delia.giallo
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mercoledì 28 febbraio 2024
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john merrick!
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un film di rara bellezza,un autentico capolavoro .....Londra , seconda metà dell'800.Il giovane John Merrick, sfortunata creatura ,afflitta da una malattia rara che gli ha dato sembianze mostruose, viene esposto come un "uomo elefante", sfruttato e trattato come una bestia.il Dott Treves, magistralmente interpretato da Antony Hopkins, si prende cura di lui scoprendo poco a poco la sua intelligenza superiore e un animo garbato e sensibile .Seconda opera di David Linch, e probabilmene la piu umana, fiabesca e pura della sua filmografia.: il mostro ce lo tiene sempre sotto gli occhi: vuole che lo si accetti:come accadde in realtà, allora.Lo si accetta anche noi e con uno strazio infinito si finisce per partecipare alla sua sventura, per amarlo e non giudicarlo piu.
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un film di rara bellezza,un autentico capolavoro .....Londra , seconda metà dell'800.Il giovane John Merrick, sfortunata creatura ,afflitta da una malattia rara che gli ha dato sembianze mostruose, viene esposto come un "uomo elefante", sfruttato e trattato come una bestia.il Dott Treves, magistralmente interpretato da Antony Hopkins, si prende cura di lui scoprendo poco a poco la sua intelligenza superiore e un animo garbato e sensibile .Seconda opera di David Linch, e probabilmene la piu umana, fiabesca e pura della sua filmografia.: il mostro ce lo tiene sempre sotto gli occhi: vuole che lo si accetti:come accadde in realtà, allora.Lo si accetta anche noi e con uno strazio infinito si finisce per partecipare alla sua sventura, per amarlo e non giudicarlo piu.Non c'è nulla di crudele o di orribile in questa storia, ma al contempo tristezza e tenerezza.Splendida fotografia in bainco e nero.otto nomination agli Oscar e, scandalosamente , nessuna stuatuetta vinta.DA NON PERDERE
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figliounico
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lunedì 14 novembre 2022
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enfaticamente pietoso
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Lynch si ispira a Freaks di Browning del 1932 e a Oliver Twist di Dickens per mettere in scena le disavventure del personaggio, costruito a tavolino per essere empaticamente commovente ed enfaticamente pietoso, dell’Uomo elefante, interpretato da un irriconoscibile John Hurt, attraverso le memorie del dottor Treves, un giovane Hopkins non ancora carismatico, che lo ebbe in cura nella realtà. All’epoca ebbe un notevole successo di pubblico e di critica, oggi, poiché il tema della diversità è già declinato nel cinema in mille modi diversi, il film ha perso gran parte della forza dirompente di allora e la lentezza di alcune scene si fa sentire soprattutto verso le sequenze finali.
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inesperto
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lunedì 1 febbraio 2021
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vita di un uomo buono
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John Merrick è nato con una rarissima patologia che deforma pesantemente il suo corpo ed i suoi tratti facciali, tanto da esser chiamato "l'uomo elefante". Vivendo in uno stato di vera e propria schiavitù, viene sfruttato (insieme ad altri) come fenomeno da baraccone da Bytes, un uomo senza scrupoli. Un giorno la sua vita comincia a cambiare perchè il dottor Treves viene a sapere della sua esistenza. Alle cure amichevoli del personale dell'ospedale presso cui va a soggiornare, il nostro protagonista rifiorisce: ricomincia a parlare dopo lungo tempo, indossa vestiti più consoni, conduce uno stile di vita ordinario... Il medico scopre così che è una persona mite e con l'animo gentile.
