La vergine di cera

Sperduto (non si sa come) su di una isola deserta, il tenente Duvalier incontra una bellissima donna che gli appare e scompare a proprio piacimento. Informandosi coi pochi abitanti del luogo, in tanti negano la presenza di un donna del genere. La macabra verità si cela dietro le mura del castello del Barone Von Leppe. Storia interessante ma dai ritmi sin troppo lenti e sviluppata male, con un finale abbastanza sbrigativo e non degno di nota.

"La vergine di cera" rappresenta l'esempio capitale di come inspiegabilmente possa essere possibile realizzare in pochissimo tempo e con un basso budget un film d'effetto, affascinante, brillante, inquietante. I punti di forza sono essenzialmente due: la sceneggiatura, alquanto misteriosa e imprevedibile fino alla fine, e la sobria regia di Corman. Quest'ultima arricchisce il film di quel giusto tocco gotico e ancestrale (la stregoneria, l'oscuro castello, il tradimento, l'ambiguità, il soprannaturale) tanto da renderlo uno dei migliori film tra quelli ispirati dalle storie e, come in questo caso, dalle atmosfere letterarie di Edgar Allan Poe. L'aiuto regista, che tanto deve a Roger Corman, sarà un nome che diverrà in seguito famosissimo: Francis Ford Coppola. [+]

"La vergine di cera" rappresenta l'esempio capitale di come inspiegabilmente possa essere possibile realizzare in pochissimo tempo e con un basso budget un film d'effetto, affascinante, brillante, inquietante. I punti di forza sono essenzialmente due: la sceneggiatura, alquanto misteriosa e imprevedibile fino alla fine, e la sobria regia di Corman. Quest'ultima arricchisce il film di quel giusto tocco gotico e ancestrale (la stregoneria, l'oscuro castello, il tradimento, l'ambiguità, il soprannaturale) tanto da renderlo uno dei migliori film tra quelli ispirati dalle storie e, come in questo caso, dalle atmosfere letterarie di Edgar Allan Poe. L'aiuto regista, che tanto deve a Roger Corman, sarà un nome che diverrà in seguito famosissimo: Francis Ford Coppola. Senza dimenticare la bravura recitativa di Boris Karloff e Jack Nicholson. In definitiva, una lezione su come si possa realizzare un film coinvolgente ed efficace senza ricorrere a esasperati effetti speciali, divi bellocci, investimenti milionari o ridicole scene splatter. [-]

Questo film è stata davvero una sorpresa, per me. Leggendo le note sul retro del dvd, sapevo di avere a che fare con un film un po' buttato lì, come è già stato spiegato nel commento di Steve. Ma stranamente, pur confermando una sbrigatività strutturale piuttosto evidente, il film riesce a coinvolgere lo spettatore senza dare l'impressione della classica "toccata e fuga". Probabilmente il merito va a degli interpreti di prim'ordine, ma credo che anche la mano del regista risulti fondamentale, con inquadrature molto suggestive che riescono a valorizzare al meglio la splendida location.

Ghost story romantica e misteriosa comunemente inserita nel filone di film di Corman ispirati a Poe, anche se la trama non è ispirata a nessun racconto di quest'ultimo. Le atmosfere tetre però richiamano le opere dell'autore. Leggenda dice che fosse stato girato in 3 o 4 giorni appena approfittando del fatto che, avendo finito prima del dovuto il film precedente, Corman aveva ancora a disposizione uno splendido set e un grande come Boris Karloff. Questa rapidità di realizzazione se da un lato lo rende sicuramente più interessante, dall'altro è causa di una certa "sbrigatività" di fondo. Interessante prova di un giovane Nicholson, brava la sua futura moglie Knight, un gigante Karloff.