La noia

film come il titolo.... noioso

martin è un giovane professore di filosofia con velleità di scrittore. conosce cecilia, una diciassettenne, con cui inizierà un rapporto tormentato, in bilico tra sesso e follia.

Tratto dall'omonimo libro di Moravia , la noia trae dal dialogo claustrofobico tra i due protagonisti un crescendo di tensione a tratti disturbato da lievi sbavature di sceneggiatura.

Buone le prove dei due protagonisti. efficace anche la regia che, a tratti, rimanda alle migliori atmosfere noir.

Secondo me, l'unico regista che ha capito Moravia è Tinto Brass.E' l'unico che sa dove guardano e a cosa aspirano i personaggi che descrive: Gli intellettuali.

un professore di filosofia animato da un serio impegno di ricerca. Una ragazza che vale più dei libri di filosofia.Un romanzo scritto da un intellettuale per intellettuali che hanno in testa una cosa sola. Questa cosa interessa molti e il profitto è assicurato,nonostante la noia.

È inevitabile il paragone con il film precedente di Damiani, e al confronto La noia remake perde completamente. Da tutti e due,comunque, non c'era molto da aspettarsi, essendo tratti da un romanzo del borghese decadente e reazionario Moravia, maledetto scrittore antirivoluzionario, del quale sdogano solo ed esclusivamente Gli indifferenti.

Mi sembra un ottimo film la reciatzione è buona e il tono del film si mantiene sempre su quello della disinibizione giovanile

noia e molto di più

un po noioso

un film erotico sull'ossessione dell'amore e del suo totale possesso