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John Merrick è nato con una rarissima patologia che deforma pesantemente il suo corpo ed i suoi tratti facciali, tanto da esser chiamato "l'uomo elefante". Vivendo in uno stato di vera e propria schiavitù, viene sfruttato (insieme ad altri) come fenomeno da baraccone da Bytes, un uomo senza scrupoli. Un giorno la sua vita comincia a cambiare perchè il dottor Treves viene a sapere della sua esistenza. Alle cure amichevoli del personale dell'ospedale presso cui va a soggiornare, il nostro protagonista rifiorisce: ricomincia a parlare dopo lungo tempo, indossa vestiti più consoni, conduce uno stile di vita ordinario... Il medico scopre così che è una persona mite e con l'animo gentile. Inevitabilmente, le complicazioni non possono che ripresentarsi per mezzo di un bruto guardiano notturno e del vecchio padrone, Bytes, interrompendo così la tranquillità che, come il sole penetra dalla finestra in una stanza, si era appena affacciata nella vita di Merrick. Tuttavia le difficoltà vengono superate e riesce a ritornare dal suo (ormai) miglior amico, il dott. Treves. Struggente, ancor più considerando che trattasi di storia vera (per quanto romanzata). Rivelasi molto interessante come ad un certo punto venga alla luce una sorta di similitudine tra i due contrapposti stili di vita che viene a condurre il personaggio principale: così come veniva esposto volgarmente al pubblico come spettacolo di strada, al prezzo del biglietto, così, in ospedale, il dottor Treves lo espone dapprima ai colleghi come caso di studio e, in seguito, alla buona società, come vanto accademico. Tanto che Treves stesso se ne rende conto e comincia ad avvertire il senso di colpa. Necessariamente da guardare.
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angelo umana
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lunedì 12 ottobre 2020
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l''umanità dei rifiuti umani
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Vedere il film The Elephant Man la prima volta a 40 anni dalla sua uscita, lacuna colmata. Un tributo che si deve a questa personalità del cinema, David Lynch, creatore eclettico non solo di cinema ma pittore, scrittore, musicista, cantante. Persona geniale che questo film realizzò già all'età di 34 anni, catalogandosi come disallineato rispetto alle etichette dei benpensanti, non da Oscar insomma, ma nonostante le candidature svanite fu il film di maggiore incasso a quei tempi. Una vita intellettuale ben spesa, è sua la frase “le idee arrivano nei modi più impensati, basta tenere gli occhi aperti”. Fu ben spesa anche la vita del protagonista del film, il John Merrick effettivamente esistito (1862-1890, affetto da neurofibromatosi), utilizzato come attrazione per le sue deformità nei baracconi di periferia, i quartieri sordidi e maleodoranti della Londra dell'800.
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Vedere il film The Elephant Man la prima volta a 40 anni dalla sua uscita, lacuna colmata. Un tributo che si deve a questa personalità del cinema, David Lynch, creatore eclettico non solo di cinema ma pittore, scrittore, musicista, cantante. Persona geniale che questo film realizzò già all'età di 34 anni, catalogandosi come disallineato rispetto alle etichette dei benpensanti, non da Oscar insomma, ma nonostante le candidature svanite fu il film di maggiore incasso a quei tempi. Una vita intellettuale ben spesa, è sua la frase “le idee arrivano nei modi più impensati, basta tenere gli occhi aperti”. Fu ben spesa anche la vita del protagonista del film, il John Merrick effettivamente esistito (1862-1890, affetto da neurofibromatosi), utilizzato come attrazione per le sue deformità nei baracconi di periferia, i quartieri sordidi e maleodoranti della Londra dell'800. Da questo punto di vista, antropologico, ricorda la Venere Nera, film del 2011 sulla giovane donna ottentotta dall'apparato genitale ipersviluppato. Il b/n di questa pellicola fotografa Londra agli albori dello sviluppo industriale, le tante manovalanze, il carbone, la netta distanza tra upper e lower class. Il tema è il pregiudizio, è John Merrick stesso a dire la gente teme quello che non capisce, quando è approdato ad una parte più elevata della società per merito di un medico (Anthony Hopkins) che lo vuole studiare ma che ne scoprirà le grandi doti d'intelligenza e cultura. Merrick (John Hurt è l'attore) sarà grato a costoro per semplicemente sentirsi amato e rispettato come persona e non più come attrazione curiosa.
Anche i nuovi “impresari” di Merrick, i medici, verranno accusati di manipolarlo o sfruttarlo pei loro studi, e la upper class per utilizzarlo come lavacro di coscienza, lo tratterebbero bene per impressionare i loro amici. L'accoglimento sarà incoraggiato perché la regina Vittoria, tramite la sua principessa, comunicherà all'ospedale dov'è ospitato il rinnovo del suo sostegno economico per la ricerca. Merrick avrà anche il bacio e l'amicizia di una grande attrice del tempo e, come succede sempre, se gente elevata o in vista ha buona considerazione di qualcuno, costui verrà rispettato e finanche riverito.
