Er più - Storia d'amore e di coltello

Nino detto Er più,è un bullo romano esperto con il coltello appena uscito di galera.La sua donna Rosa è continuamente corteggiata da Augusto,che vorrebbe sposarla.Er più lo sfiderà,ma la tragedia è dietro l'angolo.Sergio Corbucci (Django, gli specialisti) accantona momentaneamente il western per dirigere una commedia popolare capitanata dal buon Celentano. Da un soggetto di Mario Amendola,e una sceneggiatura di Ciuffini Amendola e Sergio Corbucci,il film oltre ad esser ben diretto è  anche divertente al punto giusto,ma lascia certo un gusto amaro nel finale.Il tema del film si incentra sulla Roma di fine 1800,dominata da un codice d'onore che regola le leggi con il coltello. [+]

Nino detto Er più,è un bullo romano esperto con il coltello appena uscito di galera.La sua donna Rosa è continuamente corteggiata da Augusto,che vorrebbe sposarla.Er più lo sfiderà,ma la tragedia è dietro l'angolo.Sergio Corbucci (Django, gli specialisti) accantona momentaneamente il western per dirigere una commedia popolare capitanata dal buon Celentano. Da un soggetto di Mario Amendola,e una sceneggiatura di Ciuffini Amendola e Sergio Corbucci,il film oltre ad esser ben diretto è  anche divertente al punto giusto,ma lascia certo un gusto amaro nel finale.Il tema del film si incentra sulla Roma di fine 1800,dominata da un codice d'onore che regola le leggi con il coltello.Il personaggio di Er più appare un uomo sbruffone ma perché no anche di cuore (quando presta i soldi all uomo che aveva rubato perché ha la madre che sta male),e la storia d amore con Rosa responsabile di molte cause e' forse l'unica cosa che potrebbe farlo smettere di usare il coltello.Ma ad ogni modo anche il personaggio del cinese(interpretato da Vittorio Caprioli) è molto interessante,poiché rappresenta la sofferenza di un uomo senza identità(l'opposto di Er più) pronto quindi a ricrearsi a caro prezzo.Scene divertenti e frasi simpatiche ( e se ci scappa il morto? Se è morto come fa a scappare?).Celentano in forma.Claudia Mori più bella del solito.
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Buon film godibile ma paradossalmente l'unica nota stonata è proprio Adriano Celentano nel ruolo di bullo prepotente che non gli si addice proprio. E poi in quel romanesco che lo rende così innaturale.

Ce lo fate avere in DVD?

E' stupendo!!!come er piu' di Celentano! io nn amo film violenti,ma questi 2 sono fatti cosi' bene ke nnn si nota la violenza!Grazie tante al regista e a chi li mette in onda!!!

stupendo film,a ki piace questo film consiglio anke storie de fratelli e de coltelli!sempre con Maurizio Arena e Ninetto Davoli,ma stavolta nn c'è Celetano,ma è stupendo lo stesso!Da vedere"!!!!e a questo film do'il massimo"!!!

Storia che si inserisce nella Roma dei primi del '900, quando giravano solo i calessi, si sentiva il dolce rumore delle fontane, ed i conti per gli uomini d'onore tornavano con le coltellate, o le selciate, a seconda delle regole (non scritte di certo)e delle preferenze. Er più è Nino, interpretato da un Celentano in gran forma, che si sforza a parlar romanesco e nonostante non gli risulti facile riesce stranamente a farsi guardare (parola di romano di 3 generazioni). Augusto Di Lorenzo fa la corte a Rosa, la donna di Nino. Tra i due contendenti vi sono altre ruggini legate al passato, ed Augusto, che non ci sta all'ennesima umiliazione, accoltella vigliaccamente Nino. Commedia gustosa e sempre piacevole da rivedere, con esito a sorpresa (non capisco perché certe recensioni devono "spifferare" come finisce. [+]

Storia che si inserisce nella Roma dei primi del '900, quando giravano solo i calessi, si sentiva il dolce rumore delle fontane, ed i conti per gli uomini d'onore tornavano con le coltellate, o le selciate, a seconda delle regole (non scritte di certo)e delle preferenze. Er più è Nino, interpretato da un Celentano in gran forma, che si sforza a parlar romanesco e nonostante non gli risulti facile riesce stranamente a farsi guardare (parola di romano di 3 generazioni). Augusto Di Lorenzo fa la corte a Rosa, la donna di Nino. Tra i due contendenti vi sono altre ruggini legate al passato, ed Augusto, che non ci sta all'ennesima umiliazione, accoltella vigliaccamente Nino. Commedia gustosa e sempre piacevole da rivedere, con esito a sorpresa (non capisco perché certe recensioni devono "spifferare" come finisce...). Il regista è accorto nel far respirare quella romanità che non c'è più da decenni, se non nelle foto ed in qualche piccolo e caratteristico locale di trastevere, come un cimelio. Bravo Maurizio Arena (doppiato dall'insostituito Amendola), come pure Claudia Mori e Fiorenzo Fiorentini. [-]