fedeleto
|
sabato 28 aprile 2012
|
lui e la pazzia
|
|
|
|
Di giovedi santo in una chiesa ,vi e' la lavanda dei piedi,e Francisco e' terribilmente affascinato da una donna .Verra' a sapere che e' fidanzata con un architetto suo amico,e tentera' di rubargliela.Riuscito nel suo intento la sposera',ma dopo qualche anno la donna reincontrera' Raoul ,l'architetto,e si sfoghera' su tutto quello che e' successo,ovvero un marito eccessivamente geloso e sadico ai confini della pazzia tortura la povera donna,rimane solo una soluzione ,andarsene prima che diventi pazzo completamente e la uccida.Finira' in un monastero e diventera' uomo di chiesa,ma come dice lui del resto non era cosi pazzo con la sua insana gelosia visto che poi la donna lo ha lasciato tornando nelle braccia dell'achitetto.
[+]
Di giovedi santo in una chiesa ,vi e' la lavanda dei piedi,e Francisco e' terribilmente affascinato da una donna .Verra' a sapere che e' fidanzata con un architetto suo amico,e tentera' di rubargliela.Riuscito nel suo intento la sposera',ma dopo qualche anno la donna reincontrera' Raoul ,l'architetto,e si sfoghera' su tutto quello che e' successo,ovvero un marito eccessivamente geloso e sadico ai confini della pazzia tortura la povera donna,rimane solo una soluzione ,andarsene prima che diventi pazzo completamente e la uccida.Finira' in un monastero e diventera' uomo di chiesa,ma come dice lui del resto non era cosi pazzo con la sua insana gelosia visto che poi la donna lo ha lasciato tornando nelle braccia dell'achitetto.Luis Bunuel(i figli della violenza,salita al cielo,el bruto) dopo il buon successo di LE AVVENTURE DI ROBINSON CRUSOE,dirige un film straordinario sia nella sua essenza che nella sua tecnica.La storia e' tratta da un romanzo di Mercedes Pinto intitolato Pensamiento,e sceneggiata dallo stesso Bunuel e Luis alcoriza(lo stesso di i figli della violenza,el bruto e la figlia dell'inganno),ed e' particolarmente interessante ed analitica.Il tema principale della pellicola e' senza dubbio la pazzia di Francisco ,ma fin dall'inizio vediamo il campanile dove scorrono i titoli di apertura(il campanile segno della pazzia che suona e cambia il contesto sonoro non a caso Francisco impazzisce completamente quando immagina che tutti ridano di lui) e dopo l'immagine della chiesa e della lavanda dei piedi e' fantastica nel suo completamento tecnico e simbolista(l'uomo viene attratto dalla donna guardandole i piedi messi in maniera diversa da tutti gli altri che li tengono uniti,dunque rappresenta una sorta di diversita' e attrazione per Francisco che e' uomo di chiesa represso )ma il film e' strutturato metaforicamente in due parti,la prima rappresenta l'amore al primo sguardo(magicamente immortolato in primi piani straordinari e in seguito a corteggiamenti e romanticismi)e la seconda rappresenta il possesso e la pazzia(lo sguardo allucinato di Francisco,e le sue paranoie che arrivano a tentare di voler cucire il sesso della donna),ma rimane il dubbio del perche' il povero Francisco sia pazzo.In un certo senso il film e' fortemente caratterizzato da una sorta di psicodramma,Francisco e' un uomo appunto represso e credente e probabilmente anche impotente(la prima notte di nozze e' piu' preoccupato per un uomo che crede li stia spiando che per la bellezza del corpo della moglie )sente inoltre di fare sempre il giusto,questo senso di giustizia e perfezione infatti stabilisce come una linea retta nell'uomo,ma metaforicamente questa linea retta e' oscurata dal quella non linearita' rappresentata da quella posizione dei piedi che assume la donna la prima volta ,questo uscire dai binari e' una sorta di impotenza accentuata perche' non si ha il controllo.Inoltre la sua pazzia viene dettata dal possesso(Gloria e la prima donna con cui va Francisco) e per lui ella e' l'unica persona con cui sfogare le sue frustazioni che essendosi accumulate abbondantemente esplodono con la pazziaI riferimenti a L'age D'or non mancano(il giardino dove Francisco bacia la prima volta Gloria,e il bacio del prete sul piede del fanciullo ricorda la fellatio della donna in l'age d'or sulla statua).Uno dei migliori Bunuel.Da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fedeleto »
[ - ] lascia un commento a fedeleto »
|
|
d'accordo? |
|
laulilla
|
venerdì 26 agosto 2011
|
ideologia del possesso
|
|
|
|
Questo bellissimo film messicano di Buñuel inizia con le scene che ne delineano lo sfondo: un Messico legato alle tradizioni religiose, che la Chiesa, con la collaborazione dei notabili locali, custodisce, celebrando i suoi riti suggestivi. In questo caso si tratta della lavanda dei piedi dei bambini: i dignitari laici, fasciati delle insegne dell’Ordine del Santo Sacramento, aiutano il sacerdote durante la cerimonia, versando l’acqua per sciacquare i piedini che, debitamente asciugati, saranno baciati dal religioso. La macchina da presa del regista indugia anche, però, su un’altra fila di piedini, e soprattutto sulle elegantissime scarpine che li calzano: appartengono alle fanciulle della buona società che assistono alla cerimonia in prima fila attirando l’attenzione feticistica di Francisco Galvan, notabile che aveva, poco prima, con molta compunzione, versato l’acqua.