La poetessa Alda Merini sostenne che “E' l'imperfezione a scandalizzare, come fosse una colpa”. Si potrebbe aggiungere che sono le apparenze, i modi di presentarsi a sguardi esterni che generano pregiudizi sbagliati, soprattutto da parte di persone ignoranti che si fermano alle esteriorità. Merrick qui appare senza alcuna virtù estetica, considerato un “rifiuto umano” da gente rozza, è come nudo agli occhi altrui, non attrezzato di forme di qualche eleganza, e come “rifiuto umano” non se ne vede l'umanità che emana e la sua sensibilità. Un ottimo film, interpretazioni ottime, specie dei figuri più cattivi.
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antonio
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sabato 2 maggio 2020
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indimenticabile
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Uno dei film più belli che abbia mai visto.
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toty bottalla
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giovedì 27 febbraio 2020
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la storia di joseph merrick...
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L'ottima regia di David Lynch nel racconto un po' romanzato rispetto alla vera storia di Joseph Merrick, qui il male nella storpiatura dell'animo umano è esaltato per esigenza, scontrandosi con la parte buona della vita che alla fine vince sempre.
La sobrietà delle emozioni attraverso l'interpretazione degli attori (Hopkins soprattutto) Dona al film un tono credibile che ci coinvolge seriamente, ci appassiona e ci commuove, un lavoro notevole! Saluti.
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stefanocapasso
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sabato 25 agosto 2018
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una riparazione di ferite profonde
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John Merrick è un giovane uomo orribilmente deformato da una malattia che probabilmente ha a che fare con gli elefanti e la madre. Vive come fenomeno da baraccone in un circo freak schiavizzato dal padrone finche il dott. Treves casualmente lo scorge e inizia a interessarsi al suo caso. Lo ricovera ne scopre la profonda umanità e in breve Merrick diviene noto persino alla casa reale inglese. Nonostante venga rapito dal vecchio aguzzino e riportato in un circo, ritrova la liberta e torna col dottor Treves.
Un film intenso che parla di vergona e disgusto questo del giovane David Lynch. Il disgusto dei personaggi del film nei confronti di Merrick che viene in parte condiviso con quello dello spettatore, almeno nelle fasi iniziali.
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John Merrick è un giovane uomo orribilmente deformato da una malattia che probabilmente ha a che fare con gli elefanti e la madre. Vive come fenomeno da baraccone in un circo freak schiavizzato dal padrone finche il dott. Treves casualmente lo scorge e inizia a interessarsi al suo caso. Lo ricovera ne scopre la profonda umanità e in breve Merrick diviene noto persino alla casa reale inglese. Nonostante venga rapito dal vecchio aguzzino e riportato in un circo, ritrova la liberta e torna col dottor Treves.
Un film intenso che parla di vergona e disgusto questo del giovane David Lynch. Il disgusto dei personaggi del film nei confronti di Merrick che viene in parte condiviso con quello dello spettatore, almeno nelle fasi iniziali. Fin quando si scopre la vergogna che vive Merrick e il suo grande bisogno d’amore e la ferita che porta a causa del rapporto con la madre. L’uomo elefante non è più un mostro ma un essere umano impaurito, ancorato ad una dimensione fanciullesca che richiede attenzione ed amore. L’amore che può venire da una socializzazione funzionale può almeno in parte riparare la ferita del legame primario materno e dare un senso nuovo alla vita della persona sofferente
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vighi
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lunedì 8 maggio 2017
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non c'e film piu commovente di questo!
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Se avete un animo sensibile non potete fare a meno di vederlo ma se avete un animo sensibile lo potrete vedere solo una volta!...... "immensamente drammatico"..!
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il befe
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domenica 8 marzo 2015
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capolavoro
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gurdjieff
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sabato 6 settembre 2014
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capolavoro assoluto
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unico,imperdibile: candidato ad otto oscar e non ne ha vinto alcuno?!
Incredibile!
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