Troppe infedeltà al testo originale, troppi errori formali, nella scelta dei protagonisti innanzi tutto: Lange e Chaplin sono perfette, ma i loro ruoli andavano invertiti (e chi, avendo letto il romanzo conosce la fisiognomica balzacchiana, sa cosa intendo dire), l'interprete del barone Hulot e sbagliato, Parigi sembra una cittadina mediterranea e certo non la città misteriosa descrittaci dall'autore. Omessi poi personaggi interessanti come la signora Marneffe (sostituita da Jenny Cadine, la quale nel libro, se non sbaglio, viene soltanto accennata) e il marito di questa, figure tra le più riuscite dell'universo parallelo rappresentato dalla comediè humaine.