simili,e sempre a episodi,il buon regista e attore ne sfornerà parecchi,ma lo stile e la bellezza dei suoi due primi lavori rimangono indimenticabili.
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Il miglior Verdone,a pari merito con "Un Sacco Bello", in un film che con il trascorrere del tempo non perde colpi.
Il Carlo Nazionale ci incanta ma con sorrisi beffardi.
Impossibile infatti non ridere e divertirsi con le sue molteplici interpretazioni,tuttavia la malinconia è proprio dietro l'angolo.
Furio,Mimmo e Pasquale ci raccontano l'Italiano medio come meglio non si potrebbe,ovviamente accompagnati da eccessi "programmati" per fare in modo che lo spettatore non ne dimentichi ben presto le caratterizzazioni.
Altri film simili,e sempre a episodi,il buon regista e attore ne sfornerà parecchi,ma lo stile e la bellezza dei suoi due primi lavori rimangono indimenticabili.
Un grande plauso alla mitica "Sora Lella" che resterà per sempre nei nostri cuori.
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fabio1957
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mercoledì 29 luglio 2015
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indimenticabile
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Un grande Carlo Verdone firma questo straordinario film ,che a distanza di 35 anni non mostra di essere invecchiato.Le macchiette che hanno reso celebre il nostro autore sono qui disegnate in modo veramente esilarante.Il regista e attore è nel suo periodo migliore,alcune gag sono veramente indimenticabili.Verdone ha scritto tanti bei film, ma questo insieme al primo è un caposaldo della comicità nostrana.
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matteo..........
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venerdì 3 aprile 2015
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un attore per bene
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simpatico intelligente attoreregista ha confezionato un film che non si dimentica
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great steven
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giovedì 7 novembre 2013
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pasquale, furio e mimmo sono in viaggio per votare
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BIANCO, ROSSO E VERDONE (IT, 1981) di CARLO VERDONE con CARLO VERDONE – ELENA FABRIZI – ANGELO INFANTI – IRINA SANPITER – MILENA VUKOTIC § Sono in viaggio per andare a votare: un emigrato lucano pacchiano e taciturno che rimpatria da Monaco; un borghese torinese pignolo e nevrastenico che viaggia con la famiglia; un ragazzone ingenuo e credulone che accompagna la nonna. La traversata si conclude in maniera disastrosa per tutti e tre: il primo si ritrova derubato del portafoglio e con la macchina bruciata, il secondo perde la moglie che scappa con un dongiovanni e il terzo patisce la morte della nonna in cabina. Al suo 2° film da regista/attore/co-sceneggiatore, Verdone ripropone il suo variegato repertorio di macchiette sperimentate con buon successo in ambito televisivo, attraverso programmi del calibro di Non stop e A come Alice.
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BIANCO, ROSSO E VERDONE (IT, 1981) di CARLO VERDONE con CARLO VERDONE – ELENA FABRIZI – ANGELO INFANTI – IRINA SANPITER – MILENA VUKOTIC § Sono in viaggio per andare a votare: un emigrato lucano pacchiano e taciturno che rimpatria da Monaco; un borghese torinese pignolo e nevrastenico che viaggia con la famiglia; un ragazzone ingenuo e credulone che accompagna la nonna. La traversata si conclude in maniera disastrosa per tutti e tre: il primo si ritrova derubato del portafoglio e con la macchina bruciata, il secondo perde la moglie che scappa con un dongiovanni e il terzo patisce la morte della nonna in cabina. Al suo 2° film da regista/attore/co-sceneggiatore, Verdone ripropone il suo variegato repertorio di macchiette sperimentate con buon successo in ambito televisivo, attraverso programmi del calibro di Non stop e A come Alice. Come nel precedente Un sacco bello, è l’attualità a contestualizzare efficacemente la pellicola: un paese disorganizzato, fitto di antagonismi ideologici nonché insicuro e inospitale per i forestieri. Di notevole importanza è la leggera critica lanciata da Verdone contro "il rito del voto", come si può evincere dal triplo finale dove emergono gli aspetti più drammatici di tutto il film. Le volgarità non passano il segno, il divertimento è piacevole pur se non regolato alla perfezione e l’assenza praticamente totale di personaggi secondari (salvo tre o quattro comparsate, fra cui Mario Brega nei panni di un camionista sbruffone) permette agli attori principali di piazzarsi nel migliore dei modi.
Commedia; giudizio personale: 7 (discreto)
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nico g.
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sabato 2 giugno 2012
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un oscar speciale
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Se fossi membro dell'Academy, darei un Oscar speciale alla patente di Pasquale. Se fosse battuta all'asta in una collezione di cimeli cinematografici, spenderei una cifra per aggiudicarmela.
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nigel mansell
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martedì 17 aprile 2012
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fa il paio con un sacco bello
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Fa il paio con un sacco bello e conclude il ciclo dei personaggio. Gli altri due esperimenti di Verdone in merito non sono per niente convincenti. Ottimo.
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