alberto pezzi
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giovedì 6 agosto 2015
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tanta roba
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“CAVALCANDO COL DIAVOLO” arriva veramente a sorpresa. Sono rimasto affascinato dalla bellezza di questa pellicola. Il titolo inganna. Ti aspetteresti un thriller, un west-thriller, ed invece ti trovi di fronte il racconto impressionante di un evento storico che ha segnato l’ America. La guerra di Secessione in tutta la sua crudeltà, nordisti contro sudisti, l’ avanzamento delle idee di libertà, l’ insediamento dei diritti umani, il tutto raffigurato nella metamorfosi che colpisce i principali protagonisti del film lungo il racconto di questa straordinaria avventura. La morte in tutta la sua freddezza, ma anche la vita e l’ amore. La guerra e la fratellanza.
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“CAVALCANDO COL DIAVOLO” arriva veramente a sorpresa. Sono rimasto affascinato dalla bellezza di questa pellicola. Il titolo inganna. Ti aspetteresti un thriller, un west-thriller, ed invece ti trovi di fronte il racconto impressionante di un evento storico che ha segnato l’ America. La guerra di Secessione in tutta la sua crudeltà, nordisti contro sudisti, l’ avanzamento delle idee di libertà, l’ insediamento dei diritti umani, il tutto raffigurato nella metamorfosi che colpisce i principali protagonisti del film lungo il racconto di questa straordinaria avventura. La morte in tutta la sua freddezza, ma anche la vita e l’ amore. La guerra e la fratellanza. Capolavoro assoluto. Cast d’ eccezione, colonna sonora bellissima, ambienti e paesaggi mozzafiato. Sono rimasto colpito, interessato. Visto due volte in due giorni, penso di aver colto la pienezza del film. Purtroppo, a volte, molti film degni di un 5 stelle restano relegati un pò nell' ombra, scarsa pubblicità e poca attenzione contribuiscono a non svilupparli completamente, a non svelarli alla gente. E' anche il caso di questa pellicola. I vari messaggi che questo film trasmette sono in realtà fondamentali, mai come adesso attuali. Ang Lee, complimenti, altra opera meravigliosa.
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contrammiraglio
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lunedì 27 maggio 2013
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hanno tagliato poco
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Si va bene la fotografia è splendida, i colori caldi ma insomma un film è anche altro; è una storia, meglio se credibile, una trama avvincente, personaggi che lasciano il segno.
Avrebbero giovato una ventina di minuti di tagli ulteriori perché a tratti la mascella rischia davvero la slogatura causa sbadiglio; si può tranquillamente evitare.
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jimi caos
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martedì 18 dicembre 2012
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splendida fotografia
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Un film abbastanza sconosciuto di Ang Lee, ma che vale senz'altro la pena di essere visto.
La storia è ambientata durante la guerra di Secessione americana e vede un manipolo di i Bushwhackers quali, pur non essendo arruolati nelle file dell'esercito sudista, combattono la causa degli Stati del sud contro quello che è visto l'invasore Yankee.
Questo è la semplice cornice, dal momento che il film, più che delle guerra civile che ha bagnato di sangue gli Stati Uniti, è un racconto di formazione che descrive un gruppo di amici.
L'aspetto senz'altro più interessante del film, infatti, è che Ang Lee presenta solo la visione degli eventi dalla parte dei guerriglieri, senza addentrarsi in un quadro più generale sulla sorte e sugli sviluppi della guerra.
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Un film abbastanza sconosciuto di Ang Lee, ma che vale senz'altro la pena di essere visto.
La storia è ambientata durante la guerra di Secessione americana e vede un manipolo di i Bushwhackers quali, pur non essendo arruolati nelle file dell'esercito sudista, combattono la causa degli Stati del sud contro quello che è visto l'invasore Yankee.
Questo è la semplice cornice, dal momento che il film, più che delle guerra civile che ha bagnato di sangue gli Stati Uniti, è un racconto di formazione che descrive un gruppo di amici.
