La guerra degli Antò

Mi sembra che questo film è stato sottovalutato abbastanza,questi quattro Antò che sono delle pecorelle come dire smarrite nel senso che non appartengono ad un gruppo specifico ma hanno in comune il destino di sopravvivere in un posto che non li apprezza e neanche ci prova.La sfortuna li affligge dovunque vadano e quel vuoto pescarese sarà con loro per sempre.Bella l'immagine della bologna studentesca e di una Amsterdam poco accessibile e vista anche in modo parzialmente grottesco;la mancata importanza data alle droghe o alla violenza fa di questi punk Anto lu purk,Anto lu zorru,Anto lu malati e Antò lu zombi un quadro d'amicizia e legame che và al di là del solito stereotipo di cameratismo superficiale e fa supporre che sia comunque una bella storia raccontata bene che lascia qualcosa allo spettatore più attento.

mah...

Come si fa a non accorgersi che questo film è ormai un cult...ispirato alle eccezionali pagine di Silvia Ballestra (Il compleanno dell'iguana - Il disastro degli Antò), scritte in uno stile unico e geniale. Dialetto abruzzese? solo chi non lo conosce lo disprezza. Però i salamini eh...proprio come il personaggio del film, giustamente soprannominato "La Gnuranza", classico finto intellettuale snob che nelle sue analisi politico-culturali continua a prendere cantonate grosse come una casa!

Molto significativo e anche belle le ambientazioni, le scene, ma penalizza molto il fatto che il ritmo del film è molto lento. Peccato , sono indeciso tra 2 e 3 stelle. Va be', 2 stelle . Da vedere comunque

Film dalle basse pretese con budget molto irrisorio,ma che mette bene in luce vari aspetti dei giovani,uno tra tutti l'insoddisfazione e di andare sempre alla ricerca di qualcosa dinuvo e diverso,com fa lu purk che per fuggire da Montesilvano prima va a studiare a BOlogna,poi si accorge che non gli piace neanche quel posto allora se ne va ad Amsterdam ma anche lì dice che " la vita è molto dura",ma anche il fatto di vestirsi da punk in un piccolo paese che la maggiorparte delgi abitanti non sa neanche pronunciarlo vedi lo zio,e l'unica cosa che gli resta è la contestazione del mondo e della vita di Montesilvano.

FILM GIOVANILE MA NON BANALE

Il critico cinematografico che firma la recenzione in prima pagina, che probabilmente è a digiuno di geografia, colloca Pescara ne profondo sud e afferma che il film è recitato in abruzzese...due errori imperdonabili, mi permetto di asserire che se il film fosse stato realmente recitato in abruzzese la maggior parte del pubblico non avrebbe capito nulla. Sicuramentenon è recitato in maniera esemplare ma va anche detto che gli attori sono stati presi in loco (sono tutti abruzzesi) e nessuno di loro aveva un background artistico; comunque in film porta alla luce un tema molto attuale: l'impossibilità della gran parte dei giovani di uscire dal proprio contesto natio senza inevitabilmente tornare farne ritorno.

a me non è dispiaciuto, certo non sarei mai andato al cinema a vederlo, ma in casa sul mio letto con la finestra che da su montesilvano mi sono fatto due risate. comunque non è recitato in abruzzese

per me il film "la guerra degli anto" e una cagata pazzesca!!!!!!!!!!

la recinsione che hanno fatto è ridicola e non è recitato in abruzzese! cmq è un film con pochi soldi e poche pretese, realizzato con attori non professionisti, ma nonostante tutto molto bravi. il film offre uno spaccato della nostra società spesso trascurato dal cinema odierno. racconta le vicende di un gruppo ragazzi (di provincia) che vivono in un paesino di mare (montesilvano). questo gruppetto, che come molti di noi, vive nella convinzione che le grandi città "cosmpolite" vi sia una realtà totalmente diversa priva i pregiudizzi estetici e i pettegolezzi del paese... il protagolista in viaggio che lo portera a bologna e a amsterdam scopre a sue spese che non è cosi ... ...molto belle e toccanti anche le scene finale . [+]

la recinsione che hanno fatto è ridicola e non è recitato in abruzzese! cmq è un film con pochi soldi e poche pretese, realizzato con attori non professionisti, ma nonostante tutto molto bravi. il film offre uno spaccato della nostra società spesso trascurato dal cinema odierno. racconta le vicende di un gruppo ragazzi (di provincia) che vivono in un paesino di mare (montesilvano). questo gruppetto, che come molti di noi, vive nella convinzione che le grandi città "cosmpolite" vi sia una realtà totalmente diversa priva i pregiudizzi estetici e i pettegolezzi del paese... il protagolista in viaggio che lo portera a bologna e a amsterdam scopre a sue spese che non è cosi ... ...molto belle e toccanti anche le scene finale ... insommo da vedere [-]