I cavalieri che fecero l'impresa

L'ambientazione è suggestiva, Bova addirittura bravino, Dalle Piane ai limiti del caricaturale. Non ci fossero le scene di battaglia sarebbe quasi perfetto; ma ci sono, e sono una peggio e più ridicola dell'altra!

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Il film è un curioso viaggio nel Medioevo, anche se con incursioni nel fiabesco (la resurrezione dell'eroe dopo che un santone ha messo su di lui un vitello aperto in due). L'opera mette l'accento su un senso religioso quasi ossessivo e non certo esente da superstizioni che legittimano esecuzioni orribili (il fabbro che invocava forze malefiche e che viene infilato vivo in un forno), con una netta divisione tra mondo e monastero, che sotto certi aspetti, però, così netta non è (i protagonisti, infatti, vi entrano e vi escono ripetutamente, e si assiste anche ad un rapporto sessuale consumato al suo interno). Il regista insiste con eccessivo gusto dell'orrido nel mostrare le ripugnanti conseguenze dei combattimenti con la spada (arti mozzati, intestini fuoriusciti, ecc. [+]

Il film è un curioso viaggio nel Medioevo, anche se con incursioni nel fiabesco (la resurrezione dell'eroe dopo che un santone ha messo su di lui un vitello aperto in due). L'opera mette l'accento su un senso religioso quasi ossessivo e non certo esente da superstizioni che legittimano esecuzioni orribili (il fabbro che invocava forze malefiche e che viene infilato vivo in un forno), con una netta divisione tra mondo e monastero, che sotto certi aspetti, però, così netta non è (i protagonisti, infatti, vi entrano e vi escono ripetutamente, e si assiste anche ad un rapporto sessuale consumato al suo interno). Il regista insiste con eccessivo gusto dell'orrido nel mostrare le ripugnanti conseguenze dei combattimenti con la spada (arti mozzati, intestini fuoriusciti, ecc.), tutto sommato non necessarie nell'economia del film. Nella narrazione, che nel procedere si fa forse un po' troppo intricata, ci sono comunque delle scene che rimangono impresse per la presa emotiva e visiva  che sanno suscitare, come quella in cui i due cavalieri eroi vengono insidiati in una casa da un gruppo di cavalieri di Francia che dal piano inferiore trapassano con le loro spade il pavimento su cui i due si trovano; questi sembrano ormai perduti quando all'improvviso il pavimento crolla travolgendo i cavalieri "cattivi". Un film che, con i suoi limiti, tutto sommato, vale la pena vedere. [-]

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non ci sono altre parole. uno spreco di soldi (pubblici?) sia per farlo che per guardarlo. direi... al rogo! :D

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Forse l'aspettativa che avevo prima di vederlo, forse l'amore spassionato per i film storici....non so perché....ma con questo film sono assolutamente spietata......E' VERAMENTE ORRENDO!!! Trama scadente, attori scadenti (tranne Raoul Bova che comparandolo agli altri si meriterebbe un oscar!!), fotografia e scenografia scadente, banalizzazione del periodo storico e dei personaggi..... Per la vostra e altrui salute....non guardatelo e non consigliatelo!!! :S

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Non ci sono parole. Una monnezza.

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Anche se uscito qualche anno fa io l'ho potuto vedere solo ultimamente e devo dire che è un ottimo film che coinvolge nella storia e ti tiene sempre col fiato sospeso, un ottima interpretazione di raul bova che per me è il personaggio più carismatico senza togliere nulla agli altri, intrigante e sopratutto il bello è che non si sa mai cosa potrebbe capitare nei due munuti che seguono, colpi di scena e grande coerenza storica, complimenti a pupi avati che tra l'altro ho avuto anche il piacere di incontrare di persona e garantisco che è un garn simpaticone!

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il voto è ovviamente sarcastico. Il motivo è che merita il premio per il peggior film della storia. Pupi Avati? Sono questi i grandi registi italiani? Sarà diventato famoso con altri film, ma una persona capace di realizzare una putt..ata di questo genere deve aver qualche serio problema (lui e chi gli ha dato i soldi per farlo). Ne ho visti di film orribili, ma questo li batte tutti, senza capo nè coda. Aridatece Ed Wood, almeno faceva ridere...

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Film inutilmente lungo, noioso, ingarbugliato, con attori da spot pubblicitari e voci bianche da coro parrocchiale altro che da storici ed invincibili cavalieri. Un Carlo Delle Piane da ricovero post ictus, paesaggi cartolina tipo Mediterranee....meglio che Avati torni ai suoi bei films con Abatantuono e Cavina!!

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Nessun approfondimento dei personaggi, che viaggiano tra mille episodi, nei quali la fatidica impresa si perde. Oltretutto l'eccessivo uso del "pulp" non rende le scene di battaglia più realistiche, ma solo fastidiose e noiose. Bravo nella parte di Carlo Dalle Piane e, stranamente, nemmeno Raul Bova se la cava male. Non un granchè comunque. Peccato, da Avati-con quel budget- mi aspettavo di più.

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il film è bello, senza pretese, regala emozioni che meritano di essere premiate. ma il finale sai che bello se avessero sconfitto i nemici tutti!?

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