L'aspetto senz'altro più interessante del film, infatti, è che Ang Lee presenta solo la visione degli eventi dalla parte dei guerriglieri, senza addentrarsi in un quadro più generale sulla sorte e sugli sviluppi della guerra. Racconta, in sostanza, come questi ragazzi e ragazzini (il protagonista alla fine del film dice di non aver ancora compiuto 19 anni) abbiano deciso di sacrificare la propria vita per combattere in difesa della propria terra. Verrebbe da dire a difesa di ideali decisamente sindacabili (schiavitù e via dicendo). Quello che però emerge dalla pellicola è che questi giovani non avessero coscienza della sfida ideologica che caratterizzava la guerra di Secessione. Piuttosto, essi ritenevano di dover difendere casa loro e le loro tradizioni dai nemici, senza valutare se tali tradizioni fossero giuste o meno.
Alla maturazione, in ordine a tali problematiche, giungeranno i protagonisti alla fine del film, passando da una serie di tragedie che connotano inevitabilmente una guerra.
La fotografia è splendida, come anche i paesaggi.
Il film mantiene dei toni sobri, salvo eccedere un po' troppo in melodramma.
Tuttavia
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carlo
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domenica 16 settembre 2007
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revisionista nel missouri
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Nel Missouri la guerra civile americana fu piu' che in ogni altro stato guerriglia (vedi M. Fellmann, Inside War). Ang Lee prende a protagonisti del suo film dei guerriglieri confederati e si prende anche qualche liberta' con la storia. I tedeschi del Missouri erano quasi tutti unionisti, cosi' come la stragrande maggioranza dei neri: ma tra i bushwackers di Ang Lee ci sono un tedesco e un nero, vale e dire eccezioni rarissime; e' come fare un film sulla Resistenza nel quale in un gruppo di cinque o sei SS ci siano un ebreo e un inglese. Gli unionisti hanno il ruolo dei cattivi occupanti: peccato che i bushwackers fossero filoschiavisti e spesso proprietari di schiavi eccetera eccetera. Certo, facevano il baciamano alle signore.
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Nel Missouri la guerra civile americana fu piu' che in ogni altro stato guerriglia (vedi M. Fellmann, Inside War). Ang Lee prende a protagonisti del suo film dei guerriglieri confederati e si prende anche qualche liberta' con la storia. I tedeschi del Missouri erano quasi tutti unionisti, cosi' come la stragrande maggioranza dei neri: ma tra i bushwackers di Ang Lee ci sono un tedesco e un nero, vale e dire eccezioni rarissime; e' come fare un film sulla Resistenza nel quale in un gruppo di cinque o sei SS ci siano un ebreo e un inglese. Gli unionisti hanno il ruolo dei cattivi occupanti: peccato che i bushwackers fossero filoschiavisti e spesso proprietari di schiavi eccetera eccetera. Certo, facevano il baciamano alle signore....
E' un pezzo di revisionismo storico dal quale emerge un messaggio che oggi piace ma che non significa niente: la guerra e' sempre brutta, tutti in fondo sono cattivi, l'importante e' prenderne alla fine coscienza.... Ma e' proprio vero? Proviamo a mandare Ang Lee in Germania a fare un film su dei bravi ragazzi tedeschi che si arruolano nelle SS e, poverini, in fondo hanno le loro ragioni.....
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rkirki
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mercoledì 21 novembre 2001
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il grigio ed il blue visto da ang lee
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Il Cittadino di Taiwan Ang Lee rivisita un tema classico del cinema a stelle e strisce: La guerra di secessione.
E' la storia di alcuni guerriglieri (Bushwhackers, che sanno molto di vietcong) che combattono irregolarmente per la confederazione del sud, in territori occupati dai nordisti.
Il film e' narrato in bilico tra la storia d'azione ed i temi melodrammatici
che imbrigliano i personaggi, ma tutto sommato non scade di tono e mantiene un ritmo interessante. Prova inferiore del regista di Taiwan rispetto ai precedenti 'Banchetto di nozze' e 'Ragione e sentimento' ma che vale le tre stelle soprattutto per la descrizione della disillusione e del riconoscimento della causa sbagliata per cui hanno combattuto i protagonisti.
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