[+]
Questo bellissimo film messicano di Buñuel inizia con le scene che ne delineano lo sfondo: un Messico legato alle tradizioni religiose, che la Chiesa, con la collaborazione dei notabili locali, custodisce, celebrando i suoi riti suggestivi. In questo caso si tratta della lavanda dei piedi dei bambini: i dignitari laici, fasciati delle insegne dell’Ordine del Santo Sacramento, aiutano il sacerdote durante la cerimonia, versando l’acqua per sciacquare i piedini che, debitamente asciugati, saranno baciati dal religioso. La macchina da presa del regista indugia anche, però, su un’altra fila di piedini, e soprattutto sulle elegantissime scarpine che li calzano: appartengono alle fanciulle della buona società che assistono alla cerimonia in prima fila attirando l’attenzione feticistica di Francisco Galvan, notabile che aveva, poco prima, con molta compunzione, versato l’acqua. Egli è un bell’uomo, vergine, vicino alla maturità. Il regista, da subito, con impareggiabile sintesi narrativa, scolpisce a tutto tondo il personaggio: ricco, ma avviato al declino economico, convinto assertore del diritto di proprietà, per assicurarsi il quale paga i migliori avvocati perché difendano, ad ogni costo, i suoi presunti diritti. Di lì a poco, Francisco esprimerà anche la sua idea dell’amore, ancora una volta legata al possesso: l’amore nasce quando una visione invera l’aspirazione, perseguita fin dall’infanzia, a un amore unico e assoluto, cui “lei” non potrà che adeguarsi. Gloria, la sventurata proprietaria di quelle scarpine galeotte, che lo hanno affascinato dunque, dovrà fatalmente diventare una sua proprietà. Alla gelosia, connotato delirante e patologico di Francisco, si affiancherà, in seguito, l’orgogliosa rivendicazione del proprio egoismo insieme al disprezzo per il resto dell’umanità.
Tutte le vicende che il film ci racconta, dal rapporto tempestoso con la dolcissima Gloria, alla vita di coppia resa infernale dal sospetto, alla benevola comprensione di tutti nei confronti del tiranno geloso, riflettono la visione subalterna della donna, in famiglia e nella società, largamente condivisa nel mondo arretrato in cui si muove il protagonista. I sintomi della follia ossessiva diventeranno sempre più gravi, ma solo quando esploderanno all’interno della chiesa, contro l’autorità religiosa, Francisco sarà bloccato, ricoverato e curato. L’epilogo famoso, nel convento in cui l’uomo ha ormai scelto di vivere, non ci rassicura completamente sulla sua avvenuta guarigione.
Il film contiene alcune scene memorabili del cinema di Buñuel, che sottolineano gli aspetti grotteschi dell'agire di Francisco: l’ago ricurvo che egli infila nella serratura della stanza d’albergo, per accecare il presunto voyeur che starebbe spiando l’ amore con Gloria; la predisposizione di tutti gli strumenti per attuare l’infibulazione di lei; il progressivo accentuarsi della mania di persecuzione del geloso, che ha il suo ame all’interno della chiesa, in cui si materializzano i fantasmi ossessivi della sua mente in un crescendo di allucinazioni. Ma le molteplici scene memorabili ancora una volta ci parlano di una sceneggiatura del film davvero eccezionale, della eccelsa qualità del racconto, molto teso, e spiazzante, che ha certamente di mira non solo il modo bigotto e ipocrita di intendere la castità, ma anche l’arrendevolezza rassegnata delle donne, per le quali subire e soffrire paiono quasi la condizione stessa dell’esistenza.
[-]
[+] correzione
(di laulilla)
[ - ] correzione
|
|
[+] lascia un commento a laulilla »
[ - ] lascia un commento a laulilla »
|
|
d'accordo? |
|
|